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 2023  giugno 03 Sabato calendario

Figuracce che fanno tenerezza

I buontemponi del villaggio globale hanno trascorso il dì di festa a scambiarsi un video che immortalava l’incipit dello speciale Tg1 dall’Altare della Patria. «Il 2 giugno 1946 gli italiani furono chiamati a scegliere tra Repubblica e Monarchia e scelsero la Monarchia». Dev’essere cominciata la nuova narrazione, ha commentato un amico spiritoso, ignaro che sul web i complottisti e gli indignati sostenessero la sua stessa tesi, però prendendosi come al solito molto sul serio. Il mio pensiero affettuoso è andato all’autrice della gaffe, Elisa Anzaldo, giornalista che sa maneggiare con cura le parole (in Rete si trova ancora il suo ultimo saluto a David Sassoli), ma la prima frase di una diretta tv è una curva emotiva che può far sbandare anche i migliori. E poi chi di noi non conserva una gaffe monumentale nell’album dei ricordi?
Pranzo con idolo dell’adolescenza, Francesco De Gregori: per rompere il ghiaccio gli dico che amo tutti i suoi testi, ma che se proprio dovessi sceglierne uno sarebbe «Cosa sarà». Lui, impassibile: «Concordo, tanto più che, tra quelli che ho cantato, è uno dei pochi che non ho scritto io: è di Ron». Comincio a cercare sul tavolo un pulsante che mi consenta, schiacciandolo, di disintegrarmi, ma non lo trovo e così decido di sorridere, fregarmene e andare avanti. Da allora è il consiglio che dispenso a tutti coloro che si sentono cadere il mondo addosso dopo una figuraccia. Sorridere, fregarsene e andare avanti. Viva Elisa Anzaldo, viva la Repubblica.