il Fatto Quotidiano, 3 giugno 2023
A Bolzano, un ragazzino di 16 anni che aveva scritto un discorso per il 2 giugno è stato censurato
E pensare che gli avevano chiesto di salire sul palco del 2 Giugno proprio perché è appassionato di politica. Ma la Festa della Repubblica a Bolzano si è trasformata in un’occasione di censura per un sedicenne. N.P., già vincitore del concorso di educazione politica in Alto Adige bandito dalla provincia autonoma e per questo chiamato tra gli oratori della cerimonia di ieri in piazza Walther, che poi è stato costretto a disertare. Avrebbe voluto parlare di democrazia, ma mal gliene incolse: il suo discorso in cui denunciava il pericolo neofascista, il divario crescente tra ricchi e poveri, la distruzione dell’ambiente è stato riscritto di sana pianta, a sua insaputa, dalla Ripartizione pedagogica, organismo che rappresenta le scuole tedesche nella provincia, intervenuto con mano pesante: salve poche righe, tutto il resto depennato e sostituito da un contenuto evidentemente più consono: i rischi della democrazia? Al massimo le fake news, secondo la versione riveduta e (profondamente) corretta.
Il testo, passato il vaglio del Commissario di governo, era stato poi rispedito a N.P. che avrebbe dovuto pronunciarlo nella nuova edizione. “Mi sono rifiutato, non c’era praticamente più nulla di mio. Di ciò che ritenevo importante dire in un giorno tanto importante per la democrazia – spiega N.P. al Fatto – Adesso dicono che si è trattato di un equivoco. Ma a mia madre che ha subito protestato per l’accaduto è stato chiaramente detto che il mio discorso non andava bene perché era troppo politico. Non so se quello che è successo si può chiamare censura. Sono solo dispiaciuto, ma continuerò con i miei podcast: in questo momento sto cercando di intervistare i candidati alle prossime elezioni della provincia per capire cosa hanno fatto e cosa faranno per l’ambiente una volta eletti. Per quelli della mia generazione è naturale interessarsi del futuro”. Ma vallo a dire ai codini zelanti ancora fermi ai tic da Istituto Luce.