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 2023  giugno 02 Venerdì calendario

AL QUIRINALE È STAGIONE DI MELONI: LA DUCETTA GIGIONEGGIA, PARLA E BACIA TUTTI AL RICEVIMENTO PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA – PRIMA SCHERZA CON I GIORNALISTI: “BANDA DI ORIGLIATORI SERALI”, POI CHIEDE: “CHE STAI A SCRIVE?”. E TRA UNA BATTUTA A VANZINA E UN BACIO A LANDINI, TRA UN BUFFETTO A BOCELLI E UN SALUTO A BRUNETTA, CHIEDE A MATTARELLA DI INDICARE LA “SUA” TERRAZZA A MONTECITORIO: “PRESIDENTE, POSSO ACCENDERMI UNA SIGARETTA? TANTO SIAMO ALL’APERTO. GIAMBRUNO? SONO COSÌ ABITUATA A NON VEDERLO MAI CHE A VOLTE ME NE DIMENTICO” – ELLY SCHLEIN SPAESATA, DRAGHI CHE COMMENTA LA SCONFITTA DELLA ROMA, DI MAIO, VERDINI E SALVINI E TUTTO I NUOVI ARALDI DEL MELONISMO SENZA LIMITISMO: TUTTE LE FOTO –  BONUS: IN FILA PER ENTRARE C’È ANCHE ARIANNA MELONI, QUALCHE METRO PIÙ INDIETRO DEL MARITO, IL MINISTRO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, E ALLORA I FOTOGRAFI LI INCORAGGIANO AD AVVICINARSI: “E FATEVELA FA ’NA FOTO...” - VIDEO

(Adnkronos) - Stamani in Moldova, nel pomeriggio a Roma. Eppure il premier Giorgia Meloni sembra non avvertire stanchezza e scherza con tutti al ricevimento per la festa della Repubblica in corso al Quirinale. 'Tampinata' dai cronisti che non si staccano da lei nemmeno per un attimo, dopo aver concesso loro un selfie di gruppo scherza: ''banda di origliatori seriali''. Poi incrocia il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo che le presenta la moglie Laura: ''ma sei proprio sicura?'', si presenta lei subito pronta alla battuta. Dunque si imbatte nel presidente del Cnel, Renato Brunetta: ''ti vedo carico, combattivo''. E i complimenti arrivano anche per il regista Enrico Vanzina: ''e da tanto che non ti vedo, ma ti vedo proprio bene''. I giornalisti sono sempre lì, al suo seguito.

''Che stai a scrive?'', ride a uno del gruppo chiedendo di vedere il taccuino. Arriva la fedelissima Patrizia Scurti per portarla dal vicepremier Antonio Tajani, che l'attende per un colloquio riservato: ''ecco, m'ha salvato - dice Meloni ai cronisti congedandosi - che io sono una chiacchierona…''.

2 GIUGNO: MATTARELLA FA DA 'CICERONE' A MELONI AL QUIRINALE (Adnkronos) - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella accoglie il premier Giorgia Meloni al ricevimento al Quirinale per il 2 Giugno mostrandole la vista su una bellissima Roma al tramonto dalla terrazza del Quirinale. Il presidente del Consiglio, accompagnata dal consorte Andrea Giambruno, riconosce dal colle il suo ufficio alla Camera, e lo indica al Capo dello Stato che le ha mostrato dall'alto del Quirinale Montecitorio.

Con loro, sulla terrazza, anche i due presidenti di Senato e camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, e la presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra. Un formato inedito per questo evento -il primo dopo la lunga pausa legata al Covid- visto che solitamente il Presidente della Repubblica rimaneva nella coffee house ad attendere il saluto degli ospiti al 'padrone di casa'. (Ile-Sam/Adnkronos)

2 GIUGNO: MATTARELLA SALUTA OSPITI RICEVIMENTO,C'E' ANCHE DRAGHI (AGI) - Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura ha salutato gli ospiti del ricevimento ai giardini del Quirinale in occasione della festa della Repubblica. Con un piccolo cambio di programma rispetto al protocollo rispettato negli anni passati il presidente ha lasciato il patio della Coffe House dove solitamente aspettava la fila degli invitati ed ha percorso i vialetti del giardino rinascimentale salutando via via tutte le personalita'.

All'inizio del ricevimento il capo dello Stato ha assistito all'esecuzione dell'Inno di Mameli accanto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai presidenti di Camera e Senato Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa.

Poi le strette di mano agli ospiti assiepati lungo i vialetti, ministri, leader di partito, ambasciatori, industriali, giornalisti ed esponenti del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo.

Tra gli invitati anche Mario Draghi con cui Mattarella ha scambiato alcune battute scherzose sul tempo. Alla fine Draghi, accerchiato dai giornalisti, ha dribblato domande e curiosita' scherzando e dicendo al presidente: "posso presentarti Sgarbi?". Il critico d'arte e politico ha ringraziato il capo dello Stato per le parole sulla necessita' di non far tacere libri e loro presentazioni. Ancora strette di mano, da parte di molti ambasciatori, e poi il presidente ha lasciato il ricevimento.

2 GIUGNO:ISTITUZIONI E VIP,IL PARTERRE DEI GIARDINI DEL QUIRINALE  (AGI) - Vertici istituzionali, rappresentanti del corpo diplomatico, del governo, del mondo produttivo, leader di partito e sindacali. E' folto il parterre del primo ricevimento post Covid organizzato al Quirinale per le celebrazioni del 2 giugno. Ospiti di Sergio Mattarella e della figlia Laura, sono arrivati tra i giardini e la terrazza, i presidenti delle Camere, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, con le rispettive mogli.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni - in giacca beige ricamata, su pantaloni in tinta e de'collete' con swaroski - accompagnata dal compagno Andrea Giambruno. Presente una corposa delegazione del governo, tra gli altri, i vice premier Antonio Tajani e Matteo Salvini, quest'ultimo con la fidanzata Francesca Verdini, in bustier nero e ampia gonna bianca a fantasia.



Tra i componenti dell'esecutivo anche Guido Crosetto, Carlo Nordio, Matteo Piantedosi, Giancarlo Giorgetti, Francesco Lollobrigida con Arianna Meloni, Gennaro Sangiuliano, Andrea Abodi, e Elisabetta Casellati. Poi i vice presidenti di Montecitorio, Giorgio Mule', Fabio Rampelli, Anna Ascani. Presente anche gli ex presidenti del Consiglio, Mario Draghi, Mario Monti e Lamberto Dini. Per l'opposizione, prima volta da segretaria dem per Elly Schlein, in tailleur pantalone nero, con camicia azzurra fantasia cachemire, accompagnata dalla capogruppo Chiara Braga. Oltre a Walter Veltroni e Francesco Rutelli.

Molto elegante Mara Carfagna in abito rosso intonato con le suole delle de'collete'. Tra gli altri, non hanno voluto rinunciare al ricevimento l'ex ministro degli Estri Luigi Di Maio e la direttrice del Dis, Elisabetta Belloni. Belloni. Tra i vip del mondo dello spettacolo, Andrea Bocelli, Carlo Vanzina, Alberto Angela, Paola Cortellesi e Lino Banfi

MELONI E I SUOI FRATELLI: GRAN GALÀ A CASA MATTARELLA Estratto dell’articolo di Paola Zanca per “il Fatto quotidiano”

Dalla terrazza che abbraccia tutta Roma, Giorgia Meloni cerca di capire dov’è il suo posto. Quello che domina Montecitorio, l’ufficio da cui ha gestito le consultazioni per formare il suo governo. Eppure non le serve guardare lontano: il suo posto, qui […] ce l’ha eccome. Basta voltarsi e vedere la fila di persone che si accodano per stringerle la mano, farle una di quelle battute che speri possano lasciare il segno, azzardare un “si ricorda?” a cui lei, di umore radioso, non può che rispondere con un menzognero “come no”.

Sono pochi minuti, quelli in cui si concede alla folla […]. Il resto della serata lo passa nelle retrovie, scortata dal compagno Andrea Giambruno, che è un po’ meno di buon umore, soprattutto se gli si avvicinano i cronisti. E perfino il portavoce Mario Sechi ammette che è difficile trovarla: “Non ho mica il metal detector”. Ma stasera […] Prevalgono i sorrisi, le richieste velate. E anche il presidente Sergio Mattarella, se gli si prova a chiedere di questo governo che lo tormenta a colpi di decreti, allarga solo la bocca. Non si sbilancia, non può farlo.

[…] Domina la Rai, che è fresca di nuove nomine. Roberto Sergio, neonato amministratore delegato, si schermisce: “Si parla troppo di noi, forse perché vogliamo cambiare le cose?”. Vai a sapere come. Bruno Vespa dispensa consigli a Gian Marco Chiocci, ora a capo del Tg1. Il centrista Lorenzo Cesa rassicura un giornalista a cui hanno appena cambiato il direttore: “È qui? – dice a proposito del nuovo – Ci parlo io”. Maurizio Gasparri prova a convincere Sigfrido Ranucci che Salvatore Baiardo, l’uomo dei Graviano che gode della sua stagione d’oro in tv, “vi sta usando tutti”.

C’è la guardia dei conti: l’ex premier Mario Draghi, il governatore uscente di Bankitalia Ignazio Visco, il senatore a vita Mario Monti. Pochi Cinque Stelle: l’ex presidente della Camera Roberto Fico, il capogruppo Francesco Silvestri, l’ex ministro Stefano Patuanelli. Elly Schlein, la neo segretaria del Pd suscita una discreta curiosità. La coppia De Girolamo-Boccia fa gli onori di casa per lei, Dario Franceschini cura le relazioni che contano.

E poi ci sono i ministri: Raffaele Fitto e Guido Crosetto, i più a loro agio. Gli altri decisamente più defilati, così come i parlamentari di Fratelli d’Italia, che scelgono un angoletto dove ritrovarsi tra simili. C’è Arianna Meloni, anche lei ha fatto la fila per l’ingresso al Quirinale. È qualche metro più indietro del marito, il ministro Francesco Lollobrigida, e allora i fotografi li incoraggiano ad avvicinarsi: “Fatevela fa ’na foto...”. Il collega Pichetto Fratin, solo così capisce chi ha di fianco: “Non ci siamo riconosciuti”, dice, mentre si inchina alla sorella della premier. […] Un ultimo capannello, prima di andare via. È attorno a Luigi Di Maio, al suo primo giorno da inviato speciale nel Golfo Persico. Salutatissimo, dice che è bello fare una festa dopo gli anni della pandemia. Forse, nel caso suo, il problema non era soltanto il Covid. Ma è solo un sospetto. Stasera, è l’etichetta, niente domande.

LA «PRIMA» DI MELONI IL BRINDISI CON IL PRESIDENTE E LA FILA DEGLI INVITATI PER FARSI IL SELFIE CON LEI Estratto dell’articolo di Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

[...] C’è il prima e c’è il dopo, la destra al debutto e la sinistra che fu, c’è Mario Draghi che commenta la sconfitta della Roma e Giorgia Meloni che si gode la sua prima volta da premier nei giardini del Quirinale. Completo color crema con giacca di tulle ricamata e tacchi alti tempestati di Swarovski, la leader ride e scherza e spara battute in romanesco, è felice e lascia che si veda.

[…] è lei che si prende la scena. E la fila. Per tutti ha un bacio, una carezza, un complimento e nessuna formalità. Parla in inglese, azzarda la lingua dei segni con un sordomuto («so dire solo questo»), abbraccia Bocelli («che splendore di uomo»), gioca con Bonelli («non ti fregare i sassi!»), assesta una pacca sulla spalla a Violante. Mario Monti le racconta di aver appena parlato con il ministro del Pnrr e Meloni, reduce dallo scontro con la Corte dei conti: «Con Fitto stiamo combattendo».

Intorno è un assedio. Ambasciatori, generali, parlamentari semplici, vescovi e il parroco che implora un selfie. Lei gli strappa il telefono di mano e si mette in posa: «Posso? In campagna elettorale ho imparato a farli in fretta».

[…] Ma Elly Schlein è arrivata? C’è anche la segretaria del Pd, sì, ha scambiato due parole con lo spin doctor di Palazzo Chigi Mario Sechi e ora vorrebbe salutare Meloni, ma le due «esordienti» non si incrociano. La segretaria dem deve accontentarsi di Guido Crosetto che si china a baciarla sulle guancia e vuol presentarle la moglie. «È la terza volta oggi — scherza la leader del Pd — Il rischio è che cominciamo a piacerci troppo!». A una signora che le prende le mani e accenna alla batosta elettorale, Schlein risponde con dolcezza: «Sapevamo che la strada era in salita».

[…] Della nuova Rai nessuno manca e Chiocci parlotta con Vespa. I ministri sfilano uno via l’altro, Tajani, Roccella, Santanché, Giorgetti... Nordio le fa il baciamano e la premier scherza sulla moglie: «Lei mi vuol bene perché cinque giorni a settimana glielo porto via».

E Salvini? C’è anche lui, mano nella mano con la fidanzata Francesca Verdini. Due passi più in là si fa notare un capannello di (ex) ministri, Guerini, Franceschini, Boccia e Di Maio. Marco Meloni, già braccio destro di Enrico Letta, fa la sintesi politica: «Meloni è felice? E lo credo, con l’elezione diretta il Quirinale sarà casa sua». Risate amare dei dem mentre la premier agguanta Landini: «Dammi un bacio che ci sono i fotografi». E poi: «L’ho fregato, porello ».

Sulla terrazza [...] è il momento del brindisi. […] Meloni cede il primo bicchiere al capo dello Stato: «Alla Repubblica!». Poi i due presidenti si ritagliano un lungo momento di chiacchiere «istituzionali» [...], con Lorenzo Fontana e consorte, la presidente della Consulta Silvana Sciarra, Ignazio La Russa e la premier che chiede a Mattarella di indicarle la «sua» terrazza a Montecitorio, dove c’è l’ufficio di FdI: «Presidente posso accendermi una sigaretta? Tanto siamo all’aperto».

Passano dieci minuti, poi venti e il first gentleman Andrea Giambruno è sempre lì che compulsa l’orologio con lei che ci scherza su: «Sono così abituata a non vederlo mai che a volte me ne dimentico». Con Mattarella e Meloni si parla persino di calcio e di calcio parla anche Draghi dal lato opposto del parco: «La Roma? Un disastro». Presidente, lo sa che è in gran forma? «Tutti me lo dicono, ma non è che prima fossi stanco». Il prima. E il dopo.