la Repubblica, 2 giugno 2023
Firenze blocca gli Airbnb
Stop ai nuovi Airbnb nel centro storico. E Imu azzerata per 3 anni per i proprietari di seconde case che rinunciano agli affitti brevi per le locazioni 4 anni+4 alle famiglie. Da anni in preda a un’invasione sopravvissuta persino alla pandemia, Firenze alza il primo muro contro le locazioni turistiche che hanno finito per drogare il mercato immobiliare. L’ultimo studio della Uil arrivato in Palazzo Vecchio dice che il 72% del reddito medio dei fiorentini se ne va per l’affitto mentre gli appartamenti su Airbnb, Vrbo, Booking e le altre piattaforme ormai strabordano con quasi 11 mila offerte in città, 8 mila solo nell’area Unesco, un giro d’affari di quasi 500 milioni di euro appannaggio non di sole famiglie ma anche di grosse agenzie. E dopo anni ad aspettare una legge nazionale mai arrivata, spinto dalla nuova onda della sinistra schleiniana, il sindaco Dario Nardella adesso si mobilita. Tre settimane di riunioni, ieri l’annuncio di un «bazooka urbanistico» contro emergenza casa e overtourism. Nel nuovo piano regolatore fiorentino sarà inserito un divieto, non retroattivo, di utilizzare immobili con destinazione residenziale per affitti turistici brevi in tutta l’area Unesco, praticamente il centro storico dentro le antiche mura medievali. Chi ha una casa in affitto su Airbnb o simili potrà continuare a tenerla: la riforma Nardella non sarà retroattiva. Ma chi d’ora in poi intenda mettere la casa in affitto turistico breve non potrà farlo. Pena una sanzione da stabilire. I controlli non saranno così semplici: il Comune ha un registro dove chi fa locazioni turistiche deve iscriversi per pagare la tassa di soggiorno e può impedire nuovi ingressi, ma per scovare eventuali furbetti dovrebbe poter consultare il database di Airbnb e simili. Difficile. Meno scivolosa la misura di natura fiscale: chi ha un appartamento in centro e dimostra al Comune di passare dall’affitto breve a quello lungo per le famiglie non pagherà la tassa sulla seconda casa per 3 anni, risparmiando in media 6 mila euro circa. «So che sono norme ardite, ma siamo pronti a difenderle giuridicamente. Sennò nessuno fanulla, compreso il governo», sfida Nardella sfoggiando, dopo il giro di vite sugli studentati di lusso, il secondo “colpo” a sinistra nel giro di pochi giorni. I ricorsi al Tar sono già in agguato. Ma una nuova stagione può ora scattare dopo gli anni ruggenti della “Firenze turistificio”.
Almeno dal 2010 Palazzo Vecchio ha iniziato a chieder una norma nazionale per frenare l’assalto degli affitti brevi. Invano. Anche l’ultima bozza Santanché non convince Nardella: «Bene il censimento ma su limiti e sanzioni è inefficace, per non dire inutile», ritiene il sindaco di Firenze. Le sue mosse per limitare gliAirbnb scatenano invece un mega dibattito. «Norma giusta», applaude la Cgil fiorentina. Approvano pure Cisl e Uil. Dal Pd Majorino della segreteria nazionale si schiera con Nardella. Federalberghi apprezza. Lo fa pure l’ex presidente nazionale Bernabò Bocca riconoscendo che l’idea «smuove le acque». Sindaci da mezza Italia chiamavano ieri Fi renze per prendere spunti. Sì da Confesercenti. Tace invece Airbnb. Confartiganato è per il no. Critica Venezia, che però ha una legge ad hoc anti affitti brevi. Confedilizia tuona: «Mossa di Nardella incostituzionale ed eversiva»