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 2023  giugno 02 Venerdì calendario

Il matrimonio del principe Hussein e Rajwa Khaled Al-Saif


È lento il risveglio ad Amman, dove nella notte del 1 giugno la popolazione giordana e oltre 2000 invitati da tutto il mondo hanno celebrato il primo matrimonio da trent’anni a questa parte di un erede al trono, ovvero da quando – il 10 giugno 1993 – l’attuale sovrano Abdullah II sposò Rania Al Yasin. Protagonisti di questa favola moderna sono il principe Hussein, 28 anni, primogenito della coppia reale hascemita, e Rajwa Khaled Al-Saif, affascinante architetta saudita che ha detto addio alla professione per occupare un posto vacante di prestigio: futura regina giordana.
La cerimonia nuziale si è tenuta nello Zahran Palace e da lì una processione di 20 Land Rover (quelle che scandiscono le grandi occasioni a corte dal 25 maggio 1946, giorno dell’indipendenza del Paese) ha percorso 10 chilometri per scortare gli sposi fino al Palazzo Al Husseiniya, illuminato da migliaia di candele per il ricevimento che ha visto, tra gli ospiti, la First Lady degli Stati Uniti Jill Biden, il presidente dell’Iraq Abdul Latif Rashid e il Sultano del Brunei Haji Hassanal Bolkiah, oltre a reali da tutto il mondo: il re Willem-Alexander e la regina Màxima dai Paesi Bassi, re Philippe del Belgio con Mathilde, la principessa ereditaria Victoria di Svezia con il marito Daniel, il principe ereditario Haakon di Danimarca con la sua Sophie, e a sorpresa dal Regno Unito il principe William d’Inghilterra con la moglie Kate, in rosa cipria con un abito firmato dallo stesso stilista della sposa, il libanese Elie Saab.
Da quando Rajwa Al Saif è comparsa sotto i riflettori in veste di fidanzata del principe giordano, poco più di un anno fa, in molti l’hanno definita “la Kate d’Oriente” e non solo per un fatto di stile:case histories di successo come quella della principessa britannica, o come quella di Letizia di Spagna, dimostrano che una regina capace di catturare l’interesse mediatico è molto più di un bel manichino da mettere in mostra. Borghesi, laureate, capaci di far girare l’economia attraverso un abito indossato, le tre donne fanno parte di una generazione di principesse che si accostano al ruolo con consapevolezza politica, in un quadro in cui il romanticismo è utile solo a condire il piatto.
Dietro la narrazione mediatica dell’amore tra Hussein e la sua sposa, infarcita di elementi fiabeschi, c’è infatti la storia ben più concreta di un’alleanza cui Giordania e Arabia Saudita, Paese di origine dellasposa, anelano da tempo. Rajwa Al Saif vanta un pedigree che nell’attuale contesto storico torna più utile del sangue blu, in quanto figlia di Khalid bin Musaed bin Saif bin Abdulaziz al Saif, imprenditore fondatore e Ceo della El Seif Engineering Contracting, una delle principali società di costruzioni del Paese, e di Azza Al Sudairi, che appartiene allo stesso clan della madre del re dell’Arabia Saudita, Hussa bint Ahmed Al Sudairi.
Il r oyalwedding mette quindi a segno una mossa importante nella scacchiera geopolitica del Medio Oriente, dove un secolo dopo la sconfitta degli hascemiti nella battaglia contro i sauditi per il controllo di una parte della Penisola araba, l’unione di Hussein e Rajwa torna ‘utile’ sia alla sopravvivenza della casa reale giordana, sia all’espansione dell’influenza saudita in Medio Oriente.
C’è di più. Nonostante per ironia della sorte il profilo professionale della sposa, laureata alla Syracuse University School of Architecture di NY, rievochi quello della regina Noor, che appese al muro la laurea alla Princeton University per diventare quarta moglie di re Hussein, l’arrivo di Rajwa potrebbe mettere fine alla “guerra tra regine” che vede schierata Rania contro Noor dal 2005, anno in cui le due donne iniziarono a competere per far sedere i propri figli sul trono. Una guerra che ha portato solo due anni fa all’arresto del figlio di Noor, il principe Hamza, coinvolto in un tentato colpo di Stato contro il fratellastro e attuale sovrano. Da oggi, la presenza di una moglie saudita pronta a garantire legittima successione a Hussein consolida la sua posizione di erede al trono. E tra amori e intrighi di corte, giochi di potere e alleanze politiche, la royal saga è servita.