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 2023  maggio 28 Domenica calendario

Un grande test per i partiti verso le Europee

Sommersa in queste due ultime settimane dall’infinita serie di problemi che il governo ha dovuto affrontare, la tornata delle amministrative, con un milione e trecentomila elettori chiamati alle urne, affronta tra oggi e domani i ballottaggi in sette città e riparte nelle isole. Il primo tempo si è concluso 4 a 2 a favore del centrodestra, che ha conquistato Latina e tenuto le amministrazioni di Sondrio, Treviso e Imperia, mentre il centrosinistra confermava Brescia e Teramo.
Si sa: i ballottaggi possono avere esiti a sorpresa: il centrodestra punta soprattutto a provocare un ribaltone ad Ancona, capoluogo di una regione in cui il centrosinistra è andato all’opposizione, ma riuscendo a tenere il comune del capoluogo, e a conquistare al primo turno Catania, dove si trova favorito, oltre a mantenere le amministrazioni nelle altre città. Il centrosinistra ha buone possibilità a Vicenza, dov’è alleato con il Terzo Polo, punta a vincere a Brindisi con l’alleanza Pd-5 stelle, e a riconquistare Pisa, Siena e Massa, in una regione, la Toscana, luogo di una sfida all’ultimo voto alle ultime regionali. A Terni invece il confronto sarà tra centrodestra e centristi, con Pd e 5 stelle, esclusi dal secondo turno, che dovranno decidere se schierarsi o astenersi.
Da un quadro così frastagliato, almeno nel campo dell’opposizione, difficilmente potranno uscire indicazioni di carattere nazionale. Fino all’ultimo, s’è atteso un riavvicinamento tra Schlein e Conte, che non c’è stato soprattutto per volontà di quest’ultimo, consapevole che le amministrative offrono un terreno poco favorevole al Movimento e convinto che il Pd sia da considerare un concorrente, e a tratti un avversario. Ma un po’ tutti i partiti sono andati incontro al test di maggio come a una specie di passaggio obbligato, in attesa della partita vera fissata a giugno del 2024 con le europee.
Quanto al centrodestra, che comunque vadano le cose non avrà un cattivo risultato complessivo, la salute della coalizione continuerà a misurarsi essenzialmente sull’andamento del governo. In una fase in cui, non è un mistero, tra Pnrr in ritardo e sollecitazioni a ridurre il debito pubblico da parte delle autorità monetarie, per Meloni, anche con un’opposizione a scartamento ridotto, crescono le difficoltà.