Estratto dell’articolo di Antonella Baccaro per roma.corriere.it, 25 maggio 2023
INCORONATA E PIAZZATA - CHI È, CHI NON E’, CHI SI CREDE DI ESSERE INCORONATA BOCCIA, CHE COME DAGO-ANTICIPATO DA CANDELA SARA’ ALLA CONDUZIONE DI “AGORÀ ESTATE” – LA SEMI-CONOSCIUTA GIORNALISTA SARDA E’ MOLTO STIMATA DAL DG RAI GIAMPAOLO ROSSI: IL SUO NOME RICORRE COME UNO DEI CONTRAPPESI FEMMINILI AL PACCHETTO DI NOMINE (CONSIDERATO TROPPO MASCHILE): PER LEI FORSE LA VICEDIREZIONE DI UN TG… -
Abituatevi a sentirla chiamare Giorgia Meloni «il presidente». Perché Incoronata Boccia, detta «Cora», 41 anni, sarda, giornalista, in corsa per tutto nella nuova Rai di destra, non segue il mainstream. Intanto sarà lei a condurre tra poco Agorà Estate su RaiTre, non proprio il suo brodo di coltura. Ma già si fa il suo nome come uno dei futuri contrappesi femminili al pacchetto di nomine, considerato troppo maschile, che sarà varato oggi in Rai. Destinazione: la vicedirezione di un Tg.
Chi la conosce sa che non la manda a dire. Al sindacato Usigrai (del cui esecutivo è membro) che, subito dopo l’ascesa di Meloni a palazzo Chigi, voleva imporre l’appellativo «la presidente», rispose: «Il linguaggio di genere deve essere una scelta, non un obbligo, e ci sono tanti giornalisti che come me sceglieranno di chiamarla il presidente per rispetto della sua scelta politica». Punto.
E questo è anche il tema dell’ultimo post che Boccia ha pubblicato sul suo profilo Twitter. Subito preceduto da un commento a un articolo del Corriere sulla maestra sospesa per aver fatto recitare il rosario ai bambini: «Avrei ringraziato di avere una maestra così per i miei figli. - chiosa -. Solidarietà, sdegno e mobilitazione contro l’ integralismo laico che evoca nuove catacombe».
La giornalista, che ha a lungo lavorato a Rai Sardegna, vanta già una conduzione pesante: UnoMattina Weekly. Il suo mentore, non lo nega, è Angelo Mellone, da oggi direttore del DayTime, di cui finora era vice. Su Instagram Boccia lo definisce «comandante coraggioso e generoso». E di coraggio la giornalista dimostra di averne. Intervistata sul ruolo di suo marito, Ignazio Artizzu, capoufficio stampa della Regione Sardegna sotto le bandiere del centrodestra, non dribbla il tema: «Sono in Rai dal 2001. Essere bollata come “moglie di” dopo ventuno anni di professione giornalistica in Rai lo trovo umiliante non per me, ma per tutte le donne».
Sull’illazione che la sua carriera possa essere stata agevolata dall’amicizia con l’attuale direttore generale della Rai, Giampaolo Rossi, è il cdr di Rai Sardegna a scendere in campo: «Riteniamo inaccettabili e inopportuni i riferimenti alla vita privata” della Boccia che è sposata con Ignazio Artizzu. Allo stesso modo – prosegue la nota – siamo convinti che l’articolato percorso professionale della collega è e sarà garanzia di indipendenza da qualsiasi influenza di tipo politico».
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