Corriere della Sera, 25 maggio 2023
La rinascita del Giappone
Dopo più di tre decenni, il sole nasce di nuovo sul Sol Levante. Il Giappone è tornato. Dal punto di vista economico, delle Borse, politico e persino militare, è uno dei Paesi del momento. Dopo il boom degli Anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, che aveva spaventato i politici occidentali e deliziato chi vi esportava, la bolla nipponica era scoppiata e da allora il Giappone è uscito dai radar dei luoghi in cui le cose succedono: crescita anemica, prezzi in calo, mercati depressi, rilevanza scarsa negli affari internazionali. È rimasto la terza economia del mondo ma fuori dalla fotografia che conta. Nel periodo gennaio-marzo 2023, invece, il Pil del Paese è aumentato dell’1,6% rispetto agli stessi mesi del 2022 e gli analisti della società d’investimenti Clsa di Hong Kong ritengono che nei prossimi 24 mesi crescerà più degli Usa e della Ue. In aprile, l’inflazione ha toccato il 3,8%, che è il livello più alto da 40 anni. I salari stanno aumentando: l’accordo da poco firmato prevede una loro crescita del 3,7%, la più alta da fine degli Anni Ottanta. Mentre l’inflazione alta è un problema in Occidente, per i giapponesi segnala l’uscita da un periodo di stagnazione generalizzata, indica dinamicità.
Se queste tendenze dureranno, la terza economia del mondo continuerà ad attrarre investimenti esteri, come ormai fa da mesi. La Borsa ha ora raggiunto il livello massimo da 33 anni, con l’Indice Topix sopra a 2.150: per arrivare al livello del massimo storico toccato nel dicembre 1989 (appena prima del crollo), manca il 33%, il che dà il segno dei tre decenni «perduti» dal Giappone ma anche di uno spazio di crescita potenziale. Poi, c’è la geopolitica. Il governo guidato da Fumio Kishida ha appena tenuto, nel fine settimana scorso, un vertice del G7 a Hiroshima molto apprezzato da americani ed europei e molto criticato da Pechino. È che il Giappone ha deciso di essere più presente nelle vicende della regione, dove deve affrontare sia l’assertività della Cina sia la vicinanza della Russia: con entrambi i Paesi ha dispute territoriali aperte. Tokyo ha deciso di raddoppiare il budget militare al 2% del Pil nonostante l’impegno preso dopo la Seconda guerra mondiale di mantenerlo all’1%: in risposta alla «più grade sfida strategica di sempre» posta dalla Cina. Avevamo dimenticato Tokyo: è di nuovo nella fotografia.