Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  maggio 22 Lunedì calendario

La Rai che verrà. Uno scenario con Giletti al posto di Fazio

Togliere il meno possibile e aggiungere il più possibile. Questa la filosofia, per quanto riguarda i programmi televisivi, che i nuovi dirigenti della Rai targata centrodestra – al Settimo Piano sono all’opera l’ad Roberto Sergio e il dg Giampaolo Rossi – hanno deciso di adottare per il palinsesti a cui si sta lavorando e che verranno presentati il 7 luglio. Qualcosa trapela sulle trasmissioni e sui volti della stagione post-Fuortes e della ridefinizione di un’identità del servizio pubblico che da FdI alla Lega si vuole meno sbilanciato a sinistra. Il pop, l’approfondimento e la capacità di fare ascolti, insieme al pluralismo a cui Sergio e Rossi dicono di tenere profondamente, sono i criteri guida dei palinsesti. Che cercheranno, dal punto di vista politico-culturale, un mix tra destra e sinistra, una miscela di tradizionalismo e progressismo, una contaminazione di “alto” e “medio”. Intanto, per i nuovi vertici, primo risultato: dopo le trattative, i sindacati hanno revocato lo sciopero del 26 maggio.
Le indiscrezioni sui palinsesti parlano del ritorno di Miss Italia su Rai 1 (8 settembre) e forse quello di Caterina Balivo nel pomeriggio di Rai 2. Lo sbarco di Daniela Ferolla in una striscia a “Uno Mattina” dal lunedì al venerdì, un programma a testa per i leghisti Roberto Poletti e Simona Arrigoni, lo stop al trasferimento dei “Fatti Vostri” su Rai 1 con annessa retrocessione di Eleonora Daniele a Rai 2.
Via Fabio Fazio è difficile l’arrivo di Massimo Giletti al suo posto anche se Salvini lo vuole a tutti i costi. Quanto a Nicola Porro, è il top player che la nuova Rai vorrebbe ingaggiare ma pare che Mediaset stia rilanciando: non più una sola trasmissione per lui ma due e gran trattamento da parte dell’azienda di Cologno Monzese. Intanto, proprio secondo la linea dell’aggiungere tanto e togliere il meno possibile, fioccano le conferme. In palinsesto ci saranno Report, Cartabianca, Chi l’ha visto?, Mezz’ora in più (anche se Lucia Annunziata chiede libertà di azione e non condizionamenti neppure larvati), Fame d’amore, Linea Verde, Linea Verde Life, I Fatti Vostri, Tv talk, Ossi di Seppia, Il segno delle donne. Quindi anche personaggi un po’ “scomodi” per il governo attuale saranno in video, perché non si possono certo considerati allineati Bianca Berlinguer, la Annunziata e Sigfrido Ranucci che specie con le sue ultime inchieste – dedicate al mondo della destra estrema – sta infastidendo quella parte politica. Comunque, rinnovi per loro. E ancora: restano la squadra vincente di Linea Verde composta da Convertini-Peppone e Masi-Ferolla, l’inesauribile Federica Sciarelli, il tandem Salvo Sottile-Anna Falchi. Francesca Fialdini ha la conferma per Fame d’amore. Il Provinciale dovrebbe andare a Poletti, biografo di Salvini. Un nome su cui punterà Angelo Mellone (direttore del DayTime dal 25 maggio, giorno delle nuove nomine in Cda) è quello di Tiberio Timperi: potrebbe andare sul 2 come Caterina Balivo, destinata a tornare in tv con un factual prodotto da una società esterna.
In PrimeTime è previsto il ritorno di due primedonne: Francesca Fagnani a novembre con Belve e Alessia Marcuzzi sempre su Rai 2 con Boomerissima. Il pomeriggio di Rai 1 sarà affidato a Roberta Capua e Milo Infante. Indefinite ancora le sorti di due conduttrici considerate vicine alla sinistra, Serena Bortone e Monica Giandotti, alla guida rispettivamente di Oggi un altro giorno e Agorà, mentre la trasmissione su RaiTre di Marco Damilano non sembra essere un cruccio per i nuovi potenti: ovvero, non infastidisce né piace granché. I conduttori lanciati dalla destra sono Monica Setta, Pierluigi Diaco, Pino Insegno (l’Eredità è assicurata) e Claudio Lippi che avrà un nuovo programma.
AIUTINI
Diverso il caso di Luisella Costamagna. Per lei, già vincitrice a Ballando con le stelle, i 5 stelle vogliono un programma al sabato nel primo pomeriggio su Rai2. La Lega sta facendo le barricate ma Conte pur di avere Luisella e la direzione di RaiNews24 (non gli basta RaiParlamento come da lottizzazione più probabile) per Giuseppe Carboni, potrebbe concedere alla destra aiutini vari per le altre caselle. Esempio: la presidente della Rai, Marinella Soldi, sarebbe orientata a non votare la nomina di Chiocci a direttore del Tg1 in quanto il giornalista super-meloniano è un esterno, ma a quel punto in Cda potrebbe scattare il soccorso giallogrillino con il rappresentante di Conte che vota con la destra.
E Fiorello? Qualche giorno fa, a VivaRaiDue, a 15 giorni dalla fine del suo fortunato programma, sembrava ancora a caccia di conferme: «Ci saremo ancora in autunno? E chi lo sa?».