Corriere della Sera, 19 maggio 2023
Elisabeth Holmes va in carcere
Dieci anni fa Elizabeth Holmes era sulle copertine di tutti i magazine americani, acclamata da Forbes come la più giovane miliardaria «self made woman» con un patrimonio personale stimato 4 miliardi di dollari.
Fondatrice e capo di un’azienda, la Theranos, che stava rivoluzionando il modo di fare test clinici sul sangue. E nella quale la Holmes era riuscita a creare il consiglio d’amministrazione più blasonato d’America: due ex segretari di Stato (Henry Kissinger e George Schultz), due ex ministri della Difesa (Jim Mattis e William Perry) e poi ancora industriali, banchieri ed ex senatori. Mentre tra i finanziatori che avevano pompato quasi un miliardo di dollari nelle casse di Theranos figuravano big del capitalismo americano come Rupert Murdoch, Larry Ellison di Oracle, le famiglie dei miliardari Cox, Walton (quelli di Wal mart) e DeVos.
Oggi, con la sua azienda svanita nel nulla e lei condannata a oltre 11 anni di carcere per frode nel processo del 2021, Holmes ha perso la sua ultima battaglia per cercare di evitare, o almeno di rinviare, la detenzione: la sua richiesta di restare in libertà fino a quando non verrà valutata la richiesta di revisione del processo, formulata dai suoi avvocati, è stata respinta dalla Corte d’Appello.
Subito dopo Edward Davila, il giudice che ha presieduto il tribunale che l’ha condannata, le ha ordinato di consegnarsi per iniziare la sua vita da detenuta entro il 30 maggio. Nelle stesse ore Elizabeth si è vista piovere addosso anche la condanna a risarcire gli investitori frodati restituendo loro 452 milioni (denaro che, ovviamente, non ha). Maggior creditore, Rupert Murdoch: solo lui dovrebbe avere 125 milioni.
Il progetto
Voleva rivoluzionare il modo di fare le analisi del sangue, invece era una fantasia
Holmes le ha tentate tutte per non finire dietro le sbarre: ha ammesso le sue colpe cercando di derubricarle a errori. Ha attribuito le frodi a cattivi consiglieri, si è presentata come una giovanissima imprenditrice plagiata (e anche brutalizzata) dal suo partner nella vita e in azienda Ramesh Balwani (già in carcere, condannato in un processo separato a 13 anni). Secondo molti anche la decisione di avere figli col suo nuovo partner ha a che fare coi tentativi di evitare il carcere: William è nato mentre Liz, da tempo incriminata, stava andando a processo. E la seconda figlia, Invicta, è venuta alla luce tre mesi fa con la madre già condannata a una lunga detenzione.
Nei tanti film, documentari e podcast che sono stati dedicati alla sua vicenda, alcuni autori avevano previsto un tentativo di intenerire i giudici con la maternità. E pochi giorni fa, dopo un lungo silenzio, la Holmes si è fatta intervistare dal New York Times mentre portava i figli allo zoo di San Diego, facendosi ritrarre coi bimbi in braccio.
In mezzo, qualche mese fa, dopo la condanna, lo strano acquisto del biglietto per un volo di sola andata verso il Messico. Scoperto il tentativo di lasciare il Paese, la Holmes ha rinunciato al viaggio e ha ridotto la questione a un equivoco. Il tribunale l’ha severamente redarguita, ma non ha considerato quell’acquisto un tentativo di fuga.