Corriere della Sera, 15 maggio 2023
Gori, quando l’attivismo divide una famiglia
Torna sotto i riflettori il movimento ambientalista Extinction Rebellion. Ieri, all’aeroporto di Torino Caselle, sono stati bloccati e denunciati dalla polizia 12 attivisti mentre cercavano di raggiungere l’area dei jet privati per mettere in atto una delle azioni dimostrative che hanno reso famoso il movimento. Da una loro costola è nato il gruppo «Ultima generazione» che nei mesi scorsi ha preso di mira monumenti e opere d’arte. Un modus operandi che volutamente punta a polarizzare l’opinione pubblica e divide le famiglie.
Lo sa bene il sindaco di Bergamo Giorgio Gori che dissente dall’attivismo della figlia Benedetta. A rivelarlo nei giorni scorsi lo stesso Gori intervenuto a Treviglio a una rassegna cinematografica in cui si proiettava il documentario che racconta la nascita di Extinction Rebellion.
«Benedetta partecipa alle iniziative del movimento – ha spiegato il primo cittadino durante il dibattito pubblico con un esponente del gruppo ambientalista – e quando le ho detto che sarei venuto a discuterne si è molto accesa. Voleva sapere cosa avrei detto e io ero molto combattuto». Padre e figlia, infatti, hanno idee diverse. Benedetta vive a Londra dove lavora come ricercatrice all’orto botanico e, a fine aprile, è scesa in piazza nelle quattro giornate promosse da Extinction Rebellion sfilando con altre 60 mila persone in difesa della biodiversità esibendo un cartello con la scritta «Make botany sexy again». Un happening colorato che però non è riuscito ad attrarre l’attenzione dei media come era successo in passato. Così il movimento ambientalista, dopo aver annunciato di rinunciare alle azioni di disobbedienza civile, ha cambiato nuovamente rotta tornando sui suoi passi.
«Non condivido quel modo di fare attivismo – ha detto Gori, che ieri non ha voluto tornare sull’argomento —. Apprezzo l’impegno dei giovani nato sulla scia di Greta Thunberg, ma sebbene sia un modo d’agire non violento, talvolta imbratta i monumenti e porta gli attivisti in manifestazione solamente per farsi arrestare. Non sono convinto che questo crei il consenso che è fondamentale in democrazia. Il radicalismo non è detto che porti risultati».
Extinction Rebellion, però, non divide solo padre e figlia ma anche moglie e marito. Almeno così parrebbe leggendo il post pubblicato su Instagram da Cristina Parodi nei giorni della manifestazione londinese.
«Sono fiera di Benedetta – scriveva – e di questa generazione che non si arrende all’ottusità dei governi sulle tematiche ambientaliste e al fallimento delle politiche inglesi per fronteggiare l’emergenza climatica ed ecologica. Sono rimasta colpita dalle immagini di questi ragazzi, sorridenti eppure agguerriti, nel far sentire la loro voce su tematiche che dovrebbero stare a cuore a tutti e che invece molto spesso sono ignorate dai grandi della terra. Credo che sia arrivato il momento di imparare da loro a salvare il pianeta».