il Fatto Quotidiano, 15 maggio 2023
La Madonna di Fatima e la Russia
È stato lo stesso Francesco, sabato, a ricordare su Twitter che l’improvviso incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è caduto il 13 di maggio, il giorno in cui la Chiesa ricorda la Madonna di Fatima, laddove la Vergine apparve nel 1917 (fino al 13 ottobre) a tre pastorelli portoghesi e affidò a loro un segreto diviso in tre parti.
Ha scritto dunque il papa: “La #MadonnadiFatima, Madre di Gesù e nostra, ci aiuti a costruire vie di incontro e sentieri di dialogo verso la pace, e ci dia il coraggio di intraprenderli senza indugio. #PreghiamoInsieme”. Sempre sabato, il primo ministro vaticano, il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, era proprio a Fatima e – dopo aver specificato che la fede cristiana nega le visioni catastrofiste della storia – ha detto: “La storia non è un progressivo e inesorabile allontanamento da Dio”.
Fede e storia e apparizioni. Una chiave sovrannaturale, escatologica. Ché il segreto di Fatima incrocia e anticipa gli eventi maggiori del Novecento: la rivoluzione russa e le due guerre mondiali, senza dimenticare l’attentato a Giovanni Paolo II il 13 maggio 1981 (uno dei due proiettili sparati da Ali Agca oggi è incastonato nella corona mariana di Fatima). Dalla seconda parte del segreto (che venne rivelato il 13 luglio 1917): “La guerra sta per finire; ma se non smetteranno di offendere Dio, durante il Pontificato di Pio XI ne comincerà un’altra ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre”. L’annunzio, quindi, della fine della Grande Guerra e la profezia sul secondo conflitto mondiale. Non solo.
Il passaggio finale della seconda parte introduce la questione controversa della consacrazione della Russia al cuore immacolato della Madonna e che dal 1942, quando Pio XII rese pubblici i due terzi del segreto, ha dato una decisiva torsione anti-comunista al messaggio fatimita: “Per impedirla (la guerra, ndr), verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace”.
Ma la questione della consacrazione è controversa, appunto: ce ne sono state varie nel corso dei decenni (sovente non ritenute sufficienti da Suor Lucia, l’unica a sopravvivere dei tre pastorelli nel Novecento) e l’ultima è stata di Francesco – nel marzo del 2022 dopo l’invasione putiniana – con la doppia consacrazione di Russia e Ucraina. E la nuova domanda che divide i commentatori cattolici è questa: la Russia di Putin, nazionalista ed ex comunista e alleata della Cina maoista, sta continuando a spargere i suoi errori per il mondo, secondo la visione della Madonna di Fatima?