La Stampa, 13 maggio 2023
Meloni in bianco dal Papa buca il protocollo
Ci sono sette donne al mondo che, da protocollo e consuetudine, possono vestire di bianco davanti al Papa. Giorgia Meloni non è fra queste. È un “privilegio”, per l’appunto. Si chiama “privilegio del bianco": è una prerogativa concessa a sovrane cattoliche, consorti cattoliche di sovrani cattolici e principesse di case reali cattoliche. Loro, e solo loro, possono indossare un abito bianco invece di quello nero prescritto dal cerimoniale durante un’udienza col papa. Un protocollo che, pur essendo facoltativo dagli anni Ottanta, viene tradizionalmente rispettato.
Quello di ieri era un convegno, non un’udienza, quindi nessun dress code. Ciononostante salta (molto) all’occhio l’abbigliamento scelto dalla presidente del Consiglio per partecipare agli Stati generali della natalità accanto al Papa. Lei con maglia bianca, pantaloni e scarpe panna (o avorio?), un lungo cappotto bianco. Lui in abito talare bianco, con scarpe nere. Armocromia portami via. Anche Bergoglio, a fine mattinata, ci scherza su e sussurra all’orecchio della premier: «Oggi ci siamo vestiti uguali...». Sorride Francesco. Raccontano che nutra una sincera simpatia per Giorgia Meloni, che guarda con grande attenzione. Donna, madre, cattolica, conservatrice. Quel sapore di peronismo che piace al Papa argentino.
Attualmente solo sette donne al mondo possono indossare il bianco dinanzi al Papa: la regina Letizia di Spagna e l’ex regina Sofia di Spagna, la regina Mathilde del Belgio e l’ex sovrana Paola del Belgio, la granduchessa Maria Teresa di Lussemburgo, la principessa Charlène di Monaco e la principessa Marina di Savoia. I look sono cosa seria, monitorati dalla stampa specializzata in monarchie e pontefici. Alcune scelte ribelli fecero rumore. Come Raissa Gorbaciova, che osò il rosso con Giovanni Paolo II. O Cherie Blair, investita dalle polemiche per aver sfoggiato il bianco di fronte a papa Benedetto XVI. Nel 2014 la regina Elisabetta indossò un abito lilla in udienza da Bergoglio. Un anno fa fece notizia la principessa Charlène di Monaco, che in udienza da Bergoglio scelse il nero, lei che invece potrebbe sfoggiare il bianco. Rinunciò al privilegio. Lady D, Michelle Obama e Melania Trump furono impeccabili, invece: abito e velo nero.
Il “privilegio del bianco” è tradizione poco incline ai mutamenti. Per esempio, non è stato esteso a Máxima Zorreguieta, regina d’Olanda. Cattolica, ma sposa di un re protestante: requisiti insufficienti. Non ne godono nemmeno i monarchi, cattolici, di Lichtenstein e Lesotho. Le regole son regole, e queste le fa il Vaticano. Consapevole o meno, la scelta di Meloni “buca” schermo e protocollo. «Io non mi sarei vestita così per andare dal papa – osserva l’attrice Claudia Gerini – è come andare ad un matrimonio vestiti di bianco». E se lo dice lei, la Jessica di “Viaggi di nozze”, che si sposò in rosso e nero, ciancicando una gomma.