Corriere della Sera, 12 maggio 2023
Il pensionato multato per 900 euro per aver tappato una buca
Quando in casa hanno aperto la busta con il verbale, la sua unica preoccupazione, dopo aver letto l’importo – 882 euro – è stata la reazione della moglie: «Io ho sorriso, ma lei si è arrabbiata: “non ti fai mai i fatti tuoi”, mi ha detto». No, Claudio Trenta, 72 anni, ex tecnico informatico, dal 1958 cittadino di Barlassina, il più piccolo comune della provincia di Monza, i fatti suoi non se li fa. Attivo su Facebook con un gruppo in cui segnala i disagi nel suo Comune («Succede a Barlassina e dintorni»), ha riparato di sua iniziativa una buca stradale di 30 centimetri su un attraversamento pedonale e si è visto notificare una multa da quasi 900 euro per violazione del codice della strada. Non solo, l’atto prescrive che l’uomo riporti lo stato della strada alla situazione originaria: in sostanza dovrebbe levare la toppa di catrame, a titolo di «obbligo di rimozione delle opere abusive». E riaprire la buca.
Signor Trenta, andrà a riaprirla questa buca?
«Se pensano che sia un pirla, mi passi il termine, si sbagliano, mi hanno provocato e ora io presento controdenuncia al Comune per omissioni d’atti d’ufficio».
Ci racconta com’è andata?
«Da tre mesi mandavo segnalazioni al Comune e foto all’ufficio tecnico e ai vigili sulla buca. Ho scritto anche al Prefetto e ai carabinieri. Ma niente. Allora ho comprato un sacco di catrame, l’ho chiusa a fine aprile e ho fatto un post su Facebook, in pratica mi sono autodenunciato e ora mi ritrovo 900 euro di multa. Pensano di mettermi in difficoltà ma non sanno cosa si sono tirati dietro».
Dicono che lei sia in rapporti turbolenti con il sindaco (Piermario Galli di centrosinistra) e l’amministrazione.
«Sono stato denunciato per diffamazione per un’altra vicenda, ma se non tagliano l’erba, non puliscono le strade, lo segnalo e basta. La gente in paese pensa che io sia l’unica opposizione».
Ecco, appunto, non c’entra la politica?
«Assolutamente no, io sono di indirizzo leghista ma se il sindaco mi chiedesse una mano andrei a darla. So di gente che è inciampata nelle buche e che non è mai stata risarcita».
Ma se ognuno si mettesse a riparare buche in proprio, o per esempio a disegnare strisce pedonali dove lo ritenesse necessario, non crede che sarebbe pericoloso? Una specie di anarchia?
«L’anarchia la crea chi non ripara una buca in strada, tutto qua, io non ho voluto fare le veci dell’ufficio tecnico, o dell’ente pubblico, io ho segnalato un disagio da tre mesi, ho scritto alle autorità, ho reso pubblica la mia denuncia».
Quindi ha fiducia nelle istituzioni?
«Certo, altrimenti non avrei scritto».
La sua pagina Facebook sta avendo un certo successo, per essere una piccola comunità. Le piace avere una certa fama?
«Mi seguono anche persone di altri paesi vicini. Ho 5.250 iscritti. Comunico su Facebook perché penso sia giusto che queste denunce siano pubbliche».
Ma davvero un piccolo centro come Barlassina può avere tutti questi problemi?
«È uno dei comuni più piccoli della Brianza, potrebbe essere un giardino, ma non ha idea della sporcizia e del disordine. In centro c’è una piazza perfetta, poi fuori è diverso».
Insomma, lei questa multa la paga o no?
«No. Mi hanno dato il massimo per aver tappato una buca, non per averla aperta! Così non vogliono darmi una lezione, vogliono prendermi in giro».