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 2023  maggio 10 Mercoledì calendario

Biografia di Carlo III

Re Il principe Carlo è diventato re, il quarantesimo, alle 15.30 dell’8 settembre 2022, nell’istante stesso in cui, nel castello di Balmoral, è morta la regina Elisabetta II del Regno Unito di Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord, con il nome di Carlo III all’età di settantatré anni e dieci mesi, la più alta per un nuovo monarca nella storia della Gran Bretagna [Sabadin].

Nome Nome completo è: Sua Maestà Carlo III, per grazia di Dio, del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri Suoi Regni e Territori, Re, Capo del Commonwealth, Difensore della Fede [Sabadin].

Cena L’ultima sera da principe, Carlo l’aveva trascorsa con Jenna Bush, la figlia dell’ex presidente americano George W. Bush, arrivata in Scozia con il marito Henry Chase Hager per un’intervista con Camilla. Avevano però cenato da soli, perché l’aereo della British Airways preso dalla duchessa di Cornovaglia era in forte ritardo [Sabadin].

Proclamazione Da secoli la proclamazione del sovrano avviene al palazzo di St James dopo che il nuovo re ha rinnovato l’impegno al rispetto del parlamento e della Chiesa di Scozia, e a cedere allo stato i proventi delle sue proprietà in cambio di un appannaggio per le spese dell’istituzione. Per la prima volta però questo rituale è stato ripreso, per volontà di Carlo, dalla Bbc [Sabadin].

Piante Per decenni Carlo era stato dipinto dalla stampa come un personaggio inutile e stravagante, impacciato e incapace di concludere alcunché. Parlava con le piante, usava l’uva come combustibile delle sue auto ma soprattutto era l’uomo che aveva tradito Diana [Sabadin].

Storia Carlo non avrà il tempo di diventare uno dei grandi sovrani della storia britannica, ma in quello che avrà a disposizione sarà certamente un buon re [Sabadin].

Principe «È tutto finito, è nato un bambino. È un principe. Potete tornare a casa». Erano le 22.10 del 14 novembre 1948, quando un poliziotto pronunciò queste parole a una folla di 3mila persone assiepata davanti a Buckingham Palace. Ma nessuno se ne andò. Tra i sudditi regnava l’euforia. Solo alla mezzanotte quando un’auto della polizia dal megafono spiegò che la principessa aveva bisogno di riposare la folla si dileguò [Sabadin].

Lacrime Quando Queen Mary uscì dal palazzo, dall’auto salutò commossa la folla, senza cercare di nascondere le lacrime di felicità per la nascita di Carlo [Sabadin].

Filippo A qualcuno sembrò di vedere Filippo passare nel cortile e la gente cominciò a intonare For he’s a jolly good fellow, ma non era lui [Sabadin].

Travaglio Carlo è nato nella Belgian Suite di Buckingham Palace, trasformata in sala parto, dopo un travaglio durato 30 ore. A Elisabetta vennero addirittura somministrati sedativi [Sabadin].

Champagne Filippo aveva atteso la nascita del suo primo figlio giocando a squash con il suo amico Michael Parker ed era poi andato nella piscina del palazzo a rinfrescarsi. Si stava asciugando quando un valletto gli portò la notizia. Aprì una bottiglia di champagne, che bevve con chi gli stava intorno, poi andò a fare visita alla moglie, portando un’altra bottiglia e un mazzo di rose e garofani, i fiori preferiti dalla Principessa [Sabadin].

Ministro Per la prima volta a un parto reale non assistette nessun ministro. Giorgio VI, padre di Elisabetta, aveva fatto abrogare questa antica consuetudine dopo che a sua moglie Elisabetta, madre dell’allora principessa, era toccato sottostarvi [Sabadin].

Peso Carlo pesava 3 chili e 342 grammi, «un peso ideale per un maschio, secondo l’opinione delle donne» (Manchester Guardian) [Sabadin].

Budino Secondo Filippo suo figlio somigliava a un budino [Sabadin].

Mani «Ha le mani grandi, chissà che cosa diventeranno» (la principessa Elisabetta)

Dolce «Non avrebbe potuto essere più angelico, delicato e dolce, con i suoi occhi chiari e i capelli biondi» (Lady Granville, sorella della Regina) [Sabadin].

Foto A scattare la prima foto il principino fu Cecil Beaton. Elogiò con grande piaggeria quel bimbo «che si era svegliato proprio mentre era inquadrato dall’obiettivo e aveva sorriso guardando la macchina fotografica» [Sabadin].

Morbillo Elisabetta lo allattò per alcune settimane, poi fu costretta a interrompere perché aveva contratto il morbillo [Sabadin].

Raso Carlo passò le sue prime notti vestito da camicia da notte di raso e pizzo rosa che aveva già usato sua madre nel 1926 [Sabadin].

Battesimo Il 15 dicembre fu battezzato nella Music Room di Buckingham Palace indossando un vestitino che gli eredi al trono della famiglia reale avevano tutti portato al loro battesimo dai tempi della regina Vittoria [Sabadin].

Giordano L’arcivescovo di Canterbury, Geoffrey Fisher, gli impose il nome di Charles Philip Arthur George, utilizzando per l’aspersione, com’è consuetudine nei battesimi reali britannici, acqua prelevata dal Giordano, il fiume sacro che simboleggia nella tradizione cristiana la purificazione spirituale [Sabadin].

Balena Quando nacque Carlo, il cibo era ancora razionato e burro, olio, carne, zucchero, margarina e uova si potevano acquistare solo in piccole quantità e in cambio di tessere di carta. Si pensò che la carne di balena potesse costituire una valida alternativa, ma sapeva di pesce marcio e non piaceva a nessuno [Sabadin].

1948 Nel 1948 in Inghilterra c’erano due milioni di disoccupati, mancava il carbone per riscaldare le case e per produrre elettricità, i giornali pubblicavano edizioni di sole quattro pagine a causa delle restrizioni nell’importazione del legno che serviva a produrre la carta, e non c’era benzina, che veniva concessa solo a chi abitava a più di tre chilometri dalla più vicina stazione di trasporto pubblico. La sterlina, che era stata prima della guerra la moneta di riferimento globale, aveva subìto una forte svalutazione: per acquistarne una prima ci volevano 4,8 dollari, ora ne bastavano 2,8, quasi la metà. La nazione era in miseria, e faticava a stare a galla. Stando a Winston Churchill solo la Chiesa, il parlamento e la monarchia riescono a scongiurare una rivoluzione [Sabadin].

Biografia Jonathan Dimbleby, giornalista, scritto l’unica biografia autorizzata del principe del Galles, The Prince of Wales, un lavoro monumentale di 600 pagine basato sui ricordi dello stesso Principe e su quelli di chi gli è stato vicino nel corso della sua vita [Sabadin].

Bambinaie A Clarence House, dove Filippo ed Elisabetta si traferirono otto mesi dopo la nascita del piccolo, Carlo venne affidato a due bambinaie, Helen Lightbody e Mabel Anderson [Sabadin].

Balbuzie Giorgio VI che soffriva di balbuzie per via dei maltrattamenti subiti da una bambinaia. Ogni qualvolta portava lui e suo fratello dai sovrani li pizzicava fino a farli piangere per rendere necessario un immediato ritorno verso la nursery. Ignara che Edward avrebbe abdicato, dedicò a lui tutte le attenzioni al punto da non dargli sufficiente cibo [Sabadin].

Giochi di Carlo Soldatini, aeroplani, automobiline e un elefante blu a ruote chiamato Jumbo, che lo avrebbe aiutato a muovere i primi passi [Sabadin].

Giornata di Carlo neonato Alle 7 veniva lavato e vestito per la colazione. Alle 9 veniva portato dalla madre per trascorrere trenta minuti con lei. Alle 10 trenta minuti di gioco con la tata Mabel Anderson. Alle 10.30 passeggiata in incognito sempre con la nanny. Alle 13 precise c’era il pranzo, seguito da un’ora di riposo. Il pomeriggio veniva portato da amici e parenti. Spesso andava a trovare la nonna Queen Mary, che lui chiava «Gan-Gan». Lei lo faceva sedere sulle sue ginocchia. Alle 17 si tornava alla nursery per il tè e la sera, verso le 18, Elisabetta saliva la rampa di scale per fare personalmente il bagno al bambino e metterlo a letto, stando con lui a giocare e parlare per circa novanta minuti. Stessa routine per la sorella Anna nata quando Carlo aveva due anni [Sabadin].

Parole Le prime parole di Carlo sono state ascoltate da Mabel Anderson e Helen Lightbody. I primi passi di Carlo sono stati visti da Mabel Anderson e Helen Lightbody [Sabadin].

Compleanni Solo due dei cinque primi compleanni di Carlo fu festeggiato con Elisabetta e Filippo, il primo e il quinto. Il secondo Carlo lo trascorse con Mabel Anderson e Helen Lightbody. Elisabetta aveva raggiunto Filippo a Malta. Per il terzo Elisabetta e Filippo erano in Canada. In queste occasioni, la Anderson portava Carlo dai nonni, nella tenuta di Sandringham. Il Re era contento di vederselo sgambettare intorno e la regina Elizabeth lo adorava, totalmente ricambiata: in futuro, sarebbe diventata la sua più grande confidente e la più ascoltata consigliera. Il quinto compleanno di Carlo fu festeggiato, alla presenza dei genitori che pochi giorni dopo partirono per un viaggio di sei mesi nei luoghi più sperduti del Commonwealth [Sabadin].

Bow A tre anni Carlo sapeva già fare il bow il piegamento della testa con il quale si rende omaggio ai sovrani quando li si incontra, e Carlo assolveva a quell’obbligo con grande diligenza, ma subito dopo ogni formalità si scioglieva nel gioco e nelle dimostrazioni di affetto [Sabadin].

Inchino La regina Elisabetta che eliminò per i figli l’obbligo del bow, il piegamento del capo, e del curtsey, l’inchino [Roddolo scrive curtsy, e lo fa al femminile la curtsy]

Giorgio VI La notte del 6 febbraio 1952, a soli cinquantasei anni. Lo stress e le responsabilità della guerra avevano aggravato lo stato di salute di Giorgio VI, minato anche dalle troppe sigarette con le quali cercava di tenere a bada le proprie ansie. Muore il re e la principessa si fa regina [Sabadin].

Albero «Per la prima volta nella storia del mondo, una giovane ragazza è salita su un albero un giorno come principessa e ne è scesa il giorno dopo come regina. Che Dio la benedica» (il cacciatore inglese Jim Corbett) [Sabadin].

Titoli di Carlo A tre anni erede al trono, principe del Regno Unito, duca di Cornovaglia, conte di Carrick, duca di Rothesay, Lord delle Isole, barone di Renfrew e principe e Gran Steward di Scozia [Sabadin].

Anna Gioco preferito dalla principessa Anna: correre avanti e indietro davanti alle guardie di Buckingham Palace che ad ogni suo passaggio si mettevano sull’attenti [Sabadin].

Invito Nel 1953 Carlo fu formalmente invitato alla lunghissima cerimonia d’incoronazione della madre, nell’Abbazia di Westminster. Il cartoncino d’invito, dipinto a mano apposta per lui, raffigurava il leone e l’unicorno dello stemma reale del Regno Unito, un cespuglio di rose, e soldati che suonavano la tromba e la grancassa. «Per ordine della Regina – diceva il testo – Sua Altezza Reale principe Carlo è invitato all’incoronazione, domenica 2 giugno 1953» [Sabadin].

Corona Di quei giorni Carlo ricorda la madre che gli faceva il bagnetto e lo metteva a letto con in testa la pesantissima Imperial State Crown con 5 rubini, 11 smeraldi, 17 zaffiri, 273 perle e 2.868 diamanti. La regina la portava sempre per allenarsi bene a portarla [Sabadin].

Capelli Il mattino del 2 giugno un parrucchiere del celebre barber shop Truefitt & Hill fu fatto venire a corte per sistemare i capelli del principe. Divise in due la capigliatura di Carlo con una scriminatura così perfetta che nessun singolo capello osava spostarsi, anche perché bloccato dalla brillantina. Il risultato fu infelice per Carlo che non apprezzava [Sabadin].

Scuola Quando Carlo compie 5 anni, una delle sei stanze della nursery al terzo piano di Clarence House viene adibita a scuola. Banco e lavagna arrivano con della governante Miss Catherine Peebles, che avrebbe dovuto impartire al principe lezioni preparatorie al ciclo scolastico [Sabadin].

Governante Miss Catherine Peebles, subito soprannominata dai reali Mipsy [Sabadin].

Mamma Si dice che le occasioni di stare insieme ai genitori, a causa dei loro continui impegni, fossero così scarse che Carlo una volta non riconobbe la mamma al ritorno di un viaggio [Sabadin].

Nonna Alla domanda se alla regina e Filippo mancassero i figli, Elisabetta rispose infatti: «Più di quanto noi manchiamo a loro, ahimè. Perché hanno un’adorabile nonna, loro» [Roddolo]

Britannia Il 14 aprile 1953 nonna Queen Mary porta i piccoli Carlo e Anna a Plymouth. Si imbarcheranno sul Royal Yacht Britannia per raggiungere i genitori in Libia. Con loro poi avrebbero continuato il viaggio verso Malta e Gibilterra. Non si sa nulla di quel viaggio della famiglia riunita [Sabadin].

Scialuppa Quella volta che sul Britannia i marinai ordinarono ai principi Carlo e Anna di lavare una scialuppa. Cosa che fecero divertendosi moltissimo [Sabadin].

Storia Tra i privilegi del piccolo Carlo, studiare la Storia nei luoghi stessi dove si era svolta: al Castello di Windsor, alla Torre di Londra, al Palazzo di St James e a Balmoral molte cose erano rimaste come quando li abitavano Edoardo III, Elisabetta I, Enrico VIII, la regina Vittoria [Sabadin].

Carlo I A Windsor rimase folgorato dal Triplo ritratto di Carlo I di Antoon van Dyck, un dipinto dell’artista fiammingo che raffigurava il Sovrano di fronte e nei due profili, un lavoro così bello e realistico che fu mandato al Bernini a Roma perché ne ricavasse un busto, ora perduto [Sabadin].

Balletto A 7 anni la nonna regina consorte lo porta a teatro per vedere un balletto [Roddolo].

Nascondino La Regina Madre, con Carlo e Anna, giocava a nascondino. Una volta li portò a vedere una versione di Cenerentola, un’altra regalò loro un gioco costoso: «Metà del divertimento di essere nonna è viziare i propri nipoti!» [Roddolo].

Pollo A tavola la Regina madre faceva servire in tavola dai suoi maggiordomi, William Tallon e Reginald Wilcock, ai suoi nipoti piatti preferiti da ogni bambino: pollo, patate, gelato [Roddolo].

Piagnone Carlo, bambino, era un piagnone. Appena il padre lo sgridava non riusciva a trattenere le lacrime. Amava cantare e disegnare. Apprezzava la storia, che poi era quella della sua famiglia, ma non la matematica. Aveva difficoltà a concentrarsi. 

Tenera Nanny Helen Lightbody viene licenziata ufficialmente dalla Regina perché avrebbe servito ai bambini un dessert che aveva vietato. Più probabile che a chiedere alla regina di cacciarla fosse stato il principe consorte che la riteneva colpevole d’essere troppo tenera con Carlo. Ora al comando della nursery c’era quindi Mabel Anderson [Sabadin].

Debolezze Filippo, ragazzo senza patria, senza affetti e senza un soldo che era sopravvissuto alla disintegrazione della famiglia lottando e tenendo duro, fino a riuscire a diventare il marito di una regina, non poteva sopportare che suo figlio Carlo crescesse timido, impacciato e insopportabilmente sensibile, circondato da donne che incoraggiavano le sue debolezze consolandolo e giustificandolo. Era convinto che la cosa migliore per i suoi figli fosse percorrere la sua stessa strada, passo dopo passo [Sabadin].

Fratelli Mabel Anderson, una volta Carlo uscito dalla nursery, si occupò di Anna, e più tardi anche degli altri due figli della Regina, Andrea, nato nel 1960, e Edoardo, nato nel 1964 [Sabadin].

Peter Anna che richiamò la sua tata Mabel Anderson in attività per assistere suo figlio Peter Phillips [Sabadin].

Crociera L’ottantatreenne Mabel Anderson che nel 2010 fu inviata dalla regina a una crociera nelle Ebridi a bordo dell’Hebridian Princess, un vecchio traghetto riadattato a yacht che la Regina noleggiava ogni tanto dopo che il Britannia era stato messo in disarmo. A bordo vennero festeggiati i sessant’anni di Anna e i cinquanta di Andrea [Sabadin].

Curtsey Quella volta che Mabel Anderson venne inviata sulla costa scozzese, al Castello di Mey, per incontrare Carlo, lei piegò le ginocchia in un faticoso curtsey, lui l’abbracciò, trattenendo le lacrime [Sabadin].

Amiche Mabel Anderson, nata lo stesso anno di Elisabetta, era diventata con il tempo una delle sue migliori amiche. La sera guardavano insieme la televisione e lei, ancora energica e disponibile, accudiva la Regina occupandosi dei suoi malanni negli ultimi mesi di vita [Sabadin].

Hill House Primo giorno di scuola, il 7 novembre 1956, a Hill House, una preparatory school di Knightsbridge. Ad accompagnarlo non ci sono i genitori ma Mipsy [Sabadin].

Parent’s Day Unica volta che Filippo ed Elisabetta si presentarono alla Hill House fu per il Parent’s Day, il giorno di visita di tutti i genitori insieme [Sabadin].

Cravatta A Hill House, la preparatory school di Carlo, ai bambini che si comportavano male veniva tolta la cravatta [Sabadin].

Pagella di Carlo alla Hill House Latino, buona partenza; storia: una materia che ama; matematica: non è la sua passione [Sabadin].

Disegno Primo disegno del Principe: per tutti si trattava di una nave, ma per alcuni era stata disegnata in mare aperto, per altri sotto il Tower Bridge e per altri ancora somigliava decisamente al Britannia [Sabadin].

Calci I compagni di scuole di Carlo, soliti fargli dispetti e a dargli calci sugli stinchi durante le partite di calcio. 

Piscina A Hill House c’era una piscina, ma siccome al Principe non era permesso di utilizzare bagni pubblici, i suoi compagni venivano ogni volta caricati su un paio di taxi e portati nella piscina di Buckingham Palace per le lezioni di nuoto [Sabadin].

Giocattoli «E quando i compagni ricevevano giocattoli in regalo, lui poteva averne, ma più piccoli e meno costosi, per non ingenerare invidia» [Richard Newbury, La Stampa 14/11/2008]

Musei «Ho ricevuto l’ordine dalla Regina di comunicare che Sua Maestà e il duca di Edimburgo hanno deciso che il loro figlio ha raggiunto una fase nella quale egli dovrebbe partecipare ad attività educative più mature, in compagnia di altri bambini. Come conseguenza, una certa parte dell’istruzione del duca di Cornovaglia avrà luogo al di fuori della sua casa; per esempio, visiterà musei e altri luoghi d’interesse. La Regina confida pertanto che Sua Altezza Reale sarà in grado di trarre diletto da ciò nello stesso modo degli altri bambini, senza il disagio di una costante pubblicità» (comunicato del comandante Richard Colville che dal 1947 al 1968 s’è occupato per la Casa Reale dei rapporti con la stampa) [Sabadin].

Abominevole Richard Colville, soprannominato dai direttori di Fleet Street «l’abominevole signor no» [Sabadin].

Maligno Il fotografo Cecil Beaton che di Richard Colville disse: «Il maligno zio delle pantomime, che trattava in modo duro chiunque avesse a che fare con i giornali» [Sabadin].

Scuole Carlo frequenta la scuola di Cheam, poi quella di Gordonstoun e infine la Royal Navy [Sabadin].

Uno Carlo entra nel collegio di Cheam a 8 anni. Stava sempre solo. Veniva ignorato dai compagni che non lo ritenevano uno di loro: «Non era facile farmi molti amici… Non sono una persona gregaria, e ho sempre avuto orrore delle gang. Ho sempre apprezzato di più la mia stessa compagnia, o un rapporto di uno a uno» [Sabadin].

Occhi A Cheam ogni giorno ognuno dei ragazzi doveva stringere la mano alla governante che li aveva ispezionati, all’headmaster di turno. Un’abitudine per costringere i giovani a guardare negli occhi le persone, la prima regola delle buone maniere quando si saluta qualcuno [Sabadin].

Banca A Cheam c’era una piccola banca, che custodiva l’argent de poche dei ragazzi, limitato a 25 scellini a corso, poco più di una sterlina. Gli scolari potevano ritirare il loro denaro in forma di crediti e scambiare i crediti con caramelle (che erano però razionate) e altri generi alimentari nel piccolo negozio della scuola [Sabadin].

Stampa Nei primi 88 giorni della sua permanenza a Cheam, i giornali parlarono per 68 volte di quello che faceva Carlo, e poiché di notizie vere ne filtravano poche, spesso le storie venivano inventate [Sabadin].

Caramelle Tra le storie inventate dai giornali quella che Filippo, noto per essere avaro, aveva lasciato il figlio senza soldi. Tanto che il giovane principe fu costretto a vendere oggetti personali per pagare la sua quota di partecipazione a una festa della scuola. Informato dell’incredibile circostanza, il Candy Store Institute of America, riunito per una conferenza a San Francisco, approvò una risoluzione per spedire 48 scatole di caramelle al Principe alla Cheam School, che arrivarono davvero ma vennero regalate alla Croce Rossa [Sabadin].

Missive Carlo che ogni settimana era costretto a scrivere una lettera di più di una pagina ai genitori, preferiva inviare le sue missive al suo prozio Lord Louis Mountbatten [Sabadin].

Confidente Lord Mountbatten, l’altra figura con un ruolo fondamentale nella formazione del giovane Carlo, che in lui trovò il confidente, amico, quasi un secondo padre in grado di capirlo meglio di Filippo, dal quale lo separava un carattere naturalmente diverso [Roddolo].

Vergate L’unica volta che Carlo si sentì uno studente come gli altri fu quando ricevette da Mr Beck la punizione corporale a suon di vergate sul sedere che toccava a chi si rendeva responsabile di gravi comportamenti, nel caso del Principe per le immancabili azioni di bullismo nei confronti di nuovi allievi [Sabadin].

Punizioni «A me le punizioni corporali hanno fatto bene. Non l’ho fatto più» (il principe Carlo) [Sabadin].

Tonsille/1 Carlo spesso assente da scuola perché vittima di raffreddori e tonsilliti [Sabadin].

Tonsille/2 Per farsi togliere le tonsille Carlo non andò in ospedale. La Belgian Suite di Buckingham Palace, la stessa stanza dov’era nato, venne trasformata in una sala chirurgica. In mezz’ora di intervento, a Carlo furono asportate le tonsille e le adenoidi [Sabadin].

Tonsille/3 Le reali tonsille vennero conservate in un vasetto contenente formaldeide, che il piccolo principe sequestrò e portò in tasca con sé per molti anni. Un giorno, mentre vagava da solo tra il Grand Corridor e la St George’s Hall del Castello di Windsor, dimenticò il vasetto sul pulpito di una piccola cappella, dal quale aveva giocato a infliggere immaginari sermoni ad altrettanto immaginari fedeli seduti sui banchi

Principe di Galles/1 Quando Carlo compì 13 anni, la Regina Elisabetta decise di conferirgli il titolo di Principe di Galles. Lo fece con un messaggio registrato che venne trasmesso alla cerimonia di chiusura degli Empire and Commonwealth Games di Cardiff, la capitale del Galles, evento ripreso dalla televisione [Sabadin].

Principe di Galles/2 «Ricordo con orrore e imbarazzo di essere stato convocato con gli altri ragazzi nel salotto dell’headmaster, dove tutti avremmo dovuto sederci per terra e guardare la televisione. Con mio totale sbigottimento ho sentito la voce di mia madre, che non era potuta andare perché non stava bene. La voce che veniva diffusa nello stadio diceva che io stavo per essere nominato principe del Galles. Gli altri ragazzi si sono girati tutti verso di me e io ricordo di avere pensato: perché diavolo mi hanno fatto entrare qui?» [Sabadin].

Andrea Il 19 febbraio del 1960, il direttore di Cheam entrò nell’aula di Carlo tutto sorridente, annunciando di avere appena saputo che la regina Elisabetta aveva da poco partorito un maschio e invitando tutti ad alzarsi e ad applaudire la nascita del nuovo principe. Fu così che Carlo seppe di avere un fratello, Andrea [Sabadin].

Gordonstoun Il 10 maggio del 1962 a comandi del quadrimotore a elica de Havilland Heron appartenente al Queen’s Flight c’era il principe consorte Filippo. Suo figlio Carlo sarebbe rimasto in cabina al decollo e all’atterraggio, ma poi si sarebbe seduto durante il volo al posto del copilota, con la raccomandazione di non toccare niente. A bordo c’erano anche il poliziotto in borghese che seguiva sempre l’erede al trono e un paio di valletti. Con quel volo, partito da Heathrow, Filippo accompagnò il figlio nella sua nuova scuola Gordonstoun che lo stesso duca d’Edimburgo aveva frequentato fin dalla sua apertura, nel 1934 [Sabadin].

Zitto Suo padre non le ha mai detto “siediti e sta’ zitto”?

«Per tutto il tempo, sì» (il principe Carlo in un’intervista alla Bbc nel 1969) [Sabadin].

Eton «Mia cara Lilibet ho pensato molto a Carlo negli ultimi tempi. Suppongo che affronterà presto l’esame di ammissione a Eton. Spero che lo superi, perché quella potrebbe essere la scuola ideale per una persona del suo carattere e temperamento. Per quanto buona possa essere Gordonstoun, è miglia e miglia lontana, e per lui sarebbe come frequentare una scuola all’estero. Tutti i figli dei tuoi amici sono a Eton ed è importante crescere con persone con le quali avrai poi a che fare nella vita. È anche importante che i ragazzi crescano in modo che tu e Filippo possiate vederli durante il periodo scolastico e avere consapevolezza di quello che succede. Carlo sarà terribilmente solo e tagliato fuori da tutto, nell’estremo Nord» (Lettera del 23 maggio del 1961 firmata dalla regina madre Elizabeth) [Sabadin].

Vicino Filippo non mandò Carlo a Eton per due motivi. Primo era troppo vicino a Windsor, secondo era troppo vicina a Fleet Sreet [Sabadin].

Anni I sei anni a Gordonstoun furono per Carlo, salvo forse l’ultimo, il peggiore incubo della vita [Sabadin].

Neve Windmill Lodge, una delle sette baracche di legno prefabbricate acquistate dalla Royal Air Force, che formavano il campus Gordonstoun. Il dormitorio ospitava quattordici studenti e lo spazio era estremamente ristretto. Spartani i bagni di cemento e piastrelle, di lana cruda le coperte, sempre aperte le finestre anche di notte, con la pioggia o la neve che cadeva sui letti dei ragazzi [Sabadin].

Gang «Dopo che i capi dei dormitori si erano ritirati per la notte – ha scritto Boyd – i dormitori erano teatro di un’orgia di brutalità per la quale Kurt Hahn ora si rivolterebbe nella tomba. Gang di teppisti depredavano i ragazzi più piccoli, picchiandoli, rubando il loro denaro e i loro spuntini, e sequestrandone gli oggetti personali in una atmosfera di autentico terrore» (lo scrittore William Boyd, che frequentò la scuola nello stesso periodo di Carlo)

Torture Tra i riti di iniziazione di Gordonstoun, serrare con una pinza lembi di pelle delle braccia e torcerli finché non sanguinavano; mettere i nuovi arrivati dentro a una cesta per la biancheria sporca e lasciarli così, sotto una doccia fredda per ore [Sabadin].

Russare Carlo, escluso dai compagni in ogni iniziativa, di notte veniva preso a cuscinate perché russava a causa della sinusite [Sabadin].

Dormitori «La gente nel dormitorio è disgustosa. Sono orribili, non so proprio come qualcuno possa essere così ripugnante. Tirano pantofole tutta la notte o mi lanciano i cuscini oppure corrono attraverso la stanza e mi colpiscono più forte che possono. Vorrei davvero poter tornare a casa» (Carlo in una lettera a uno dei suoi confidenti) [Sabadin].

Letto «Sono stato a letto la scorsa settimana per un raffreddore o un’influenza, non so bene, ma sono guarito giovedì mattina, accidenti alla sfortuna! Era meglio a letto» (Carlo in una lettera a uno dei suoi confidenti) [Sabadin].

Lunedì «Domani è lunedì. Comunque, un altro lunedì vuole dire un lunedì in meno, mancano solo sei settimane e mezzo adesso. Spero che passino in fretta, non mi piace qui…» (Carlo in una lettera a uno dei suoi confidenti) [Sabadin].

Lamentele In nessuna delle lettere scritte ai genitori Carlo si è mai lamentato della sua vita a Gordonstoun [Sabadin].

Orecchie/1 Carlo deriso dai compagni per le enormi orecchie a sventola. Erano talmente grandi che persino Lord Mountbatten aveva addirittura suggerito a Elisabetta e a Filippo di sottoporlo a un intervento chirurgico. Non fu ascoltato [Sabadin].

Orecchie/2 «Con quelle orecchie non potrai mai diventare re» (Lord Mountbatten a Carlo) [Sabadin].

Naso Tutte le attività sportive erano il momento preferito dei ragazzi per prendere a calci o pugni il principe Carlo. Durante una partita di rugby un compagno gli ruppe deliberatamente il naso [Sabadin].

Cherry Quella volta che per proteggere Carlo quattordicenne la sua guardia del corpo lo fece entrare in un pub. Il cameriere vedendolo agitato gli chiese cosa voleva bere. Pensando che nei pub si servissero solo alcolici si ricordò che la madre una volta gli fece assaggiare un sorso di cherry brandy prima di una caccia e per non deludere il cameriere lo ordinò pagando 2 scellini e 6 pence. Al bancone c’era però una giornalista che descrisse l’episodio in un articolo per il suo giornale: il quattordicenne erede al trono entrava nei bar e ordinava alcolici. «Quella terribile donna», la definirà il Principe [Sabadin].

Bugie Il giorno dopo la guardia provò a smentire l’accaduto tramite l’ufficio stampa della casa reale ma davanti all’evidenza dovette ritrattare. Per i sudditi è la prima volta che un reale aveva mentito al popolo ed era stato scoperto. A Fleet Street il passaggio dal rispetto al cinismo fu molto breve e la guardia del corpo venne licenziata [Sabadin].

Junior «Il principe Carlo ha fatto la cosa più disdicevole che ci si può aspettare da un ragazzo britannico di sangue blu, o, sullo stesso tema, da un ragazzo americano di sangue rosso. In fatto di scandali, la Gran Bretagna ha già la sua fetta del tipo adulto, senza che ci sia il bisogno di promuovere anche il tipo junior» (Washington Post) [Sabadin].

Sacchi Quella giornata finì con lui sdraiato sul pavimento di un Land Rover nascosto sotto diversi sacchi per evitare che lo fotografassero [Sabadin].

Pomodori «Uno si chiede sempre che cosa può succedere ma… finché non mi ritrovo preso di mira da troppe uova e pomodori, va bene» (Carlo) [Roddolo]

Le uova gliele lanceranno nel 2022 a York.

Temi/1 Il caso dei temi di scuola del principe che vendette a un suo compagno di scuola per 30 scellini perché a corto di soldi. Rivenduti a un giornalista scozzese, che a sua volta li passò a Terence Smith, capo della Mercury Press Agency di St Helens, nel Lancashire. Da lì, erano finiti nei cassetti dei direttori di Fleet Street che si rifiutarono di pubblicarli e in Germania, dove la rivista Stern spese 10.000 sterline, oggi circa 11.000 euro, per comprarli e pubblicarli. Poi tutti giornali del mondo ne parlarono [Sabadin].

Temi/2 Frasi dai temi di Carlo: «Solo quando tutti gli adulti esercitano il loro diritto di voto si può dire che la democrazia è stata pienamente realizzata in un Paese»; «I giornali spesso creano grandi danni criticando gli individui e causando loro imbarazzo, ma, se si esclude questa parte meno piacevole del suo comportamento, la stampa serve il pubblico e il Paese. Se per esempio il governo prendesse il controllo dei giornali e della radio, come Hitler fece prima della seconda guerra mondiale, allora nessuno saprebbe che cosa sta realmente avvenendo, perché la stampa non sarebbe più libera di spiegare le cose alla gente, ma avrebbe il permesso di pubblicare solo la propaganda del governo». A margine di questi pensieri, un insegnante aveva annotato: «Ben articolato» [Sabadin].

Radio Alla domanda su che cosa avrebbe portato con sé in un’isola deserta, Carlo aveva risposto: una tenda impermeabile, un coltello e una radio [Sabadin].

Australia Da febbraio a luglio, Carlo fu mandato a studiare per due trimestri dall’altra parte del mondo, a Timbertop, una succursale della Geelong Church of England Grammar School di Melbourne, in Australia [Sabadin].

Bastardo Appena arrivato a Timbertop fu soprannominato «pommie bastard», bastardo inglese

Amico Stuart McGregor, compagno di stanza a Timbertop fu il primo amico di Carlo, per la prima volta aveva stabilito un rapporto umano paritario con un compagno di corso [Sabadin].

Sterco «A Timbertop la vita era dura, ma io ho molto amato questa scuola. Si studiava, ma ti insegnavano anche a pescare le trote e a lanciare il boomerang, e pazienza se spesso si cadeva nello sterco delle mucche» [Sabadin].

Mucche Ha fatto piantare alberi nei pascoli di Highgrove perché le mucche potessero mettersi all’ombra e condurre un’esistenza migliore [Sabadin].

Mozart L’ultimo anno a Gordonstoun filò liscio. Carlo divenne housemaster, capo del dormitorio. In questo ruolo riuscì a risparmiare ai nuovi venuti gli atti di bullismo che lui stesso aveva vissuto e dato che non era più obbligato a mangiare con gli altri si comprò un fornelletto e cucinava ascoltando alla radio Mozart e Vivaldi [Sabadin].

Quadri Robert Waddell, professore di arte di Carlo, che gli insegnò a dipingere. Era convinto che se le cose per la monarchia fossero andate male il principe avrebbe avuto di che vivere vendendo i suoi quadri [Sabadin].

Pittura Carlo dipinge, paesaggi ad acquarello. «Oh, veramente sono soltanto un amateur, un pittore per passione» si schermì lui. Sarà solo un dilettante, ma pare che il figlio di Elisabetta II esponga alla Summer Exhibition della Royal Academy of Arts di Londra, sotto pseudonimo [Roddolo].

Titoli Tra i numerosi titoli, era anche conte di Carrick. Molti dei suoi dipinti ad acquarello sono firmati Carrick [Sabadin].

Musica Carlo venne iniziato alla musica con la tromba ma dato che non era il suo strumento presto passò al violoncello. Carlo sapeva anche cantare ed era anche un bravo attore. Fu Exeter nell’Enrico IV e Macbeth [Sabadin].

Retta A tutt’oggi chi crede di aver un figlio insicuro e debole lo manda a studiare a Gordonstoun. Sempre che ne abbia le facoltà. La retta è più alta di quella di Eton. Sean Connery e David Bowie ci hanno mandato i loro [Sabadin].

Doccia Carlo dopo una doccia calda se ne fa sempre una fredda. Lo trova salutare [Sabadin].

Università Carlo è il primo reale ad aver frequentato l’università. Il 22 dicembre del 1965 la regina diede una cena. Ospiti erano i loro consiglieri. Quella sera si decise che l’erede al trono sarebbe andato a Cambridge e dopo l’università avrebbe frequentato il collegio navale di Dartmouth. Più avanti decisero anche che avrebbe dovuto studiare i corsi di lingua moderna, storia costituzionale ed economia. Per la prima volta Carlo si oppose al volere del padre e ottenne di poter studiare archeologia e antropologia il primo anno, e storia il secondo [Sabadin].

Cambridge Dopo un solo anno a Cambridge, Carlo fu mandato a studiare per otto mesi in un’altra università, quella di Aberystwyth nel Galles per imparare la lingua [Sabadin].

Gallese/1 Scacchi in gallese si dice gwyddbwyll. Parola priva di vocali

Gallese/2 Invitato all’Urdd National Eisteddfod, un tradizionale festival di poesia che si teneva in un affollato mercato, Carlo fu accolto da decine di indipendentisti che volevano impedirgli di parlare. A salvarlo altrettante massaie che a colpi di ombrellate e borsettate riportarono la calma. Fu il suo primo discorso in gallese [Sabadin].

Giuramento Il 1º luglio del 1969 sul castello diroccato di Caernarvon – che fu costruito da Eduardo I, il sovrano che conquistò quella terra – sua madre Elisabetta, la regina, in diretta televisiva, lo investì solennemente del titolo di Prince of Wales. Inginocchiato davanti a Elisabetta, Carlo aveva ricevuto dalla madre le insegne del suo titolo: l’anello e lo scettro d’oro, il mantello e la corona. Poi aveva messo le mani giunte tra quelle della Regina e recitato l’antico giuramento di fedeltà, con quelle stesse parole medioevali… «I do become your liege man of life and limb, and of earthly worship…»

Sedie La folla che assisté alla cerimonia poté portarsi via la sedia pieghevole come ricordo in cambio di 12 sterline. Un’idea dell’organizzatore dell’evento Antony Armstrong‑Jones, il fotografo che aveva ricevuto il titolo di conte di Snowdon dopo avere sposato nel 1960 Margaret, la sorella di Elisabetta, per rientrare delle spese [Sabadin].

Castello Il castello di Caernarvon era stato costruito nel 1283 e mai terminato costò 22.000 sterline dell’epoca, l’equivalente di un anno di entrate del Tesoro [Sabadin].

Amore Rab Butler, headmaster del Trinity College di Cambridge, fece conoscere a Carlo Lucia Santa Cruz, brillante e intelligente figlia dell’ambasciatore cileno. La donna che lo iniziò ai piaceri dell’amore. Lei aveva molte doti, ma la principale era la discrezione [Sabadin].

Camilla A metà del 1972 la storia con Lucia era finita ma i due erano molto amici al punto che lei decide di presentarla una sua amica: Camilla Shand. Con grande lungimiranza, aveva pensato che Camilla avrebbe potuto essere la donna che ci voleva [Sabadin].

Cose in comune Carlo e Camilla si completavano a vicenda e avevano molte cose in comune. Lei amava i cani, aveva imparato molto presto a cavalcare e a cacciare, adorava la vita all’aria aperta e le piaceva leggere. Come Carlo, aveva un senso dell’umorismo tutto particolare, un po’ sarcastico e irrispettoso. Entrambi erano sopravvissuti a due scuole molto dure: Dumbrells e Gordonstoun. Ed entrambi, scoprirono poi, avevano riso di cuore da bambini ascoltando alla Bbc The Goon Show, un programma satirico‑demenziale molto in voga negli anni Cinquanta [Sabadin].

Parenti Carlo e Camilla potrebbero essere parenti. Camilla discendeva da Carlo II attraverso uno dei suoi figli illegittimi, Charles Lennox, primo duca di Richmond. E se non bastasse, la sua trisnonna materna, Alice Keppel, era stata per dodici anni, dal 1898 al 1910, l’amante di Edoardo VII, il trisnonno di Carlo. Si è sempre sospettato che le due figlie che quella bellissima donna partorì nel 1894 e nel 1900 non fossero state generate dal marito George Keppel, figlio minore del settimo conte d’Albemarie [Sabadin].

Parker Bowles Camilla Shand aveva una relazione con il brigadiere Andrew Parker Bowles, un affascinante ex ufficiale dell’Esercito i cui genitori erano molto amici dell’allora regina madre Elizabeth, fatta di alti e bassi per le infedeltà di lui. Parker Bowles aveva anche avuto una storia con la sorella di Carlo, la principessa Anna. La regina avrebbe sicuramente approvato il loro matrimonio se la loro relazione non fosse finita dopo brevissimo tempo [Sabadin].

Broadlands Carlo e Camilla iniziano a frequentarsi. Lui la porta a Broadlands, la magnifica casa di campagna che zio Mountbatten prestava a Carlo per i suoi incontri intimi. Nessuno dei due parla di matrimonio [Sabadin].

Carteggio Carlo prese in breve tempo i brevetti di pilota di aerei e di elicotteri. In Marina tutto andò bene fino a quando il Principe non fu portato al tavolo di carteggio. Non c’era modo di fargli eseguire correttamente i calcoli necessari a ricavare un angolo di rotta e un angolo di prora, o a tenere conto della deviazione magnetica [Sabadin].

Caraibi Carlo viene inviato in missione ai Caraibi sulla Hms Minerva con l’unico apparente scopo di testare la capacità della Royal Navy di organizzare impeccabili ricevimenti, sia a bordo che a terra. I cocktail parties ai quali il Principe partecipò nelle isole furono quasi cinquanta [Sabadin].

Nozze Altro scopo della missione voluto da Lord Mountbatten, allontanare Carlo da Camilla. L’affettuoso zio aveva in mente quale sarebbe stata la donna giusta per lui: sua nipote Amanda Knatchbull. Carlo e Camilla si lasceranno nel 1973. E Camilla sposa Andrew Parker Bowles con un rito cattolico romano. Il matrimonio era stato l’evento mondano dell’anno e tra gli invitati c’erano la Regina Madre, la principessa Anna e la principessa Margaret [Sabadin].

Vuoto «Immagino che questo senso di vuoto passerà», scriveva un Carlo che si sentiva terribilmente solo dopo la separazione con Camilla all’amato zio Louis Mountbatten [Sabadin].

Storielle Il giornalista Christopher Wilson, in un articolo sul “Daily Telegraph”, ha calcolato che le avventure del Principe, tra il 1973 e il 1980, sono state più di una ventina. Ma dall’elenco mancano le donne sposate, che Carlo frequentava volentieri perché non avevano aspettative e non rappresentavano quindi mai una complicazione, e perché i giornali, in quei tempi ancora rispettosi, delle sposate non parlavano mai [Sabadin].

Fidanzate Caroline Longman, figlia dell’editore Mark Longman e nipote del decimo conte di Cavan; “Kanga” Harper, figlia di un magnate della stampa australiano, la prima a consolarlo per la rottura con Camilla; Laura Watkins, figlia di un ammiraglio americano e lasciata dopo un burrascoso weekend a Deauville; Angela Nevill, figlia del ventinovesimo conte di Crawford; Jane Wellesley, che aveva un pedigree impeccabile essendo figlia dell’ottavo duca di Wellington, e dunque diretta discendente dell’uomo che aveva sconfitto nel 1815 Napoleone a Waterloo. Poi ci furono Fiona Watson, Georgiana Russell, Jane Grosvenor, Camilla Fane, Rosie Clifton, Caroline Percy, Davina Sheffield, Sabrina Guinness e la preferita della Regina Madre, Sarah Spencer, la quale aveva un’introversa e ancora sconosciuta sorella minore, di nome Diana [Sabadin].

Ex Nessuna delle ex del principe è povera, si sono quasi tutte sposate molto bene con aristocratici o con ricchi uomini d’affari, solo un paio sono rimaste nubili e non ce n’è una che rimpianga di non avere sposato Carlo [Sabadin].

Nave Nel 1975 ha passato quarantasette minuti sott’acqua sul relitto della Mary Rose, affondata nel 1545. L’ultimo Royal ad avere visto quella nave era stato Enrico VIII [Sabadin].

Padrino Carlo è il padrino di Thomas Henry Parker Bowles, primogenito di Camilla e Andrew nato nel 1974

Thomas Henry Parker Bowles sarà il testimone di Camilla alle sue nozze con Carlo

Ballo C’era una volta un principe che sentendo le note di una canzone provava «una spinta irresistibile ad alzarsi e ballare». Il brano è Giving’ up Givin’, dei The Three Degrees, eseguita dal gruppo alla festa del suo trentesimo compleanno.

Amanda Nel 1974 frequenta Amanda Knatchbull, figlia di Patricia Knatchbull, seconda contessa Mountbatten di Burma. Si incontravano a Londra, a Broadlands, a Windsor e a Balmoral. I due vanno d’accordo a tal punto che nel 1979, a bordo del Britannia, Carlo le fa la proposta ma lei declina: «Non c’era la scintilla». Allo zio scrive dell’incontro ma del rifiuto [Sabadin].

Bomba Il 27 agosto 1979 Lord Mountbatten muore ammazzato da una bomba piazzata dei terroristi nordirlandesi dell’Ira sullo Shadow, un cabinato che usava per andare a pescare. Con lui saltano in aria una dozzina di amici e parenti [Sabadin].

Funerali Sulla bara di Lord Mountbatten erano posati la spada d’onore e il cappello bicorno di ammiraglio della Flotta e la sua cavalla, Dolly, precedeva il corteo con gli stivali di Lord Louis infilati al contrario nelle staffe. Il suo corpo fu imbalsamato, come lui aveva disposto. Nell’abbazia, Carlo aveva letto con voce ferma alcuni passi del Salmo 107. Carlo è solo e soffre. Unica consolazione, la sua amica Camilla [Sabadin].

Vita «La vita adesso non sarà più come prima» (Carlo dopo la morte dello zio Lord Louis Mountbatten)

Infedeli Poche settimane dopo la morte di Lord Mountbatten Camilla, che era sempre stata fedele al marito fedifrago, decise di rendergli pan per focaccia e si gettò tra le braccia di Carlo per consolarlo. All’ottantesimo compleanno della regina madre Carlo ballò per tutta la sera con Camilla ignorando la sua ragazza di turno Anna Wallace [Sabadin].

Baci Quella volta che al ballo del Cirencester Polo Club, Carlo e Camilla non smettevano di ballare e baciarsi davanti a un Andrew Parker Bowles, non imbarazzato, che ripeteva agli altri ospiti, loro sì scioccati: «Sua Altezza Reale è molto affezionato a mia moglie» [Sabadin].

Ospite Philip de Pass invita la sua amica Diana Spencer alla festa per i suoi 22 anni: «Il principe Carlo sarà l’ospite d’onore, tu sei giovane, magari lo divertirai» [Sabadin].

Diana Alla festa di Philip de Pass Carlo e Diana scambiarono le prime parole seduti su una balla di fieno. Il discorso cadde su Lord Louis Mountbatten «Sembravi così triste mentre percorrevi la navata al funerale. È stata la cosa più tragica che ho visto. Il mio cuore sanguinava per te mentre guardavo. Ho pensato: è sbagliato, sei solo, dovresti avere qualcuno che ti stia vicino». Dopo, racconta Diana, lui le saltò addosso. Dopo, racconta Carlo, lui si commosse per le profonde parole di lei [Sabadin].

Motto Motto della casa reale «never complain, never explain» [Roddolo]

Vergine Diana, non ancora 19enne, era fresca e bella, simpatica e dolce, vergine e senza passato [Sabadin].

Triste Carlo aveva visto per la prima volta Diana proprio nel 1961, quando lui aveva dodici anni e lei era appena nata. Si erano poi intravisti spesso a Sandringham, ma un contatto diretto vero e proprio c’era stato solo nel 1977, quando il Principe, che aveva all’epoca una storia con sua sorella Sarah, fu invitato a casa sua. Diana ha ricordato di avere pensato: «Mio Dio, che persona triste» [Sabadin].

Labrador «Sarah si lanciava verso di lui come una furia e mi sono detta che lui doveva odiare quel modo di comportarsi. Era venuto con il suo labrador» (Diana Spencer) [Sabadin].

Shand Frances la madre di Diana che lasciò marito e figli perché s’era innamorata di Peter Shand Kydd. Shand, lo stesso cognome di Camilla [Sabadin].

Cartland Il conte John Spencer, padre di Diana, prese in seconde nozze Raine McCorquodale, figlia di Barbara Cartland, la scrittrice preferita dalla stessa Diana quando era ragazza, ma anche una delle più grandi amiche di Lord Mountbatten [Sabadin].

Raine Raine McCorquodale talmente odiata dai figli di John Spencer che la chiamavano «acid Raine»

Collegio A scuola Diana andava malissimo. Spedita in collegio ritornò dopo sole sei settimane. Non si diplomò mai. A diciotto anni, le uniche cose che aveva imparato a fare erano andare a cavallo, nuotare, tuffarsi, danzare e suonare il pianoforte [Sabadin].

Pulizie Diana che aveva accettato di pulire le case delle sorelle e degli amici per guadagnare l’argent de poche [Sabadin].

Coleherne Court Con 50.000 sterline ricavate dal lascito alla madre Frances di un parente emigrato in America, Diana aveva comprato al numero 60 di Coleherne Court, tra Chelsea e South Kensington, un appartamento che divideva con tre amiche, Carolyn Pride, Virginia Pitman e Anne Bolton [Sabadin].

Ingenua La prima volta che Diana fu invitata dai reali fu a Balmoral. Era l’estate del 1980 e tutti i membri della famiglia presenti giudicarono positivamente quella ragazzina: era divertente, raccontava barzellette; non aveva portato abbastanza vestiti e usava senza imbarazzo quelli degli altri, non sapeva nulla di nulla, poneva domande ingenue e faceva morire dal ridere [Sabadin].

Appartamento Quando la notizia del legame tra il principe Carlo e Lady Diana fu pubblicata, alcuni fotografi affittarono gli appartamenti davanti alla casa, per potere riprendere il letto di Diana e le stanze della sua abitazione [Sabadin].

Proposta Castello di Windsor, 6 febbraio 1981, 5 del pomeriggio. Carlo:  «Vorresti sposarmi?». Diana scoppia a ridere: «Yeah, ok!». Lui: «Sei consapevole che un giorno diventerai regina». Lei: «Ti amo tanto, ti amo tanto». Ancora lui: «Qualunque cosa significhi amore» [Sabadin].

Roddolo dice che era il 3 febbraio.

 

Qualsiasi «L’amo? Sì, qualsiasi cosa voglia dire amore» (dirà davanti ai cronisti l’erede al trono) [Roddolo]

Fiori Dopo la proposta Diana parte con la madre e il nuovo marito di lei per l’Australia. Al suo ritorno, dopo tre settimane, Carlo le fa trovare «il più grande e profumato mazzo di fiori» [Sabadin].

Clarence House Diana venne fatta trasferire a Clarence House, al riparo dai fotografi. Quando se ne andò per sempre dall’appartamento di Coleherne Court, Diana lasciò sul tavolo un biglietto alle amiche: «Per amor di Dio, chiamatemi. Avrò bisogno di voi». Prima sera a Clarence House Diana cena con la regina madre, che viveva lì, e Carlo [Sabadin].

Cuscino Sul cuscino del suo letto a Clarence House, un biglietto. Non è di Carlo ma di Camilla Parker Bowles: « Che emozionante notizia quella del fidanzamento. Incontriamoci presto a pranzo quando il principe del Galles andrà in Australia e Nuova Zelanda. Starà via per tre settimane. Mi piacerebbe vedere l’anello. Con molto amore, Camilla» [Sabadin].

Battute A pranzo «Camilla mi domandò se pensavo di andare alle battute di caccia a Highgrove. Risposi di no e lei ne sembrò sollevata. Stava marcando il territorio, il suo e il mio» [Sabadin]

Fanciulla Camilla in Diana vedeva una docile fanciulla da manovrare [Maria Corbi, La Stampa, 11/2/2005]

Naïf «Era una diciannovenne poco istruita, così naïf. Non aveva nemmeno mai avuto un ragazzo vero e proprio. Non aveva idea. Pensava di essere innamorata, ma non sapeva niente. La rappresentazione che si era fatta di una relazione romantica era quella che aveva letto nei libri della sua nonna acquisita, Barbara Cartland» (così Rosa Monckton a proposito della sua amica Diana) [Sabadin].

(NOTA: Io scriverei naïve;)

Pranzo Il giorno in cui Carlo comprò Highgrove, con il suo valletto Stephen Barry fece su e giù per le scale a visitare ogni stanza. Quando venne l’ora di pranzo, Carlo chiese a Barry di controllare se i Macmillan, i vecchi proprietari, avevano lasciato qualcosa nel frigo. C’erano alcune uova e del burro che, uniti agli spinaci presi nell’orto, consentirono di mettere insieme una frittata. La mangiarono seduti sul pavimento, tenendo i piatti sulle ginocchia [Sabadin].

Avanzi La prima volta che portò Diana a Highgrove, lei fu quasi scandalizzata nel vedersi servire a cena gli avanzi del pranzo

Business The New York Times ha calcolato che negli anni di sua gestione le proprietà reali in capo al principe di Galles abbiano visto i profitti lievitare del 50 per cento, per un valore aggregato di circa 1,4 miliardi di dollari. Erano poco più che 900 milioni di dollari al tempo della madre [Roddolo].

Valletto Stephen Barry, valletto di Carlo licenziato da Diana, scrive Royal Service, libro pubblicato solo negli Stati Uniti perché gli editori britannici s’erano rifiutati di farlo. Ogni pagina è colma di malignità nei confronti di Diana, ma non ha risparmiato nulla nemmeno a Carlo. Insinuò che quando Diana era a Clarence Hose Carlo passava la notte con Camilla A Buckingham Palace [Sabadin].

Donna «Dopo il fidanzamento non c’era e non ci sarebbe stata nessun’altra donna nella mia vita» (Carlo nella biografia di Jonathan Dimbleby)

Bulimia Diana divenuta bulimica dopo il trasferimento a Buckingham Palace perché oppressa dalle mille nuove disposizioni che doveva seguire e ossessionata d Camilla. Carlo s’accorse del problema perché aveva sperimentato già qualcosa di simile con Sarah, la sorella di Diana, diventata anoressica subito dopo avere cominciato a frequentarlo, anche lei probabilmente a causa dello stato di continua tensione che questo comportava [Sabadin].

Braccialetto Due settimane prima delle nozza Diana trova nell’ufficio del segretario di Carlo, Michael Colborne, un prezioso astuccio che conteneva un braccialetto formato da una catena e da una placca rotonda di smalto, sulla quale comparivano una F e una G intrecciate, i nomignoli con i quali si chiamavano Carlo e Camilla, ovvero “Fred” e “Gladys”. Ne chiese conto al suo futuro marito che rispose che le lettere G e F stavano per “Girl Friday” (“Ragazza Venerdì”), il nickname con il quale Carlo chiamava Camilla. Il Principe le ripeté che tra lui e la sua ex amante non c’era più nulla, ma Camilla era una delle sue migliori e più fidate amiche, e tale sarebbe rimasta. Il braccialetto era un regalo che suggellava la loro definitiva separazione e, piacesse o no a Diana, lui glielo avrebbe consegnato personalmente [Sabadin].

Tovaglioli Quella volta che Diana disse alla sorella Jane di voler annullare le nozze per via del braccialetto e lei le rispose: «Non puoi più c’è la tua faccia su tutti i tovaglioli e le tazzine che vendono ai turisti» [Sabadin].

Vigilia La sera prima delle nozze Carlo non riusciva a dormire. In piena notte bussò alla porta della dama di compagnia Susan Hussey. Andarono insieme nel salotto, vestiti solo con i loro pigiama, e si sedettero a guardare fuori dalla finestra il Mall, pieno di attività, di musica e di gente eccitata. Non dissero niente, e le lacrime cominciarono a scendere sui loro volti. Alle 2, lei insistette perché lui andasse a letto e lo persuase a prendere un’aspirina che lo aiutasse ad addormentarsi [Sabadin].

Altare «Sono così orgoglioso di te. Quando camminerai nella basilica sarò lì per te all’altare. E mentre avanzi, guardali negli occhi e stendili tutti» (così Carlo a Diana in un biglietto).

Abito L’abito di Diana, disegnato da David ed Elizabeth Manuel, era stato pagato 9.000 sterline (oggi sarebbero circa 40.000 euro) ed era adornato da 10.000 perle. Aveva uno strascico lungo quasi 8 metri, che fu difficile infilare nella Glass Coach, la piccola carrozza dalle ampie vetrate con la quale suo padre, il conte Spencer, l’aveva accompagnata a St Paul. Era il 29 luglio del 1981 [Sabadin].

Occhi «Ero molto innamorata, non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso, pensavo di essere la ragazza più fortunata del mondo» (Diana, dopo le nozze, mentre attraversava la navata) [Sabadin].

Cappello «Ci credereste? Mentre camminavo nella navata non stavo pensando a quello che stava per succedere all’altare. Pensavo solo a dove lei [Camilla, ndc] si era seduta e la cercavo. Alla fine la vidi: aveva un cappello con una veletta e aveva portato con sé suo figlio Tom» (Diana, anni dopo)

Promesse Carlo, per l’emozione, promette a Diana tutti i suoi goods e non tutti i suoi worldly goods (i suoi beni mondani), lei chiama lo sposo Philip Charles Arthur George invece di Charles Philip Arthur George [Frammenti]

Alcova Per la prima notte di nozze Carlo porta sua moglie a Broadlands, la vecchia magione di Lord Mountbatten che gli era servita così spesso da alcova [Sabadin].

Libri La seconda notte di nozze Carlo era più interessato alla lettura che a lei. Aveva portato con sé sette libri di Laurens van der Post, l’autore che preferiva e che aveva conosciuto a casa di comuni amici nel Suffolk a metà degli anni settanta [Sabadin].

Letto Per la crociera nuziale, sul Britannia, fu portato a bordo un letto matrimoniale. Ma forse se ne sarebbe potuto anche fare a meno.  

Garage Quel giorno in cui, a bordo del Britannica, da uno dei sette libri di Laurens van der Post cadde una foto di Camilla e Diana s’arrabbiò così tanto che le sue urla si udirono fin nel garage della nave, sotto la linea di galleggiamento [Sabadin].

Gemelli Durante una cena con il presidente egiziano Anwar al‑Sadat e sua moglie Jehan Diana notò che Carlo indossava i gemelli con le lettere C e S, regalo di Camilla: «Che c’è di sbagliato? Sono il regalo di un’amica», ribatté il principe [Sabadin].

Errore «Sposarla è stato un grave errore. Prima di sposarci ci siamo visti solo una dozzina di volte e non ero ancora in grado di capire se lei potesse davvero essere la donna della mia vita» (Carlo) [Frammenti]

Orbite «In quel periodo la bulimia era spaventosa. Mi riempivo quattro volte al giorno sullo yacht. Ogni cosa che trovavo la trangugiavo e due minuti dopo stavo male. Il mio umore cambiava continuamente: un momento ero felice, quello dopo avevo gli occhi fuori dalle orbite» (Diana ad Andrew Morton) [Sabadin].

Anoressia Seconda parte del viaggio di nozze la trascorsero nel castello di Balmoral, in Scozia. E Diana nel suo disperato bisogno di aiuto, passò dalla bulimia nervosa all’anoressia. A Balmoral rinunciò al cibo [Sabadin].

Anello L’anello di fidanzamento di Diana, lo zaffiro di 12 carati circondato da 14 solitari che oggi brilla al dito della nuova principessa del Galles, Kate, che fu portarto a restringere, perché le dita di Diana erano diventate troppo magre [Sabadin].

Barbecue Diana odiava i barbecue organizzati nei lodge della tenuta, nei quali Elisabetta apparecchiava e sparecchiava la tavola, Filippo cucinava sulla griglia e Carlo si occupava delle bevande [Sabadin].

Accordo Esattamente tre mesi e quattro giorni dopo il matrimonio, Carlo e Camilla si diedero un appuntamento al Vale of White Horse Hunt di Ewen. Da allora Diana viveva a Kensington Palace. Lui era quasi sempre a Highgrove, a pochi chilometri da dalla casa dei Parker Bowles. Tra Camilla e suo marito si era stabilito quello che all’epoca si chiamava “un accordo tra coniugi”: non si sarebbero separati, ma ognuno dei due avrebbe fatto quel che voleva [Sabadin].

Lignaggio Andrew Parker Bowles che per il suo lignaggio avrebbe sicuramente riconosciuto al Principe l’antico droit du seigneur [Sabadin].

Cibo «Il problema con il cibo italiano è che non sai quando arriverà la fine» (il principe Carlo) [Sabadin].

Australia Dopo la nascita di William, Carlo e Diana cominciarono una lunga serie di viaggi all’estero, che per un po’ contribuirono ad allentare la tensione. Contro il parere della regina, Diana porta il figlio con loro. In Australia vennero accolti da 250mila persone. Carlo però s’accorse che non erano lì per lui ma per la principessa [Sabadin].

Biberon «Gli piaceva stare nella nursery e non vedeva l’ora di tornarci per preparare il biberon» (Diana a Morton) [Roddolo]

Attenzione «Non c’è il più piccolo movimento che lei possa fare senza che quella terrificante, e sono convinto, priva di senno, gente la fotografi. Che cosa prende a tutti quanti? Non riescono a vedere oltre il loro naso e a capire quello che le stanno facendo? Come può chiunque, figurarsi una ragazza di ventun anni, uscire indenne da questa ossessiva e pazza attenzione?» (Carlo) [Sabadin].

Turgenev Primo amore e Un incendio in mare di Turgenev e Riflessioni psicologiche di Jung, opere che, ha scritto Carlo, «aiutano a preservare la mia sanità mentale e la mia fiducia mentre fuori di qui tutto è caos, folla, fotocamere, politici, cinismo, sarcasmo e intenso scrutinio» [Sabadin].

Tolstoj Ha letto il libro Anna Karenina, gli è piaciuto, ma ha confessato che non vorrebbe rileggerlo un’altra volta [Sabadin].

Scenate Quello che accadeva nelle residenze reali dopo che gli impegni quotidiani erano finiti restava ancora nascosto: le scenate con il personale di servizio, i tentativi di suicidio, le ferite autoinflitte, le manie di persecuzione e l’assistenza di uno psicologo erano all’epoca cose che solo un ristretto numero di persone conosceva e che il grande pubblico ignorava totalmente [Sabadin].

Italia Il viaggio in Italia cominciò il 19 aprile 1985 in Sardegna, dove ad attendere la coppia c’era la solita folla di giornalisti, italiani e britannici, pronta a descrivere ogni dettaglio di quello che la Principessa avrebbe indossato. «Era l’ora di pranzo di una magnifica giornata – ha scritto Carlo sul suo taccuino – e sembrava esserci molta gente sulla pista. Qui e là si vedevano le risplendenti figure dei carabinieri  [in italiano nel testo, ndc]  in alta uniforme con il cappello piumato. La stampa era rinchiusa in un recinto speciale e la guardia d’onore era dispiegata lungo un immenso tappeto rosso. L’aereo si è fermato e questo ci ha assicurato un magnifico intermezzo comico, mentre l’addetto alla scala faceva continui tentativi di allineare quei recalcitranti gradini alla porta del velivolo. Dopo avere ispezionato la Guardia d’onore, (un affare straordinariamente indolore in Italia) ed essere passati attraverso una folla che esprimeva il proprio benvenuto con calore e gioia, siamo stati portati a pranzo in un luogo chiamato Porto Rotondo, giù lungo la costa. Per tutta la strada abbiamo incontrato piccoli gruppi di gente sarda che sorrideva e applaudiva e ci indicava dicendo: Eccoli… [in italiano nel testo, ndc] Per quanto speciale e meraviglioso possa essere il cibo italiano, il problema è che non sai mai quando arriverà alla fine. Le portate arrivano in continuazione. Ci hanno fatto mangiare gli spaghetti, cosa che credo sia sleale quando cerchi di essere ben educato e di comportarti nel modo migliore» (Carlo nel suo diario) [Sabadin].

Cambusa Carlo colpito dalla cambusa di una fregata italiana ormeggiata a La Spezia: «Ogni uomo a pranzo ha la sua piccola bottiglia di vino rosso. Il cibo preparato è di eccellente qualità e ci sono pile di verdure fresche allineate sui tavoli. Non c’è da stupirsi che la flotta italiana lasci il Mediterraneo così di rado» (Carlo nel suo diario) [Sabadin].

La Scala Da La Spezia, con un itinerario apparentemente insensato, la coppia fu portata a Pisa in auto e da lì in aereo a Milano, dove era in programma un appuntamento al quale Carlo teneva molto, la rappresentazione della Turandot, l’ultima opera incompiuta di Giacomo Puccini, al Teatro alla Scala. La coppia fu ospitata in prefettura e Carlo era così ansioso di arrivare alla Scala che non protestò nemmeno perché dai rubinetti non arrivava acqua calda. Se fosse accaduto qualcosa del genere in una residenza reale, si sarebbero sentite le sue urla per decine di metri intorno, ma quella sera attribuì la cosa al folclore locale, a quelle strane, incredibili e buffe cose che accadono in Italia e con le quali, una volta tornati a casa, si possono intrattenere gli ospiti nelle cene [Sabadin].

Teatro Alla Scala, Carlo fu informato che quel magnifico, storico e glorioso teatro era stato quasi completamente distrutto da un bombardiere britannico della Royal Air Force nell’agosto del 1943 [Sabadin].

Firenze Le quattro giornate passate a Firenze furono davvero memorabili per Carlo. Scriveva nel suo diario: «Il giorno cominciava chiaro e blu e mentre ancora stavo a letto potevo scorgere le magiche colline della Toscana, delle quali avevo sentito così tanto parlare. Attraverso la finestra aperta sembravano un pallido acquerello… Ero eccitato all’idea di vedere Firenze per la prima volta e dopo colazione ho letto l’introduzione di Sir Harold a un grande libro sulla città che lui ci aveva dato» [Sabadin].

Torre Ogni volta che aveva un po’ di tempo libero, il Principe andava sulla torre della Pietra a dipingere le colline su un album di fogli da disegno, e spesso bisognava andare a chiamarlo per ricordargli gli impegni ufficiali [Sabadin].

Acquerelli Carlo dipinge acquerelli tradizionalissimi: paesaggi campestri, visioni boscherecce, laghi alpini. Da un quarantennio incassa il silenzio — o il malcelato compatimento — dei critici e del mondo dell’arte. Tre anni fa, quando 130 suoi quadri vennero esposti sul suo sito ufficiale, a Londra se ne facevano beffe dicendo che era stato costretto a organizzare un’esposizione online perché non trovava nessuna galleria disposta a ospitarlo [Frammenti].

Cossiga A Roma Carlo venne accolto da un collerico Francesco Cossiga. Il presidente del Senato era furioso perché la Bbc lo aveva definito «il capo della mafia sarda». L’incontro col principe fu freddissimo [Sabadin].

Craxi L’incontro successivo, con il presidente del Consiglio Bettino Craxi, non fu più cordiale. «Non era proprio – annotò Carlo quella sera nel diario – uno di quelli che gli italiani definiscono simpatico [in italiano], ma suppongo che servano altre caratteristiche se devi tenere insieme una coalizione di cinque partiti e restare primo ministro per due anni…». Meglio andò al Quirinale con Sandro Pertini (dal Diario di Carlo)

Politica  «Quello che mi intriga dell’Italia è il numero di ministri e di politici che affermano di non sopportare il sistema politico del loro Paese, o meglio, il sistema elettorale proporzionale che produce, secondo il ministro delle finanze, una situazione impossibile» (dal Diario di Carlo)

Fao Carlo visita la Fao e ne rimane sconvolto: «Devo ammettere che trovo difficile capire simili organizzazioni. So che questa fa un ottimo lavoro nel campo dell’assistenza tecnica, ma dei suoi 9500 dipendenti, 3500 sono nel quartier generale di Roma. È davvero necessario avere tanta gente che riordina le carte quando molti di loro potrebbero essere forse impiegati sul campo? Su un budget di 400 milioni di sterline, la maggior parte è usata in costi amministrativi. Per riuscire a portare avanti progetti sul campo devono chiedere aiuti economici alle Nazioni Unite o ad altri organismi esterni. E ancora di più mi irritano il nepotismo e il favoritismo» (dal Diario di Carlo)

Carlo, futuro capo della Chiesa anglicana, aveva chiesto di poter andare in Vaticano per continuare, anche solo simbolicamente, quel dialogo ecumenico iniziato con la visita di Wojtyła, primo pontefice ad essere andato a Londra dopo la scissione avvenuta 4 secolo e mezzo prima [Sabadin].

Vaticano «Una richiesta del principe Carlo di partecipare a una messa del papa in Vaticano è stata respinta dopo una decisione presa ad alto livello nelle ultime ventiquattro ore, che ha coinvolto Buckingham Palace, i leader della Chiesa e il corpo diplomatico… A causa del timore di dissensi da parte di fedeli protestanti, ci è stato detto che nel corso del weekend sono state sollevate obiezioni nella gerarchia della Chiesa di Scozia, sebbene si confermi che il suo moderatore, il reverendo John Paterson, abbia dato al Principe la sua benedizione personale. Abbiamo saputo che anche l’arcivescovo di Canterbury aveva dato la sua approvazione» (Times) [Sabadin].

Udienza Il 29 aprile Carlo e Diana varcarono le porte del Vaticano per l’udienza, accompagnati da un cardinale francese che non sapeva una parola d’inglese. Anche se abituati allo splendore delle regge, furono impressionati dai grandi corridoi, dai soffitti altissimi e dalle opere d’arte che adornavano le stanze attraverso le quali passavano. Il papa li accompagnò nel proprio studio e cominciò a parlare dei suoi anni giovanili in Polonia, spostando poi il discorso sulla Teologia della Liberazione, il movimento che voleva diffondere in America Latina una Chiesa più popolare e più attenta ai problemi sociali, e della quale Wojtyła non condivideva l’impostazione. Carlo sollevò il problema della bolla papale di Leone xiii, che nel 1896 aveva dichiarato nulle le ordinazioni anglicane, ma il papa disse che era acqua passata e che pensava che i cattolici fossero ora più vicini agli anglicani che agli ortodossi [Sabadin].

Incinta Diana che chiese al papa come si sentisse dopo la ferita che aveva ricevuto all’addome nell’attentato del 13 maggio 1981 in piazza San Pietro e poiché il papa non capiva, lei si toccò la pancia, cosa che fece credere a Giovanni Paolo II che  che era incinta. «Tu sei la portatrice della vita», le disse il papa prima di chiudere il colloquio. Carlo si scusò per l’incidente della messa privata, dicendo al pontefice che gli spiaceva molto che quell’occasione fosse stata sprecata [Sabadin].

Venezia Il viaggio di Carlo e Diana proseguì sul Britannia fino in Sicilia, per visitare Catania, Siracusa e il teatro antico di Taormina. Il 2 maggio erano a Bari, poi a Trani e Molfetta. Il Royal Yacht li portò infine a Venezia, dove quella bellissima nave fu ormeggiata a fianco di piazza San Marco. I Principi cenarono da Cipriani a Torcello con l’allora ministro delle finanze Bruno Visentini, visitarono Murano e partirono il giorno dopo per una crociera privata con i piccoli William e Harry, che li avevano raggiunti a Venezia. Diana disse in tv alcune parole in italiano («Mio marito e io siamo molto felici di essere qui», leggendo su un taccuino)

Biennale «Al suo cospetto tra gli stucchi dorati della Fenice di Venezia, con altri ospiti invitati a un cocktail in onore dell’allora principe di Galles con la duchessa Camilla, parlandogli della Biennale, lui si aprì in un sorriso. E iniziò a elogiare la meraviglia dei Canaletto e delle vedute veneziane che l’incantavano, bambino, mentre correva per i corridoi di palazzo. Conosceva la nostra arte come se fosse nato tra le calli. E ne discuteva con la competenza e il trasporto di un esperto [Roddolo].

Bambini Nel 1980 ha scritto e pubblicato un libro per bambini, The Old Man of Lochnagar, che leggeva al Castello di Balmoral ai fratelli Andrea e Edoardo [Sabadin].

Segretario Se Carlo voleva dire qualcosa a sua madre, avvisava il suo segretario privato, che informava a sua volta il segretario privato della Regina, il quale ne parlava con lei alla prima occasione [Sabadin].

Casa «Non vedo l’ora di ritornare a vagare indisturbato per i palazzi e di vedere le fotografie. Ma è stato memorabile» (Carlo sull’ultima pagina di quelle dedicate al viaggio in Italia) [Sabadin].

Licenziamenti Harvey, il labrador preferito dal principe, che lo seguiva in tutte le residenze fu mandato via da Carlo perché Diana non lo sopportava. Dopo Harvey Carlo dovette rinunciare a Paul Officer, poliziotto che stava da quattordici anni, Stephen Barry, valletto che lo serviva da dodici, Oliver Everett, un uomo intelligente e brillante che era stato suo segretario. Carlo allontanò anche il fido Michael Colborne ma solo perché secondo lui dedicava più tempo alla moglie e a sé.  Anche Carlo, come Diana, divenne depresso [Sabadin].

David Reagan che alla cena alla Casa Bianca in onore dei principi del Galles dimenticò il nome di Diana Reagan chiamandola «principessa David». Quella sera Diana ballò con John travolta [Sabadin].

Tradimenti I biografi di Carlo e quelli di Diana non si sono ancora messi d’accordo su chi dei due, dopo il matrimonio, cominciò per primo a tradire l’altro. Il Principe ha detto a Jonathan Dimbleby che l’impegno che aveva preso all’altare era molto serio e che fra il 1981 e il 1986 non aveva più rivisto Camilla, se non insieme ad altre persone: nelle battute di caccia o con il marito Parker Bowles, che era spesso invitato a Highgrove con la moglie e ricambiava gli inviti. Dal 1981 le aveva telefonato solo una volta, per annunciarle la nascita di William. Come abbiamo già detto, Stephen Barry scrive invece che lui e lei si sentivano quasi ogni giorno, dovunque fossero [Sabadin].

Insensibile Nel 1987 la rottura è chiara. Carlo viene dipinto dai giornali come insensibile e anaffettivo. Un uomo che lascia Diana per fare cose stupide e inutili come stare qualche giorno in Toscana con i suoi pennelli a dipingere paesaggi, o peggio ancora andare con il suo amico Laurens van der Post a camminare nel deserto del Kalahari, cercandovi chissà quali verità perdute [Sabadin].

Pazzo Carlo, talmente depresso, che parla di ritirarsi in Italia con Camilla e rinunciare ai suoi privilegi. Carlo ripeteva sempre più spesso che c’erano solo poche cose che gli impedivano di diventare “stark staring mad”, pazzo da legare: nell’ordine Camilla, la pace di Balmoral e gli incontri di polo [Sabadin].

Amanti Per 37 giorni Carlo si trasferisce a Balmoral dove i tabloid vedono comparire una donna dai capelli biondi. Negli stessi giorni anche Diana si abbandona nelle braccia di altri uomini. Il primo fu un giovane banchiere, Philip Dunne. Dopo Dunne c’era stato, in un ordine sparso che non è stato mai chiarito del tutto, la guardia del corpo Barry Mannakee, David Waterhouse, un giovane maggiore dell’Esercito, James Gilbey, un venditore di automobili Lotus, Oliver Hoare, un etoniano diventato mercante d’arte orientale, Will Carling, muscoloso e popolarissimo capitano della nazionale inglese di rugby [Sabadin].

Action man Carlo, da sempre attirato dalle imprese estreme al punto da essere stato soprannominato in gioventù un “action man” [Sabadin].

Valanga Quella volta che Carlo rischiò assieme a un gruppo di amici di venir travolto da una valanga per un fuori pista e il Sun titolò «È ufficiale: Carlo ha causato la valanga killer». Sepolto dalla valanga era morto il suo amico Hugh Lindsay [Sabadin].

Braccio Durante una partita di polo Carlo su ruppe un braccio. Camilla lo andò a trovare in ospedale per una cena a lume di candela [Sabadin].

Dentifricio L’immagine di Carlo non aveva mai raggiunto livelli così bassi, e sarebbe peggiorata ancora. Si scrisse addirittura che il Principe obbligava un valletto a stendergli il dentifricio sullo spazzolino, omettendo di aggiungere che era una necessità dovuta all’impossibilità di usare il braccio fratturato [Sabadin].

Sostenibilità «Quando ho iniziato a occuparmi di sostenibilità dicevano che ero matto» (Carlo) [Roddolo]

Clima Nel 1991, un anno prima del vertice di Rio sul clima, il principe Carlo inviterà il vicepresidente Usa Al Gore per parlare di climate change a bordo del Royal Yacht Britannia [Roddolo].

Contatori Ha fatto installare nella residenza di Clarence House dei contatori che avvertono quando si consuma troppa energia [Frammenti]

Dalai Lama Carlo ha conosciuto il Dalai Lama nel 1991 e l’ha perfino ospitato a Highgrove nel 1999, come nelle sue residenze londinesi: nel 2004 diede anche un banchetto a St James’s Palace in suo onore [Roddolo].

Piedi Nel 1992 la foto solitaria di Diana sullo sfondo del Taj Mahal in India fa il giro del mondo svelando un legame in frantumi. «Quando la vidi al Taj Mahal con gli occhi che fissavano tristi i piedi, pensai: vorrei che guardasse qualcosa di bello» mi ha detto il designer di scarpe Christian Louboutin. «Così nacquero le mie scarpe Love» [Roddolo]

Tampax 17 gennaio 1993 pubblicata l’intercettazione registrata il 18 dicembre 1989 in cui Carlo diceva a Camilla di voler essere il suo tampax. Il testo integrale della telefonata è molto meno scandaloso di quanto la sua pubblicazione parziale avesse fatto intendere. La parte finale della conversazione è molto tenera, con quello scambio di inviti a staccare per primo il telefono, tipico degli amori adolescenziali [Sabadin].

Strizzolina «Col principe Filippo che continuava a non capire quel figlio (“ma come fai a preferire Camilla?”), col dovere codificato di far l’amore almeno una volta ogni 20 giorni, con l’invidia per la popolarità di Lady D. E tutte quelle telefonate pubblicate dai tabloid, “vorrei essere il tuo tampax”, “strizzolina ti amo”. E l’Annus Horribilis, la guerra delle interviste, William che nei corridoi del palazzo inseguiva papà, “ti odio, perché fai sempre piangere la mamma?”, Harry che somigliava troppo all’amante stalliere e quasi non fu preso in braccio (“ha pure i capelli rossi!”, urlò il Principe, scappando dall’ospedale). E la principessa triste […] (“Carlo ha reso la mia vita una vera tortura”) (Battistini)

Fango Nei giardini della casa di Highrove i due adulteri s’inseguono in pigiama lanciandosi contro manciate di fango. Diana, dopo averli sorpresi così, tenta il suicidio [Frammenti]

Puttana Dialogo tra Diana e Camilla a una festa. Diana: «Amo mio marito, ho bisogno di lui e voglio diventare regina un giorno, non me lo ruberai, sporca puttana. Sono giovane, bella, ho una bella pelle. Tu sei brutta e vecchia. Te l’ho già detto che sei brutta?». Camilla: «Ascoltami, spilungona. Perché non ti vuole? Vediamo. Sei fredda. Sei troppo alta, sei troppo magra. Hai un naso troppo lungo. Dice che fai schifo a letto. Posso anche essere brutta, ma a letto sono brava, ragazza mia. E so cosa vuole Charlie. Mi piacciono le sue orecchie, tu invece le prendi in giro» [Frammenti]

Inadatto Il “Sun” organizzò un sondaggio telefonico tra i lettori, i due terzi dei quali ritenevano che il comportamento di Carlo lo rendesse inadatto a diventare re [Sabadin].

Infedeltà Il 29 giugno del 1994, in cui Carlo confessava a 25 milioni di sudditi la sua infedeltà [Sabadin].

Affollato Il 20 novembre 1995, Diana aveva concesso una lunga intervista al giornalista Martin Bashir, per la trasmissione “Panorama” della Bbc in cui anche lei confessò di aver tradito Carlo, che nel suo matrimonio «c’erano tre persone, così era un po’ affollato», e persino che non riteneva Carlo adatto a diventare re: «Poiché conosco il personaggio, credo che il lavoro al top, come lo chiamo io, lo costringerebbe a enormi limitazioni e non so se riuscirebbe ad adattarsi» [Sabadin].

Divorzio Il 20 dicembre, Elisabetta scrisse due lettere, una per Carlo, l’altra per Diana, nelle quale ordinava alla coppia di divorziare [Sabadin].

Mutande Geoffrey Bignell, che si è occupato di gestire il patrimonio personale di Carlo dal 1986 al 1996, ha rivelato, dopo essere andato in pensione, che le clausole di divorzio avevano «ridotto il Principe in mutande». Per versare a Diana i 17,5 milioni di sterline il Principe fu anche costretto a chiedere un’ingente somma in prestito dalla madre, perché voleva liquidare la sua ex moglie subito e in contanti. Dopo l’operazione finanziaria, Geoffrey Bignell fu congedato, perché nel patrimonio di Carlo non c’era più niente da amministrare [Sabadin].

Bagno Le pareti di Balmoral sono sottili come un foglio di carta, tutti sentono tutto e quando si va in bagno è meglio assicurarsi che lo scarico della vasca sia coperto dal tappo, perché le tubazioni trasmettono ogni sussurro in altri bagni del castello [Sabadin].

Diana Il 31 agosto 1997 Carlo è con tutta la famiglia a Balmoral. Appresa la notizia dell’incidente di Diana, chiamò Mark Bolland, il suo vicesegretario: «Che cosa è successo Mark? Robin mi ha detto che c’è stato un incidente. Chi guidava? Dove è successo? Com’è successo? Perché? E Diana come sta?». Carlo richiamò Bolland, dicendogli che aveva deciso di andare subito a Parigi al capezzale di Diana e gli ordinò di organizzare il volo. Alle 3.45 Carlo fu informato della morte della principessa. Chiamò Camilla, che cercò di rincuorarlo [Sabadin].

Cura «Ho sempre pensato che sarebbe finita così che mi sarei dovuto prendere cura di Diana, rimasta vittima di gravi ferite o di una malattia. Ero sicuro che sarebbe tornata da me, e che per il resto della mia vita avrei dovuto occuparmi di lei» (il Principe a un amico al telefono)

Salma Carlo voleva andare a prendere la salma di Diana con l’aereo reale. Elisabetta era contraria perché ormai non ne faceva più parte. A convincerla fu il suo segretario Janvrin: «Che cosa preferirebbe Ma’am, che Lady Diana ritornasse con un furgone di Harrods?» [Sabadin].

Aereo Carlo arrivò a Parigi con Sarah e Jane, sorelle di Diana. Quando uscì dall’ospedale con gli occhi rossi. Sul volo di ritorno pretese che venisse portata al St James’s Palace, nella Chapel Royal. Poi si batté per farle ottenere un funerale reale. Giovedì 4 settembre, quattro giorni dopo la scomparsa della Principessa, Elisabetta, Filippo e Carlo portarono William e Harry fuori dalla proprietà di Balmoral [Sabadin].

Fede Dopo il divorzio da Diana non ha più portato la fede, ma l’ha rimessa dopo la morte dell’ex moglie, in suo ricordo [Sabadin].

Biglietti Nel silenzio più assoluto, William e Harry, che teneva la mano del padre, si chinarono a guardare i fiori e a leggere i biglietti che li accompagnavano. «Leggi questo, Pa», dicevano, «Hai visto questo?». Elisabetta si riconciliò con i propri sudditi tornando a Londra il giorno dopo, camminando con Filippo tra la montagna di fiori che si era accumulata di fronte a Buckingham Palace e pronunciando poi il famoso discorso televisivo. Ai funerali dovette litigare con Charles Spencer, fratello di Diana per poter camminare dietro al feretro assieme ai suoi figli. A risolvere la questione fu Filippo che annunciò anche la sua presenza per cui era impossibile che Carlo non ci fosse. L’immagine dei tre uomini e dei due ragazzi vestiti di nero che seguivano il feretro in quel lungo percorso che va da Kensington Palace all’Abbazia di Westminster è rimasta indelebile, così come la corona con scritto “Mummy” che si trovava sopra la bara [Sabadin].

Rottweiler Per i sudditi, tra i colpevoli della morte di Diana, Camilla il “rottweiler”. Se non fosse stato per lei, Carlo e Diana non si sarebbero separati, la Principessa non avrebbe cercato consolazione con Dodi Al‑Fayed e non sarebbe mai transitata ad alta velocità su una Mercedes in quel tunnel di Parigi [Sabadin].

Riabilitazione Carlo cerca di riabilitare il nome di Camilla, «componente non negoziabile della mia vita». Dieci mesi dopo la morte di Diana si decise che William avrebbe incontrato per la prima volta Camilla al compimento del suo sedicesimo anno, nella residenza di St James’s Palace. Piano piano Camilla riuscì a farsi accettare dai sudditi e dalla regina. I due andarono a vivere insieme [Sabadin].

Bolland La riabilitazione di Camilla coincise con l’arruolamento a Buckingham Palace di Mark Bolland e continua con il nuovo uomo al comando della comunicazione di Clarence House: Tobyn Andreae, già vice direttore del «Daily Mail», che sarebbe entrato in servizio a palazzo. E chissà che dietro a quest’ultima scelta del principe Carlo ci sia ancora lei, Camilla? In fondo Bolland era una sua conoscenza, mediata dall’avvocato del divorzio dal marito Mark Shand [Roddolo]

Mandela Nel 1998, Carlo partì per un viaggio in Sudafrica e portò con sé il figlio Harry, che aveva tredici anni, per fargli incontrare Nelson Mandela [Sabadin].

Bin Laden Il Principe Carlo ha ricevuto un milione di sterline per una delle sue organizzazioni di beneficenza da due dei fratellastri di Osama bin Laden [Orsini, Giornale]

Magica Nel 2002 quando muore la regina madre: «Era stata semplicemente la più straordinaria, magica nonna che si potesse avere» (Carlo) [Roddolo].

Segretaria Una volta Camilla ammise di non aver più letto libri una volta finite le medie, i genitori la mandarono prima in Svizzera poi in Francia a prendersi un diploma da segretaria [Frammenti].

Scendere Camilla ha raccontato che quando il principe le ha chiesto la mano, per farlo s’è inginocchiato. «Ho faticato a ridiscendere a terra», ha detto lei raggiante [aspesi, Rep].

Matrimonio Carlo sposò Camilla a Windsor il 9 aprile del 2005, due mesi dopo l’annuncio ufficiale del loro fidanzamento accompagnato dall’immancabile foto dell’anello, un diamante montato su una fascia in stile art déco che era appartenuto alla Regina Madre e dal valore di 200.000 sterline. La Chiesa Anglicana, che aveva vietato nel 1936 a Edoardo VIII di sposare una donna divorziata, aveva preso atto per l’occasione che i tempi erano cambiati e dichiarato che il principe del Galles avrebbe un giorno potuto diventare ugualmente Difensore della Fede. Prevista per l’8 aprile, la cerimonia fu rinviata di un giorno per permettere a Carlo di partecipare ai funerali di Giovanni Paolo II [Sabadin].

Primogeniti Testimoni di nozze i figli primogeniti dei due sposi, il principe William e Tom Parker Bowles, presente anche Harry, il figlio cadetto [Roddolo].

Benedizione Elisabetta non partecipò alla cerimonia in municipio, perché il suo ruolo costituzionale di Supremo Governatore della Chiesa d’Inghilterra glielo impediva, ma seguì con Filippo la successiva benedizione nella St George Chapel [Sabadin].

Fedi Le fedi degli sposi erano state fuse da oro a 22 carati proveniente dalla miniera gallese Clogau St David di Bontddu, com’è tradizione nella famiglia dal 1923 [Sabadin].

Chevalier Al dito mignolo della mano sinistra porta uno chevalier con impresso il suo stemma e le parole in tedesco “Ich Dien”, “Io servo”: era il motto del “re cieco” Giovanni i di Boemia, adottato nel 1300 dal principe del Galles. Sotto questo “pinkie ring” è infilata al mignolo la sottile fascia della fede nuziale, com’è abitudine nell’aristocrazia britannica

Traguardo «Ce l’hanno fatta, ne sono orgogliosa e auguro loro ogni bene. Mio figlio è ora al traguardo con la donna che ama. Benvenuti nel recinto del vincitore» (Elisabetta)

Cornovaglia Camilla fu nominata duchessa di Cornovaglia [Sabadin].

Coppia Carlo e Camilla formarono una bella coppia, solidale e matura. Davano l’impressione di essere una squadra, e di amare le stesse cose: lo stare insieme, la campagna, gli animali, la pittura, la musica classica, i libri [Sabadin].

British La gente ha imparato a rispettarla. Quando nel luglio del 2005 una serie di attentati nella metropolitana e su un autobus sconvolse Londra e causò decine di vittime, lei andò con Carlo a visitare i feriti e si stupì nel vedere quelle persone con i vestiti macchiati di sangue che restavano tranquille in coda, ad aspettare il loro turno nel pronto soccorso. Disse una cosa che piacque alla gente: «Tutto questo è molto british. E oggi io sono fiera di essere british» [Sabadin].

Regina La donna che si è innamorata di suo marito nel 1970 e lo ha sposato trentacinque anni dopo ora è diventata regina

Impaziente Re Carlo si alza presto la mattina e va a dormire molto tardi la sera. È molto pignolo e impaziente. Si prepara, studia che cosa deve dire, arriva puntuale e impeccabile. Chi lavora nel suo staff deve essere all’altezza, non sono ammessi errori [Sabadin].

Paziente Nella stanza del guardaroba dove ogni mattina si veste ha incorniciato il motto: “Sii paziente e sopporta” [Sabadin].

Abito Carlo non sceglie mai che cosa deve indossare: per ogni occasione, è il valletto a fargli trovare l’abito adatto e la cravatta che gli si intona perfettamente [Sabadin].

Uniformi Carlo ha una cinquantina di uniformi, da portare nelle diverse occasioni cerimoniali o quando visita uno dei tanti reggimenti di cui è ufficiale [Sabadin].

Manichino Prima di fargliela indossare, l’uniforme viene sistemata su un manichino appartenuto a Giorgio V e che, a parte le gambe leggermente più corte, ha la stessa taglia del Re [Sabadin].

Scarpe Le scarpe sono perfettamente lucidate da un soldato delle Welsh Guards, che pare ne stiri anche i lacci [Sabadin].

Simboli «Se la gente inizia a non dar più peso ai dettagli delle uniformi e ai simboli che interpretano, allora finiranno prima o poi per chiedersi anche perché ci debba essere un re con un’autorità superiore» (Jeremy Paxman, Bbc) [Roddolo]

Silhouette Carlo non è mai ingrassato di un grammo da quando aveva vent’anni ed è molto fiero di poter ancora indossare le uniformi della Marina che portava negli anni settanta. Lo stesso vale per molti abiti cerimoniali, quelli che si indossano nei matrimoni o nelle cene di Stato [Sabadin].

Moda Carlo è stato dichiarato più volte dalle riviste specializzate l’uomo più elegante del mondo, e i suoi abiti non passano mai di moda, perché non sono mai stati di moda [Sabadin].

Sarto/1 Il suo sarto, nei primi anni, è stato Mr Watson di Hawes & Curtis di Dover Street. Watson, che assumeva sempre un atteggiamento molto aristocratico, mandava campioni di stoffa in visione e attendeva la chiamata dal St James’s Palace per recarsi dal Principe. Quando il valletto ne annunciava l’arrivo, Carlo faceva sempre la stessa domanda: «Con che cosa è venuto?». «Con la Rolls, Signore». «Non c’è da stupirsi – concludeva – che i miei abiti costino così tanto» [Sabadin].

Sarto/2 L’erede al trono è poi passato a Johns & Pegg di Clifford Street, prima di trovare il suo sarto ideale nella oggi mitica bottega di Anderson & Sheppard, aperta al numero 30 di Savile Row e trasferita nel 2004, alla scadenza di un centenario contratto di utilizzo della proprietà, nella parallela Old Burlington Street. Gli abiti di Anderson & Sheppard devono ancora il loro inconfondibile carattere a un sarto olandese, Frederick Scholte, che inventò all’inizio del xx secolo uno stile delle giacche più morbido, con le maniche più grandi e le spalle più larghe, il famoso “London cut” [Sabadin].

Scarpe Da mezzo secolo Carlo fa realizzare le proprie scarpe a mano da Lobb di St James’s, un negozio che si trova all’angolo con Pall Mall proprio a pochi passi dal Palazzo di St James, e che non va confuso con John Lobb di Hermès che ha negozi ovunque, anche se entrambi i marchi discendono dallo stesso fondatore. Chi ha dubbi può fare facilmente una verifica alla cassa: se spende 400‑500 euro per un paio di scarpe si trova da Lobb di Hermès, se ne spende migliaia è sicuramente da Lobb di St James’s [Sabadin].

Manutenzione Carlo ha continuato a indossare fino a poco tempo fa un paio di Oxford plain che si era fatto fare nel 1971, e nel suo guardaroba non ci sono molte scarpe nuove perché, grazie anche a una manutenzione puntuale e professionale, quelle vecchie sono ancora tutte impeccabili [Sabadin].

Nave Un paio delle sue scarpe è stato realizzato con il cuoio recuperato da una nave affondata nel XVIII secolo e destinato allo zar di Russia, e Carlo lo porta da quarant’anni [Sabadin].

Giacche «Carlo indossa molto bene la dinner jacket a doppiopetto. Apparentemente tradizionale in fatto di stile, in realtà è un amante delle sperimentazioni: certi tweed che osa il nuovo re sono davvero audaci. Come Edoardo VII, che pure lui attese a lungo il trono, anche Carlo è un vero dandy» ( Cundey alla guida della sartoria che dal tempo della regina Vittoria detiene un Royal Warrant, è in altre parole fornitrice della casa reale) [Roddolo]

Camicie Per le camicie, Carlo si serve da Turnbull & Asser, che dal 1903 si trova al 71‑72 di Jermyn Street. A ogni nuovo cliente il negozio richiede, una volta che la sua prima camicia su misura è stata cucita, di indossarla e lavarla tre volte, in modo che il tessuto si assesti e si possano prendere le misure definitive di quelle successive, per una vestibilità perfetta [Sabadin].

Cravatte Le uniche cravatte dai colori accesi che indossa sono le regimental che è obbligato a portare quando va in visita ai reggimenti: soldati e ufficiali non accetterebbero che quel giorno persino il Re non indossasse la loro cravatta [Sabadin].

Cappelli Per i cappelli, compresi quelli da cerimonia, Carlo utilizza i servizi di James Lock & Co., al numero 6 di St James’s Street, dove il negozio si trova da secoli: è stato aperto nel 1676, quando regnava un altro re con il suo nome, Carlo ii. Lock ha inventato nel 1849 il più famoso cappello inglese, la bombetta

Giacconi Per la caccia e la pesca, e per affrontare i rigori della Scozia, Carlo si serve da Farlows, al numero 9 di Pall Mall, dove si trovano giacconi, scarponi e stivali che hanno raggiunto un grado massimo di efficienza in secoli di lotta dei britannici contro il maltempo [Sabadin].

Orologi Carlo ha cinque orologi da polso non particolarmente importanti [Sabadin].

Gemelli/2 Usa per le camicie i gemelli di Giorgio V e di Giorgio VI,

Negozio Sembra quasi paradossale che l’uomo che non entra mai in un negozio abbia tutti i negozi di cui si serve sotto casa, a pochi passi, ma sono i privilegi del Re

Cappotti Carlo possiede una collezione di cappotti pakistani che usa solo per andare nell’orto [Frammenti]

Cappotto Carlo usa spesso un cappotto di tweed cucito nel 1987 e non prova alcun imbarazzo nell’andare in giro con vestiti rattoppati. A Cardiff nel luglio del 2013 era arrivato in compagnia di Camilla sul set di Doctor Who, la serie televisiva di cui è un grande estimatore dall’età di quindici anni, con una vistosa e grande toppa sulla tasca sinistra della giacca [Sabadin].

Doctor Who Ha rifiutato di comparire in una delle puntate di Doctor Who [Sabadin].

Irritazione Il 10 settembre 2022, di fronte all’Accession Council che stava per proclamarlo re nel palazzo di St James, ha mostrato in diretta tv la sua irritazione per la presenza, sulla piccola scrivania sopra la quale c’erano i due documenti storici che doveva firmare, di un grande e inutile calamaio che ostacolava i movimenti della mano [Sabadin].

Persone In un lampo il Re può scatenare la sua ira, dice chi ha avuto l’occasione di lavorare con lui, ma si calma altrettanto rapidamente e non se la prende mai direttamente con le persone [Sabadin].

Stilografica In Irlanda del Nord, si è alzato di scatto dopo avere apposto un’altra firma sul libro dei visitatori del castello di Hillsborough, vicino a Belfast. La penna stilografica che gli avevano dato aveva cominciato a perdere inchiostro, macchiandogli le mani. «Oh God, I hate this…» («Oh Dio, odio questa… [penna]») aveva detto passando alla regina consorte Camilla il malfunzionante oggetto [Sabadin].

Alto È alto un metro e settantotto. È mancino.

Pianeta/1 «Nel 2020 a Davos ha incontrato l’attivista Greta Thunberg: lui più che settantenne, lei appena sedicenne. Quando iniziò la sua battaglia per salvare il pianeta, lei non era neppure nata» [Roddolo].

Il principe Carlo è volato col suo jet privato in Svizzera, al Forum di Davos [Libero].

Pianeta/2 Proprio all’appuntamento delle Nazioni Unite sul futuro del pianeta, nel 2021 in Scozia, Carlo aveva detto: «I can only urge you, as the world’s decision-makers, to find practical ways of overcoming differences so we can all get down to work, together, to rescue this precious planet and save the threatened future of our young people». Un appello accorato ai decision-maker del mondo, per trovare soluzioni concrete capaci di superare le diverse vedute sul tema, per riuscire così a lavorare assieme e salvare il pianeta e con esso il futuro delle nuove generazioni  [Roddolo].

Battaglie/1 Carlo è famoso per le sue prese di posizione: favorevole alla caccia alla volpe («se me l’impediranno, espatrierò nel mio chalet svizzero di Kloster e scierò a vita»), all’ecologia, all’agricoltura bio, al risparmio energetico, all’ambientalismo, all’omeopatia; contrario ai grattacieli («hanno rovinato il panorama di Londra»), agli ogm, alle case farmaceutiche.

Aston Matin Ha una Aston Martin che viaggia a etanolo [Frammenti]. Ma non solo: « La mia vecchia Aston Martin, che ho da 51 anni, funziona con - puoi crederci - con vino bianco inglese in eccesso e siero di latte dalla lavorazione del formaggio» [Mess]

Macchina «È la più grande macchina benefica del Regno Unito, ogni anno va a meditare in un convento greco-ortodosso, sa d’arte e d’antropologia, di letteratura e di psicoanalisi junghiana, presiede un centro di studi islamici ed è ambasciatore per il dialogo interreligioso, è patrono di 400 organizzazioni umanitarie» (Battistini).

Battaglie/2 Ambiti di cui Carlo si è occupato: l’assistenza sociale ai ragazzi, l’agricoltura e l’allevamento biologici ed ecosostenibili, il giardinaggio, l’architettura [Sabadin].

Diritti Nel 1977, anno del primo Giubileo di Elisabetta, il Silver Jubilee, trovandosi ad attraversare con la vettura reale un assembramento di poliziotti e manifestanti con appuntato il distintivo «All’inferno il Giubileo», nei pressi di Lewisham, periferia di Londra, Carlo scende dall’auto. E si mischia alla folla, cercando di capire. Scopre che la popolazione locale di colore contesta una serie di arresti apparentemente ingiustificati. Il principe tenta allora di mediare, invitando persino agenti e contestatori a Buckingham Palace per trovare una pacificazione. Mossa che a corte non viene presa bene [Roddolo]

Trust Nel 1972 Carlo decise di donare in modo anonimo il suo intero stipendio da ufficiale della Marina, all’epoca circa 3000 sterline l’anno, per aiutare ragazzi che avevano difficoltà a continuare gli studi o a trovare un lavoro. Nel 1976 creò Prince’s Trust un organismo strutturato, finanziato da donazioni, che avesse come scopo proprio quello di fare qualcosa per aiutare ogni persona tra i tredici e i trent’anni a migliorare l’apprendimento, ad aprire una piccola azienda o a reinserirsi nella società con nuove opportunità dopo un errore. Da quel giorno, il Prince’s Trust ha aiutato quasi 850.000 ragazzi che hanno potuto accedere a finanziamenti, assistenza e consigli di esperti. Su ogni sterlina raccolta 89 centesimi andavano all’assistenza dei giovani e solo 11 centesimi alla gestione della struttura [Sabadin].

 

Falce Carlo falcia a mano i prati perché si protegge meglio la fauna selvatica e distribuisce nel campo i semi dei fiori. Raccolta l’erba, manda poi sul prato le pecore a finire il lavoro e ad affondare con le zampe i semi sul terreno [Sabadin].

Prati «C’è qualcosa nell’anima che ci fa amare i prati fioriti. Perché sempre più gente non dovrebbe goderne?» (Carlo)

Giardinaggio Molte delle cose che oggi sa sul giardinaggio, sui campi di fiori, sulle coltivazioni e sull’allevamento biologici, re Carlo le ha imparate in Romania. Visitando la Transilvania, Carlo ha scoperto che le tecniche di allevamento e agricoltura praticate in quelle valli sono rimaste le stesse di cento anni fa, nel totale e pieno rispetto della natura [Sabadin].

Romania Carlo ha comprato due case in Romania, la prima nel centro abitato di Viscri e poi in quello di Zalanpatak, luoghi sconosciuti ai più e diventati da un giorno all’altro una meta turistica. Carlo affitta le sue case romene quando non le usa e ancora oggi, prenotando come in un albergo, è possibile provare l’emozione di dormire nello stesso letto del Re [Sabadin].

A gricoltura Carlo ha cominciato a interessarsi all’agricoltura biologica alla fine degli anni settanta, quando ancora nessuno ne parlava [Sabadin].

Fattoria Home Farm di Tetbury, creata 40 anni fa, è un modello di allevamento e di coltivazione biologica e, a parte qualche anno particolarmente sfortunato, chiude i suoi conti in attivo. A partire dagli anni ottanta, Carlo aveva progressivamente acquistato i terreni confinanti, fino a ingrandire da 16 a 364 ettari la fattoria [Sabadin].

Biodinamica A Highgrove si seguono anche i metodi dell’agricoltura biodinamica secondo i princìpi che il filosofo ed esoterista austriaco Rudolf Steiner ha sviluppato all’inizio del Novecento [Sabadin].

Lana La Campaign for Wool di Carlo in realtà non è solo una battaglia per fibre più sicure. Ma di sostenibilità sociale: «Era il 2009, lo invitammo a discutere i guai dell’industria laniera» disse Douglas Cordeaux di Fox Brothers [Roddolo].

Lana/2 Infaticabile, stakanovista, dedito alle sue battaglie senza risparmiare energie, per far conoscere la sua scommessa sostenibile Carlo ha chiesto al ginnasta Max Whitlock di esercitarsi sul tavolo in mogano della sua residenza scozzese, Dumfries House, fasciato in un abito in lana disegnato da Sir Paul Smith. Un modo per dimostrare che la lana, una fibra naturale, è anche più salutare quando si fa sport [Roddolo].

Pecore Di Sandringham – come di Highgrove – Carlo vuol farne una fattoria organica modello, moltiplicando per 5 le 3 mila pecore ereditate dalla gestione del padre Filippo. Un modo anche per rilanciare la sua Campaign for Wool.

Omeopatia L’omeopatia era una grande passione della regina madre Elizabeth, che è vissuta più di un secolo e l’ha trasmessa alla figlia Elisabetta e al nipote. La Regina si era sempre curata con l’omeopatia e aveva usato gli stessi trattamenti anche per i suoi cani corgi, in base al principio “se funziona per me, funzionerà anche per loro”. Carlo ha fatto lo stesso con le sue mucche, le sue piante e i suoi maiali, ma la sua visione è molto più ampia e quasi mistica. «In agricoltura e nel giardinaggio – ha detto – io credo che se si considera la terra come un organismo vivente, connesso ai misteriosi ed eterni cicli della vita, lei ti ripaga in natura» [Sabadin].

Polli Nel 1986 il principe ammise di conversare con le sue piante. Da altre fonti sappiamo che confida i problemi che lo affliggono soprattutto ai suoi polli. Invece agli staff di Buckingham Palace e di Clarence House si rivolge con dei foglietti scritti a mano [Frammenti].

Culatello Carlo che a Highgrove alleva maialini per il prosciutto di cui è ghiotto, e il suo amato culatello [Roddolo].

Assistenza I prodotti della Home Farm sono messi in vendita sotto il brand Duchy Originals [dal 1990, ndc], e inviati ai negozi autorizzati alla vendita in scatole di carta che non inquinano l’ambiente. Dedotte le spese, il ricavato va in opere di assistenza sociale [Sabadin].

Pensione Nel 2013 Carlo è andato in pensione ancor prima di diventare re (con 110,15 sterline, la minima che gli spetta dopo aver servito la Royal Navy per cinque anni e aver poi versato i contributi volontari. La decolve agli anziani [frammenti]

Meghan Il 19 maggio 2018 Harry e Meghan si sposarono nella St George’s Chapel di Windsor. Ad accompagnare la sposa all’altare il principe Carlo [Sabadin].

Yoga Su molti livelli, Charles e Meghan hanno molto in comune, dice un esperto reale. Gli piacciono l’alimentazione sana e lo yoga - entrambi mangiano solo prodotti biologici - condivide il lato olistico di lei». La chiamava affettuosamente "tungsteno", il metallo naturale più resistente e inflessibile. Questo sano rispetto per la sua forza di personalità» è «probabilmente scemato» dopo l’intervista della coppia alla TV americana post-Megxit con Oprah Winfrey, quando Meghan sembrava accusare la famiglia reale di razzismo - che Harry ha successivamente chiarito come “pregiudizio inconscio”. Nemmeno la serie Netflix dei Sussex  Harry & Meghan,  o la pubblicazione del libro di memorie rivelatore di Harry, Spare, ha aiutato le relazioni che erano già tese [Mess]

Avaro Carlo III non è avaro, ma come a sua madre non piace spendere. Quando parla di soldi, di solito lo fa in milioni, ma quando si tratta di controllare i conti di casa è pignolo al centesimo [Sabadin].

Mance Negli alberghi dava sempre disposizioni per lasciare una mancia, una cifra che poteva arrivare anche a 100 sterline per un soggiorno di almeno tre giorni. Pagava i domestici un po’ più di quanto la Regina pagasse i suoi, ma sempre poco. Come ha ammesso Stephen Barry, il salario basso è comunque compensato da ottimo cibo, viaggi in prima classe e da un buon indirizzo a Londra, una città nella quale il codice postale indica ancora a quale censo appartiene una persona [Sabadin].

Ritz Ogni Natale invita tutti i suoi servitori, più di 80 persone, all’hotel Ritz, dove possono ordinare tutto quello che vogliono [Frammenti].

Nudo Come faceva suo padre Filippo, non usa il pigiama e dorme nudo [Sabadin].

Sveglia Da principe ogni giorno veniva svegliato dal suo valletto alle 7.50 con la stessa procedura. Amava svegliarsi ascoltando la radio e quindi il valletto entrava silenziosamente nella stanza, accendeva la radio, andava ad aprire le tende alle finestre, tornava al letto per vedere se c’erano segni di vita, usciva e ritornava dopo quindici minuti con il cameriere che portava la colazione. È probabile che, diventato re, abbia conservato la stessa routine [Sabadin].

Colazione Tutti i Windsor cominciano la loro giornata con un uovo, al quale Carlo aggiunge un succo d’arancia, frutta fresca, un muesli speciale preparato solo per lui, pane tostato, latte delle mucche del Castello di Windsor e sei differenti tipi di miele delle api del Castello di Balmoral [Sabadin].

Uova Vuole uova sode cotte per quattro minuti, non un secondo in più o in meno [Sabadin].

Funghi/1 Per cena preferisce uova con funghi porcini o patate con gli spinaci, oppure un risotto con i funghi di Balmoral. Non mangia dolce, si fa invece portare frutta fresca [Sabadin].

Funghi/2 Ha imparato da un italiano, Antonio Carluccio, fondatore della catena di ristoranti Carluccio’s, a riconoscere i funghi velenosi da quelli commestibili [Sabadin].

Funghi/3 A chi gli chiede quale sia il suo piatto preferito, Carlo risponde: «La pasta coi funghi, ma raccolti da me» [Frammenti].

Salta Secondo Enrica Roddolo spesso Carlo salta il pranzo perché troppo impegnato a lavorare.

Banchetto In media per un banchetto ufficiale servono 2mila posate.

Banchetto/2 Il re, seduto sempre sul lato del tavolo allestito davanti al trono, come è norma di buona educazione si dedica in modo equo a entrambi i suoi vicini: prima fa conversazione con il commensale alla sua destra (durante la prima portata) e poi con quello alla sua sinistra (mentre arriva in tavola la seconda portata) [Roddolo].

Tartufo Soft power, fascino regale di cui Carlo ha dato una prima dimostrazione ufficiale aprendo le porte di Buckingham Palace a fine novembre 2022 per il primo ricevimento di Stato in onore del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa. L’occasione per curiosare anche nei gusti personali del nuovo sovrano, che ha voluto in tavola olio extra vergine d’oliva e l’amato tartufo, e solo decori floreali a chilometro zero. E la conferma che nessuno come i Windsor è capace di fare di una visita ufficiale un moltiplicatore mediatico della seduzione della corona. E in ultima analisi del fascino della cultura anglosassone [Roddolo].

Tartufo/2 Dal padre Filippo, Carlo ha ereditato anche la gestione di Sandringham, prima in capo al duca di Edimburgo che qui è riuscito a «coltivare» il tartufo nero [Roddolo].

 

Tartufo/3 Re Carlo ha una vera predilezione per il più pregiato «tesoro» della terra, il tartufo bianco. Specie quello pregiatissimo di Alba, tra le colline di Langa, da dove è partito nel 2021 un prezioso Tuber magnatum pico – consegnato nelle mani del re a Londra con un protocollo e un timing pari a un evento ufficiale tanta era la cura perché sulla tavola reale potesse arrivare in perfette condizioni [Roddolo].

Prodotti Dovunque sia, fa trasportare al seguito in speciali contenitori i prodotti biologici coltivati a Highgrove, che sono cucinati unicamente dal suo staff [Sabadin].

Salmoni A Balmoral fa preparare i salmoni che pesca o la cacciagione frutto di una battuta, che sono comunque venduti se non utilizzati [Sabadin].

Cuoca Per anni, la cuoca preferita del nuovo re è stata Carolyn Robb, assunta quando aveva ventun anni a Kensington Palace e rimasta con Carlo dopo il divorzio da Diana, della quale comunque ha sempre conservato un ricordo affettuoso [Sabadin].

Fragole Ha raccontato che se si voleva sentire urlare Carlo bastava servirgli delle fragole in dicembre [Sabadin].

Panino Il “perfect picnic sandwich”: due fette rotonde di pane mor bido di grano biologico del diametro di otto centimetri, e poi, dall’alto in basso, maionese, pesto fatto in casa, foglie d’insalata, uovo al tegamino cotto su entrambi i lati, formaggio groviera e burro spalmato sulla fetta di pane inferiore [Sabadin].

Miele Carlo ha per il miele di Balmoral una vera ossessione e vuole averne sempre con sé sei o sette qualità differenti [Sabadin].

Doccia Dopo una doccia usa una mezza dozzina di asciugamani

Buio Vuole dormire nel buio totale e poter aprire le finestre [Sabadin].

Letti Il principe Carlo e sua moglie Camilla, ad esempio, hanno risolto il problema portandosi dietro con i bagagli tutto quello che serve, anche i letti nei quali abitualmente dormono. Lo rivela nell’ultimo libro Tom Bower, un giornalista noto per biografie non autorizzate che scrive sempre intingendo la penna nel veleno […]. Per sentirsi proprio a casa, le altezze reali portavano con loro anche i quadri da appendere alle pareti, di solito paesaggi delle Highlands. [Sabadin, Sta].

Fumo Non tollera è la gente che fuma [Sabadin].

Bagaglio Il bagaglio di Carlo era sempre composto da sette o otto grandi valigie, più cinque o sei borse a tracolla. Ora saranno inevitabilmente molte di più [Sabadin].

Piega I vestiti sono piegati nell’impeccabile e funzionale maniera di Buckingham Palace e quando sono previsti frequenti spostamenti da un luogo all’altro, le valigie non vengono disfatte all’arrivo e rifatte alla partenza, ma sono lasciate aperte in una stanza. Grazie all’insuperabile tecnica di piegatura degli abiti insegnata ai valletti reali e alla grande qualità dei tessuti, niente si piega o stropiccia

Lavanderia In viaggio, i domestici non mandano mai nulla in lavanderia

Gabinetto In viaggio, porta sempre con sé la sua personale tavola del gabinetto foderata di capretto bianco e una speciale carta igienica di velluto [Frammenti].

Spille Carlo vuole anche che nel bagaglio ci sia sempre una scatola di spille di sicurezza

Seno Nel 1975 era in Papua Nuova Guinea per la cerimonia che sanciva l’indipendenza dello Stato nell’ambito del Commonwealth e aveva portato con sé decine di onorificenze che avrebbe dovuto appuntare sul petto dei dignitari locali. Tra questi c’erano però molte donne che all’epoca si vestivano solo con una gonna e restavano a seno nudo. Le spille da balia, assicurate a nastri di stoffa abbastanza lunghi da formare una collana, risolsero l’imbarazzante problema di dove appuntare le loro onorificenze [Sabadin].

Dipinti Il manichino di Giorgio V serve anche ai pittori che eseguono i ritratti ufficiali per dipingere i particolari di una divisa militare senza obbligare Carlo a stare fermo per ore [Sabadin].

Alcol Carlo beve pochissimo alcol. Il suo scotch favorito è il Laphroaig, un single malt prodotto da una distilleria dell’isola di Islay [Sabadin]. Ai suoi ospiti vengono sempre serviti Chateau Lafitte e champagne (che lui non beve) [Frammenti]

Vecchio Il 20 aprile del 2011 l’allora principe Carlo era diventato, a sessantadue anni, l’erede che aveva atteso più a lungo l’ascesa al trono nella storia della monarchia britannica. Quel giorno, aveva superato il record di cinquantanove anni, due mesi e tredici giorni stabilito da Edoardo vii, figlio della regina Vittoria, nato il 9 novembre del 1841 e diventato re il 22 gennaio del 1901 [Sabadin].

Passioni Ammira la grammatica dell’arte islamica, la simmetria dell’astronomia tedesca del xv secolo e le leggi eterne di Tommaso d’Aquino, che considera il vero punto d’incontro tra la Cristianità e i maestri della filosofia classica come Platone, Socrate e Aristotele. Continua a leggere e rileggere i libri di Laurens van der Post e prova grande interesse per il taoismo e per le opere di Laozi e Zhua¯ngzı˘ [Sabadin].

Taccuino In ogni giacca che indossa ha una penna e un taccuino per prendere appunti [Sabadin].

Appunti Carlo prende sempre appunti. Riempie pagine di taccuino a ogni ora del giorno e della notte. Per anni i destinatari di molti di questi appunti sono stati esponenti di governo e parlamentari, ai quali indirizzava senza sosta lettere battezzate da chi le riceveva “black spider memos” (“promemoria del ragno nero”) per l’aggiunta al testo, battuto a macchina, di frasi scritte a mano in inchiostro nero con una calligrafia difficile da decifrare [Sabadin].

Black spider memos/1 Il giornale “TheGuardian” ha condotto una battaglia di dieci anni, costata in spese legali più di 100.000 sterline, per obbligare il governo a rendere pubbliche queste lettere, con lo scopo di dimostrare che Carlo aveva impropriamente influenzato l’attività del governo, confermando così di non essere adatto al ruolo di re. Alla fine, con una soluzione tipicamente britannica, il governo conservatore di David Cameron ha reso note ventisette lettere scritte tra il 2004 e il 2005, quando governavano i laburisti con Tony Blair, e ha fatto approvare una legge che vieta di rendere pubbliche in futuro corrispondenze fra la Royal Family, i ministri e i parlamentari [Sabadin].

Black spider memos/2 Tra i black spider memos Carlo si diceva anche preoccupato per il crescente potere dei supermarket nel determinare i prezzi dei prodotti agricoli, per ll’equipaggiamento dei soldati in Iraq, che «fanno un lavoro impegnativo senza le necessarie risorse», e persino interveniva sul problema degli elicotteri Lynx, che avevano «prestazioni inadeguate alle alte temperature». Al ministro della cultura dell’epoca, Tessa Jowell, Carlo scriveva per pregarla di «considerare con attenzione l’abbattimento di edifici storici» allo Smithfield Market di Londra, e al ministro dell’istruzione, Charles Clarke, per spiegare l’importanza del cibo di qualità nelle scuole. Al ministro per l’Irlanda del Nord dava suggerimenti per preservare un edificio storico che avrebbe visto nella prossima visita, «se sarò ancora vivo» [Sabadin].

Market «Ha creato la Sustainable Markets Initiative chiamando a raccolta Ceo di grandi gruppi attorno all’obiettivo di ridurre le emissioni di Co2 . “Con l’ambiente sarà meno esposto ora che è re, non c’è dubbio. Ma lui lo sa bene, pur senza rinnegare se stesso. Come l’altra cosa che ha ben presente il nuovo re Carlo è il confine del suo ruolo, rispetto al governo”» [Roddolo]

Red Boxes Da tempo aveva chiesto che anche lui r vesse le famose Red Boxes, i documenti dell’attività istituzionale che la regina ha esaminato ogni giorno del suo lunghissimo regno (con rare eccezioni). Così che Carlo fosse al corrente di tutto. Come un vero e proprio «secondo» Reader No. 1. «Lettore numero 1» è infatti il nomignolo con il quale era nota la regina negli ambienti di Whitehall, il quartiere della politica sul Tamigi [Roddolo].

Architettura Carlo ha espresso più volte i suoi pensieri sull’architettura moderna, anche in un libro pubblicato in Italia da Frassinelli nel 1989: Uno sguardo sulla Gran Bretagna. La mia concezione dell’architettura. Già nella prefazione spiegava tutto con grande franchezza: «Ad alcuni piace definire le mie idee sull’architettura e l’ambiente come reazionarie e contrarie al progresso e alle esigenze del mondo contemporaneo – scriveva – più mi addentro nel mondo torbido dell’architettura, della pianificazione e della proprietà edilizia, più mi accorgo della possente influenza di vari gruppi di interesse. Da qui le reazioni spesso violente e velenose alle mie prese di posizione. Mi si imputa persino di abusare del mio potere in quanto principe del Galles, intervenendo in questioni che sarebbe più opportuno delegare agli architetti, e di agire in modo antidemocratico. Mi si dice che sono grossolanamente ingiusto nei riguardi della professione, in quanto punterei il dito contro gli architetti, mentre in realtà i responsabili sarebbero i pianificatori, la proprietà edilizia, i politici a livello nazionale e locale. Perché allora ho preso di mira gli architetti in particolare? Perché sono convinto che è stato l’establishment degli architetti, o un gruppo potente al suo interno, che ha dettato legge negli anni cinquanta e sessanta. Sono stati loro a dimostrare la necessità di una “nuova” architettura ai fini della ricostruzione della Gran Bretagna postbellica e ad attuare scientemente una rivoluzione all’interno dell’ordine professionale e del loro sistema educativo. Sono stati i “grandi architetti” di questo periodo a persuadere tutti che il mondo sarebbe stato più sicuro nelle loro mani. I loro successori mantengono ancora prestigio e una specie di fascino tra i colleghi: decretano lo stile, controllano i curriculum e detengono posizioni di potere nel Royal Institute of British Architects e nella Royal Academy. Sono loro a governare con mano ferrea le scuole d’architettura e loro che vengono fatti passare per eroi dalle riviste di architettura, in gran parte osannati, e che stanno al centro dell’attenzione scarsamente critica della stampa in generale» [Sabadin].

Foruncolo La crociata di Carlo contro gli architetti era iniziata in modo clamoroso nel 1984, a proposito di un progetto di ampliamento della National Gallery di Trafalgar Square che avrebbe visto modificare la sua facciata abbattendone la parte centrale per fare posto a un edificio a forma di cilindro. Carlo lo definì “monstrous carbuncle”, un mostruoso foruncolo «sul viso di un amico elegante e molto amato» [Sabadin].

Cortesia «Abbiamo sopportato troppo a lungo il prevalere della mancanza di cortesia negli spazi pubblici, è venuto il tempo di reinventare le buone maniere nel modo in cui costruiamo» [Sabadin].

Piacere «Gli architetti dovrebbero tornare a lavorare con gli artisti e gli artigiani, per fare ritornare il piacere e lo splendore dal loro lungo esilio» [Sabadin].

Ambiente La passione per l’ambiente, la sostenibilità di questo nostro mondo. Passione ereditata dal padre Filippo [Roddolo]

Città «Molti pensano ancora che il principe Carlo sia un indolente fannullone, ma si sbagliano. Se a volte lo sembra, è solo perché i suoi figli sono più bravi di lui a comunicare il poco che fanno. Carlo fa in realtà cose ben più importanti, ad esempio costruisce città rispettose dell’ambiente e delle tradizioni, nelle quali la gente è orgogliosa di vivere. L’ultima è Nansledan, sobborgo di Newquay, poco a Ovest di Plymouth, in Cornovaglia. Carlo ha già fatto costruire 300 case, ma il progetto prevede che si arrivi a 4.000 nei prossimi 30 anni» [Sabadin, Sta]

Il principe del Galles aveva già costruito una cittadina nel Devon, Poundbury. Ma erano gli Anni 90, la gente rideva delle sue stravaganze sulla necessità che le case fossero costruite con materiali locali e sostenibili [ibid]

Truss Alla fine di ottobre, poco più di un mese dopo l’ascesa al trono, ha incaricato il nuovo leader dei Conservatori, Rishi Sunak, di formare un nuovo governo dopo l’umiliante naufragio di Liz Truss, rimasta a Downing Street per soli 44 giorni e costretta prima a ritirare il suo discusso piano di tagli alle tasse dei ricchi, e poi a dimettersi. Incontrandola a Buckingham Palace, Carlo le aveva detto: «Oh cielo, è ancora qui?» [Sabadin].

Aereo Lui e il principe William non viaggiano mai sullo stesso aereo [Sabadin].

Auto L’Aston Martin Volante, le Jaguar, le Audi e le Range Rover che usava sono state tutte convertite per funzionare con biocarburanti [Sabadin].

Barba L’ha portata solo per poche settimane nel 1976, ma sua madre non la sopportava. Nel 1975 si era fatto crescere i baffi [Sabadin].

Commedia Ha scritto una commedia nel 1989 nella quale interpretava un Royal che va in visita in una fattoria, ma viene scambiato per l’uomo che pulisce gli scarichi [Sabadin].

Gatti Ama tutti gli animali, ma non sopporta i gatti, come tutti gli altri membri della sua famiglia [Sabadin].

Schiena Soffre di mal di schiena e ogni mattina fa una serie di esercizi per rimediare [Sabadin].

Magia È membro del Magic Circle, una società di maghi fondata nel 1905 che lo ha accettato dopo averlo sottoposto a un esame [Sabadin].

Mr Bean Uno dei suoi attori comici preferiti è Rowan Atkinson, l’interprete di Mr Bean [Sabadin].

Charity «La mia vita cambia, ora che prendo nuove responsabilità» ha ammesso sin dal primo discorso da sovrano. «Non potrò più dedicare tanto tempo ed energie alle charity e ai temi che mi stanno tanto a cuore» [Roddolo].

Discorso Nel maggio del 2022 Carlo lesse il primo Queen’s speech al Parlamento.

Impiccione «Quando la presidente Ue, Ursula Von der Leyen, è arrivata a Londra in treno, lo scorso marzo, per annunciare l’accordo sul Protocollo dell’Irlanda del nord (un addentellato della Brexit) ha incontrato il premier Rishi Sunak. E fin qui, tutto normale. Meno rituale che anche il re abbia voluto incontrarla e farsi fotografare. Non è un caso che la Pax Britannica tra gli albionici ed Eurolandia si chiami Windsor Agreement e sia stato firmato nel castello fatto costruire da Edoardo III, il sancta sanctorum della monarchia inglese, dove sono custodite le ceneri di tutti i sovrani: i simboli, politicamente, pesano. E non è un caso nemmeno il recente viaggio nel cuore della Ue: non solo Carlo è un re impiccione, ma – e questo spaventa molto più i sudditi conservatori e l’ala più radicale del Partito conservatore – è il picconatore della Brexit» [Taylor, Foglio].

Accordi Il principe Harry, secondogenito di Carlo, dall’Aula dell’Alta Corte di Londra, ha sganciato una nuova ‘bomba’ asserendo che suo padre Carlo, insieme a tutta la famiglia reale avrebbero stretto un patto con i tabloid per favorire l’ascesa al trono di Camilla che sarà regina e non regina consorte.

L’altra Harry, forse, ha davvero superato ogni limite, specie nei confronti della regina consorte, «l’altra donna», come la definisce in Spare, «la matrigna cattiva delle storie».

Dubbi Quando ha dubbi su qualcosa, convoca i massimi esperti per imparare quello che non sa [Sabadin].

Canzoni La passione per Barbra Streisand, un «talento abbagliante ed effervescente»: il loro primo incontro risale a 47 anni fa, in California, quando Carlo era un giovane tenente di Marina e si recò sul set di Funny Lady. «Non dimenticherò mai la sua singolare vitalità, l’attrazione della sua voce e le sue abilità come attrice». Nacque un’amicizia che è durata nel tempo e che ha portato Streisand a scherzare che se avesse giocato bene le sue carte sarebbe potuta diventare la prima principessa ebraica. A lei Carlo ha dedicato Don’t Rain on my Parade, «una canzone piena di ricordi speciali». Il principe ha scelto brani scozzesi, gallesi e diverse canzoni straniere come La Mer di Charles Trenet e Click Song di Miriam Makeba.

Carolingia Si entra nella nuova Età Carolingia, nel nome sembra un titolo della saga di James Bond: Operation Golden Orb [Roddolo]