Estratto dell’articolo di Nadia Ferrigo per www.lastampa.it, 9 maggio 2023
NON SAPETE CHE REGALARE PER LA FESTA DELLA MAMMA? COMPRATELE UN VIBRATORE! – “CONTROL”, AZIENDA CHE PRODUCE PRESERVATIVI E SEX TOYS, LANCIA UNA CAMPAGNA PROVOCATORIA: “QUEST’ANNO FAI A TUA MAMMA UN REGALO CHE LE FARÀ DAVVERO PIACERE. PER QUALCUNO NON CONOSCONO L’ORGASMO, NON LO DESIDERANO. UNA SOCIETÀ SENZA PREGIUDIZI È IL MIGLIOR REGALO CHE POSSIAMO FARE A TUTTE LE MAMME.." -
Partorire con dolore va bene, darsi piacere invece no. Vanno bene fiori, cioccolatini, profumi, qualsiasi cosa. Accostare l’idea della festa della mamma a quella della masturbazione? No, non si può fare. Per qualcuno insomma le mamme non cercano piacere, non conoscono l’orgasmo, non lo desiderano. Non ci azzeccano nulla, anzi: regalare un vibratore a una mamma è contro il pudore.
E non importa che a regalarlo non debba essere la figliola o il figliolo, ma magari il compagno o la compagna. L’amica o l’amico, la nuora, la zia, magari pure i figli, che di norma non restano per sempre infanti. E così Control Italia decide di lanciare sui suoi canali social la pubblicità «che non vedremo sui cartelloni pubblicitari».
«Questa affissione non è mai uscita e il motivo non vi piacerà. Per la Festa della mamma volevamo rompere un tabù che da troppo tempo esiste e dire a chiare lettere che, sì, anche le mamme possono provare piacere. Ma proprio come dice il nostro messaggio, l’immagine stereotipata e anacronistica della mamma non si tocca, tanto che la nostra campagna non si può promuovere sui canali social e non è potuta diventare una vera affissione.
Noi abbiamo deciso di farla uscire lo stesso, amplificandola attraverso il media più importante: le persone. Se anche voi credete che il piacere sia un diritto di tutti, condividete. Una società senza pregiudizi è il miglior regalo che possiamo fare a tutte le mamme». […]
La pubblicità di Control Italia è stata condivisa e commentata molto sui social da due schieramenti opposti. Chi non ci vede niente di male, anzi li ringrazia. E chi invece si indigna, appellandosi al «natural pudore». «L'obiettivo non è tanto far acquistare i sex toys ai figli o alle figlie per le madri – rispondono su Facebook -, sappiamo anche noi che potrebbe essere poco naturale (anche se non ci sentiamo assolutamente di escluderlo). Il nostro obiettivo è più quello di rompere dei tabù sull'idea che ci facciamo delle mamme e dare loro voce in una nuova conversazione». […]