il Giornale, 9 maggio 2023
Gli italiani sono i più puliti
U n’analisi fondata su dati Wikipedia disegna una mappa dell’Europa in base alla percentuale dei cittadini che fanno la doccia ogni giorno. L’Italia è in testa, unico Paese con oltre il 95%, avanti al Portogallo tra 85 e 94%. Seguono Spagna e Grecia tra 75 e 84%. In quasi tutti gli altri meno del 65% dei cittadini avrebbe l’abitudine di docciarsi ogni dì. Letta dall’Italia la mappa ha una spiegazione semplice: dove fa meno caldo si suda meno e pertanto il bisogno di lavare il corpo è inferiore. Di conseguenza, basta farlo dopo aver fatto sport, non ogni giorno. La leggeremmo così perché è così che noi intendiamo la doccia: lavare l’intero corpo dopo una sudorazione importante. Le mani, che si sporcano più facilmente e non per la traspirazione, si lavano più volte al giorno, ma basta un lavabo.
Mettiamoci però nei panni di un inglese, un francese o un tedesco, tutti abitanti di climi più rigidi dove meno del 65% si doccia ogni giorno. Di loro ci hanno sempre detto che la doccia avrebbe anche un’altra finalità: sostituire il bidet. Come sappiamo, si tratta di un’abitudine italiana che proprio non riesce ad attecchire presso i cugini delle altre nazioni, anche quelle vicino a noi con cui abbiamo frequentazioni strette e di lunga data. Vengono a trovarci da generazioni, sono innamorati della nostra cucina e del nostro stile di vita e molti benestanti hanno scelto di trascorrere da noi la porzione finale della vita. Eppure, quello resta un’esclusiva degli italiani. Alla domanda «come mai?», è stato sempre risposto «fanno la doccia». Dunque, ci sarebbe addirittura un surplus d’igiene.
Adesso scopriamo che il lavaggio completo sarebbe legato effettivamente al caldo e alla sudorazione e non all’igiene intima. Non sorprende. Navigando si apprende che un popolo ad altissima frequenza di docce sono i brasiliani, anche due al dì. Del resto, associare l’igiene di una piccola parte del corpo, che la richiede quotidianamente, a un lavaggio completo sembrava un tantino eccessivo e scomodo, oltre che una perdita di tempo.
In conclusione, pare che tutti quelli che rifiutano di adottare la nostra piccola abitudine, divenuta patrimonio d’igiene del Paese dopo che i Piemontesi trovarono quello strano oggetto a forma di violino nella Reggia di Caserta, non siano meno puliti di noi, ma proprio sporchi. Ogni popolo ha delle qualità e noi da tutti impariamo tanto. Ma siamo più puliti.