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 2023  maggio 06 Sabato calendario

Cento metri in 35 anni sono tanti

I presenti ricordano che a metà pomeriggio, di colpo, il vento impetuoso e irregolare che da ore soffiava alle spalle dei velocisti sulla pista di Indianapolis si placò. Accucciata in corsia sei, Florence Griffith-Joyner uscì dai blocchi di partenza come una pallottola e corse i 100 metri in 10”49, un tempo strabiliante, impossibile, che sbriciolò il 10”76 con cui quattro anni prima un’altra americana, Evelyn Ashford, aveva stabilito il record mondiale femminile sulla distanza più classica dell’atletica. Era il 16 luglio 1988: mai nella storia un miglioramento così clamoroso.
Il 16 luglio saranno passati 35 anni e quel record è ancora lì: non il più anziano (quelli dei 400 e degli 800 metri lo superano di poco), ma il più clamoroso e anche, purtroppo, maledetto: Griffith-Joyner, tuttora primatista anche nei 200 metri, morì nel 1998 in circostanze misteriose. Quel primato (il 29° da quando la cecoslovacca Marie Mejzlíková inaugurò la progressione a Praga nell’agosto 1922) avvicinò enormemente le ragazze ai maschi nella velocità. Da allora, però, il tempo delle donne si è fermato mentre quello degli uomini è progredito per dodici volte fino al 9”58 di Usain Bolt.
Quest’anno il mostruoso 10”49 potrebbe essere avvicinato o magari battuto. Merito di piste di atletica con mescole più reattive e delle magiche scarpe «con il tacco» che moltiplicano la spinta nelle fasi finali di gara facendo volare chi le indossa. Il momento giusto potrebbe essere la sera del 21 agosto, la pista quella di Budapest dove si disputeranno le finali dei 100 femminili dei Mondiali. Tra le candidate due formidabili veterane, la giamaicana Elaine Thompson-Herah, capace di correre in 10”54, e la sua connazionale Shelly-Ann Fraser-Pryce che ha impiegato 10”62. Ma ci sono anche Shericka Jackson (10”71), Marie-Josée Ta Lou (10”72) e la giovanissima americana Sha’Carri Richardson che pochi giorni fa a Miramar, Florida, ha corso in 10”57, purtroppo per lei con troppo vento a favore. Insomma, il tempo delle donne sui 100 metri quest’estate potrebbe finalmente ripartire.