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 2023  maggio 05 Venerdì calendario

Le crociere di Iginio Massari


Crocierista per lavoro, soprattutto per piacere. Iginio Massari, il più celebre e celebrato fra i pasticceri italiani, racconta di essere stato in crociera «una quarantina di volte». Dal 2021, da quando ha iniziato a collaborare con Costa Crociere, Massari incontra a bordo i passeggeri in “masterclass” di pasticceria.
Maestro, cosa rappresenta per lei la crociera?
«Una vacanza completa, che mi soddisfa, in cui sei libero di scegliere come passare il tuo tempo, condividendo tutto quanto ti offre la nave o restandone più tranquillo».
E lei che cosa sceglie?
«Io scrivo libri, ma da quando ho accettato di essere un personaggio pubblico non mi nascondo e accetto selfie e autografi».
Il prezzo della popolarità...
«Nessun problema e le richieste che arrivano dai bambini sono quelle che mi fanno più piacere perché so che mi vedono come un nonno».
La sua prima crociera?
«Costa Classica, anni Novanta, 1.200 passeggeri e 600 di equipaggio. Oggi i numeri sono cambiati e anche il concetto di crociera, più spostata verso l’esterno, verso le mete che si raggiungono ogni giorno».
E i suoi itinerari?
«Mediterraneo, ma anche Nord Europa, provando un po’ tutte le compagnie, Costa, Msc, Silversea. Mi sono sempre trovato bene, le cose da fare sono tante. Confesso che gioco anche un’ora al casinò, la nave è l’unico posto in cui lo faccio. E poi mi piacciono le escursioni, ormai conosco tutti i posti».
E il cibo? Sarà difficile accontentarla.
«Ho sempre mangiato bene grazie anche alla tecnologia innovativa che si utilizza e che migliora la qualità attraverso l’igienizzazione del prodotto. Questo consente di toccare poco i cibi con le mani».
La soddisfa anche il dolce?
«Sì, sono da una stella Michelin. Sull’ammiraglia di Costa, la Toscana, si preparare in una giornata anche 12 mila dolci al piatto. Incredibile vero?».
Tentazioni che creano problemi con la bilancia.
«Eh, in effetti il rischio di prendere un chilo c’è, ma si sa, lo zucchero è un antidepressivo naturale. Va preso come una medicina, una, due compresse al giorno, se uno si mangia tutta la scatola...».