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 2023  maggio 04 Giovedì calendario

Ombre e lumi

ombre e lumi

Tra gli appunti che Leonardo annotò nei suoi manoscritti nel corso della vita, e che in parte sono andati perduti, si sono salvati quelli sulla pittura. Il merito è di Francesco Melzi, allievo e amico di Leonardo, che dopo la morte del maestro, spigolando tra i vari argomenti dei Codici, scelse tutti i suoi pensieri riguardanti i colori, li copiò e li catalogò in un nuovo manoscritto. La migliore, tra le varie copie della raccolta che ci sono pervenute, è quella del Codice Urbinate 1270, chiamato anche Trattato sul colore e conservato alla Biblioteca Vaticana. Il Trattato comprende 935 paragrafi o capitoli.

Il paragrafo 203 è spesso citato per ricordare che anche Leonardo, come molti altri pittori avrebbero fatto nei secoli successivi, considerava il nero un non colore: «Ogni colore è più bello nella sua parte illuminata che nell’ombrosa; e questo nasce, che il lume vivifica e dà vera notizia della qualità de’ colori, e l’ombra ammorza ed oscura la medesima bellezza, ed impedisce la notizia d’esso colore; e se per il contrario il nero è più bello nelle ombre che ne’ lumi, si risponde che il nero non è colore, né anco il bianco».

Tuttavia, nel paragrafo 209, aggiunge: «Nero, bianco, benché questi non sono messi fra’ colori, perché l’uno è tenebre, l’altro è luce, cioè l’uno è privazione e l’altro è generativo, io non li voglio per questo lasciare indietro, perché in pittura sono i principali, conciossiaché la pittura sia composta d’ombre e di lumi, cioè di chiaro e oscuro. Dopo il nero e il bianco seguita l’azzurro e il giallo, poi il verde e il leonino, cioè tané, o vuoi dire ocra; dipoi il morello ed il rosso; e questi sono otto colori, e piú non ve n’è in natura, de’ quali io comincio le mistioni; e sia primo nero e bianco; di poi nero e giallo, e nero e rosso; di poi giallo e nero, e giallo e rosso; e perché qui mi manca carta, lascierò a fare tal distinzione nella mia opera con lungo processo; il quale sarà di grande utilità, anzi necessarissimo; e questa tal descrizione s’intermetterà infra la teorica e la pratica della pittura».
(da: Lauretta Colonnelli La vita segreta dei colori Marsilio)