Il Messaggero Veneto, 4 maggio 2023
Lo scrittore Emanuele Franz murato vivo per protesta: «Le persone non comunicano più»
Lo ha fatto per protestare contro il mondo di oggi, dove le persone non comunicano più. Una cortina di mattoni rossi lo ha separato da una società iperconnessa, eppure segnata dalle divisioni e dall’incomunicabilità. Un gesto di protesta e, insieme, un grido di allarme quello lanciato dal filosofo Emanuele Franz, di Moggio Udinese, che ha scelto di ritirarsi in uno spazio di due metri per uno e mezzo in una cella angusta nella quale si è portato soltanto un materasso, due sgabelli e qualche libro. «Siamo tutti murati vivi, separati da muri invisibili creati dalla mente – irrompe provocatorio Franz, scrittore non nuovo alle provocazioni –. Malgrado tutti i mezzi di comunicazione di cui disponiamo, non comunichiamo più e siamo incapaci di provare empatia. Ho deciso di denunciare questa situazione facendomi tumulare vivo come era in uso fare nell’Europa del XI secolo fra i reclusi, asceti radicali che hanno dato origine alla clausura. Chiudendo questo spazio fisico posso concentrarmi su una dimensione interiore». (videointervista di Maurizio Cescon)