Corriere della Sera, 3 maggio 2023
Alessia Ambrosi, l’onorevole dal piede pesante
Alessia Ambrosi di Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione parlamentare al suo governo perché disattivi l’autovelox che negli ultimi mesi le ha procurato ben sette multe per eccesso di velocità. Secondo l’onorevole dal piede pesante, la strada che costeggia il lago di Garda e su cui troneggia l’ordigno-spia non è abbastanza pericolosa da giustificare un numero così esorbitante di contravvenzioni. Tanto più a lei, che per il lavoro che fa è costretta ad andare di fretta. Una motivazione condivisa da molti automobilisti, per i quali gli autovelox utili sono sempre e solo quelli installati nei punti dove loro non passano mai. L’aspetto curioso della vicenda è che Ambrosi non è stata minimamente sfiorata da un qualche scrupolo di inopportunità circa l’evidente conflitto di interessi. Poteva chiedere di abolire un altro autovelox, oppure di abolirli tutti: invece la sua indignazione si è concentrata proprio sull’unico che aveva preso di mira lei.
Poiché l’onorevole afferma di essere una estimatrice di Giorgio Gaber e si diverte a mettere un’etichetta ideologica alle cose (ultimamente ha attribuito la farina di grilli alla sinistra e il vino alla destra, compreso quello rosso), consentirà anche a me di partecipare al gioco: è «di destra» pensare che un politico, per fare gli interessi degli elettori, debba fare anzitutto i suoi, mentre è «di sinistra» pensare l’esatto contrario? A costo di passare per ingenui o per ipocriti, e di finire per non pensare più niente.