la Repubblica, 30 aprile 2023
Il Destino di Coelho
Questo testo è tratto da “Maktub”, in libreria dal 2 maggio per La nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi © 2023 La nave di Teseo editore, Milano
Immaginate un bruco. Trascorre gran parte della vita guardando dal basso gli uccelli che volano e indignandosi per il proprio destino e le proprie fattezze. Pensa: «Sono la creatura più spregevole, brutta, repellente, condannata a strisciare sulla terra». Un giorno, però, la Natura gli chiede di fare un bozzolo. Il bruco è terrorizzato: un bozzolo non l’ha mai fatto. Pensa di doversi costruire la tomba e si prepara a morire.Nonostante sia indignato per la vita che ha condotto fino a quel momento, si lamenta di nuovo con Dio: «Ora che finalmente mi sono abituato, il Signore mi toglie quel poco che ho».Disperato, si rinchiude nel bozzolo e aspetta la fine.Qualche giorno più tardi si vede trasformato in una bellissima farfalla. Può svolazzare nel cielo, e gli uomini l’ammirano. È stupito dal senso della vita e dai disegni di Dio.** *Uno sconosciuto si recò al monastero di Sceta e chiese di parlare con il padre superiore.«Voglio rendere migliore la mia vita», dichiarò, «ma non riesco a liberarmi dei pensieri peccaminosi».Il padre superiore fece notare allo sconosciuto che fuori c’era molto vento e gli disse: «Qui dentro fa molto caldo. Non potresti prendere un po’ di vento là fuori e portarlo qui per rinfrescare la stanza?».«È impossibile», rispose lo sconosciuto.«Allo stesso modo, è impossibile non avere pensieri che offendono Dio», disse il monaco. Ma se saprai resistere alle tentazioni, non ti causeranno alcun male».** *Dice il maestro: «Se devi prendere una decisione, è meglio farlo e accettare le conseguenze dei tuoi atti. Non si può certo sapere in anticipo quali saranno queste conseguenze.Le arti divinatorie sono state concepite per aiutare gli uomini, non certo per prevedere il futuro. Sono ottime consigliere e pessime profetesse. “Sia fatta la Vostra volontà”, recita la preghiera che Gesù ci ha insegnato. Quando questa volontà ci lascia intravedere un problema, ce ne propone anche la soluzione.Se le arti divinatorie potessero prevedere il futuro, tutti gli indovini sarebbero ricchi, sposati e felici».** *Il discepolo si avvicinò al maestro.«Ho cercato per anni l’illuminazione», disse. «Sento di esserci vicino e voglio sapere qual è il prossimo passo».«Come provvedi al tuo sostentamento?» gli domandò il maestro. Non ho ancora imparato a mantenermi, mi aiutano mio padre e mia madre. Ma questi sono solo dettagli».«Il tuo prossimo passo sarà fissare il sole per mezzo minuto», disse allora il maestro.Il discepolo obbedì. Dopo che fu trascorso quel mezzo minuto, il maestro gli chiese di descrivere la campagna circostante.«Non riesco a vedere, il bagliore del sole mi ha offuscato la vista», rispose il discepolo.«Chi si limita a cercare la luce, lasciando ad altri le proprie responsabilità, non troverà mai l’illuminazione. Chi tiene gli occhi fissi sul sole, finisce per diventare cieco» fu il commento del maestro.** *Un uomo che camminava in una valle sui Pirenei incontrò un vecchio pastore. Spartì con lui il suo cibo, e insieme si trattennero a lungo a discutere sulla vita. L’uomo sosteneva che, se avesse creduto in Dio, avrebbe dovuto accettare di non essere libero, giacché sarebbe stato Dio a governare ogni suo passo.Il pastore lo condusse allora sul ciglio di un burrone dove si poteva udire nitidamente l’eco di ogni piccolo rumore. «La vita sono queste pareti, e il destino è il grido di ogni singolo uomo», disse il pastore. «Tutto quello che facciamo verrà portato fino al Suo cuore e ci sarà restituito allo stesso modo.Dio è l’eco delle nostre azioni».** *Maktub vuol dire “È scritto”. Per gli arabi, però, “È scritto” non è la traduzione più fedele perché, perquanto tutto sia già scritto, Dio è misericordioso e ha usato la Sua penna e il Suo inchiostro soltanto per aiutarci.Il viandante si trova a New York. Si è svegliato da poco ed è in ritardo per un appuntamento.Quando finalmente riesce a uscire dall’albergo, scopre che la sua auto è stata rimossa dalla polizia.Arriva perciò in ritardo, il pranzo si prolunga più del previsto, e lui pensa alla multa che probabilmente gli costerà una fortuna.All’improvviso gli viene in mente la banconota da un dollaro che ha trovato il giorno prima e immagina un collegamento soprannaturale tra il biglietto di banca e quanto è accaduto quella mattina.«Ho forse preso quella banconota prima che la trovasse la persona cui era destinata? Ho tolto quel dollaro dalla strada di qualcuno che ne aveva bisogno? Ho interferito con ciò che era scritto?».Sente il bisogno di liberarsi della banconota. In quello stesso istante nota un mendicante seduto a terra e si affretta a dargliela.«Aspetta», gli dice il mendicante. «Sono un poeta e vorrei ricambiare con una poesia».«Basta che sia breve, ho una certa fretta», risponde il viandante.«Se sei vivo, è perché non sei ancora arrivato dove devi arrivare», ribatte il mendicante.