Corriere della Sera, 1 maggio 2023
«Credo nel Primo emendamento della Costituzione. E non è solo perché l’ha scritto il mio buon amico James Madison»
«Credo nel Primo emendamento della Costituzione. E non è solo perché l’ha scritto il mio buon amico James Madison». Joe Biden scherza sull’età, il suo maggiore problema con l’elettorato, definendosi contemporaneo di uno dei Padri fondatori, alla «Cena dei Corrispondenti della Casa Bianca», la notte dell’anno in cui il presidente deve rivelare le sue qualità di comico.
Duemila e seicento persone chiuse per quattro ore nella sala sotterranea senza finestre del Washington Hilton (l’hotel dove spararono a Reagan): è il biglietto più desiderato dell’anno nella capitale, un gran ballo dei «nerd» e il ritorno in piena forma a una tradizione nata nel 1921 che Trump aveva boicottato e il Covid fiaccato: l’anno scorso lo presero tutti alla cena; Biden intuì che era bene saltarla e presentarsi solo per il discorso. Quest’anno, invece, ci viene chiesto di inviare la foto di un test negativo fai-da-te ma nessuno controlla che sia davvero dello stesso giorno.
Qualche corrispondente della Casa Bianca c’è, ma soprattutto è un assortimento di politici e celebrità (il segretario di Stato Blinken, il leader dem al Senato Schumer, il senatore Fetterman, Fauci, l’ex manager di Trump Kellyanne Conway, John Legend e Chrissy Teigen, l’Oscar Ke Huy Quan), di giornalisti tv più celebri delle celebrità e di editori che invitano amici inserzionisti e finanziatori. Gli unici italiani che abbiamo incontrato erano Marco Durante, presidente di LaPresse, con la moglie Theresa. Come un matrimonio indiano, è contornata da feste per giorni.
Con il licenziamento-choc dei due divi della tv Tucker Carlson (Fox) e Don Lemon (Cnn) e il patteggiamento da 800 milioni di dollari di Fox con Dominion, il materiale non mancava a Biden, come pure al comico di professione che parla dopo il presidente. Salendo sul podio, Roy Wood jr. ha sollevato dei fogli: «Presidente, ha lasciato qui i suoi documenti classificati».
Wood ha notato che «in Francia c’è chi protesta per l’innalzamento dell’età della pensione a 64 anni, mentre noi abbiamo un ottantenne che ci supplica di farlo lavorare per altri quattro». Ha difeso Kamala Harris: «Cosa fa Kamala? Nessuno ha mai chiesto cosa faccia un vicepresidente prima che fosse una donna». E ancora: «Fox accusava Dominion di cospirare con i democratici per vincere le elezioni. I democratici dovrebbero essere lusingati che qualcuno creda siano furbi abbastanza da fare dei brogli». Biden ha preso di mira repubblicani come il possibile rivale nel 2024 Ron DeSantis e la deputata che lo fischiò allo Stato dell’Unione: «Se siete disorientati o confusi, forse siete ubriachi. Oppure siete Marjorie Taylor Greene».
Ci imbattiamo in Julie Chávez Rodríguez,, nuova manager della campagna di Biden che ci rivela che quando sarà finita andrà a ritirarsi col partner a Salvador de Bahia. Il selfie più ambito è con Gerri di Succession, la consigliera sessantenne di Logan Roy nella serie «basata» sull’impero Murdoch: è un simbolo per le ragazze di Washington che per raggiungere il successo devono circumnavigare mostruosi ego maschili. I biglietti da 375 dollari (incasso: quasi un milione) vanno a borse di studio in giornalismo (premiate molte donne).
È un periodo di incertezza per i media: tanti hanno perso il posto a Buzzfeed, Npr, Washington Post, Cbs, Cnn, Vice. Maureen Dowd sul New York Times scrive un «requiem per la redazione», luogo di gossip e personaggi improbabili rimpiazzato dalla solitudine del lavoro in remoto. E c’è anche una frustrazione perché Biden è un presidente restio a conferenze stampa e interviste (lui ci scherza sopra: «Parlerò 10 minuti, niente domande»).
A differenza di altri anni, il tono è a tratti grave: si ricordano il reporter del Wall Street Journal Evan Gershkovich in carcere in Russia e Austin Tice, ostaggio in Siria, ed è presente la cestista Brittney Griner, liberata dopo 10 mesi di prigione. Quando Biden ha detto che per Tice sono passati 11 anni, i genitori di Gershkovich sono rabbrividiti.