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 2023  maggio 01 Lunedì calendario

Come cambia il rito dell’incoronazione britannico

«Giuro fedeltà a Sua Maestà, ai suoi eredi e successori indicati dalla legge. Che Dio mi aiuti». Queste le parole che l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby chiederà di pronunciare a milioni di britannici dopo aver incoronato Carlo III, sabato prossimo. Una richiesta che, nelle precedenti cerimonie, veniva indirizzata solamente ai nobili presenti nell’abbazia di Westminster e che invece questa volta sarà rivolta a tutto il popolo. Un segno di cambiamento, dall’"homage of the peers" all’"homage of the people", delle persone, che non possono più essere rappresentate, come un tempo, da un numero ristretto di nobili, perché nella nuova monarchia di Carlo III devono giurare fedeltà in prima persona. «Per la prima volta nella storia, un coro di milioni di persone in questo paese e in tutto il mondo è stato invitato a partecipare a questo momento gioioso e solenne, in una grande manifestazione di supporto per il re», ha spiegato un portavoce di Labeth Palace nel descrivere il passaggio.
È solo la prima delle tante rotture con il passato introdotta da Carlo III per la cerimonia di sabato, di concerto con l’arcivescovo di Canterbury, il governo e un gruppo di consiglieri. Il giuramento seguirà quello del figlio William, che si inginocchierà davanti al padre per pronunciare la sua promessa, proprio come fece il principe Filippo nei confronti della moglie Elisabetta II nel 1953. Il principe del Galles, poi, aiuterà il padre a indossare il mantello reale, che rappresenta un dono dato da Dio. Per quanto riguarda Camilla, invece, il rito seguirà quello impiegato per l’incoronazione della Regina Madre nel 1937.
L’UNZIONE
Anche Camilla, come Carlo, sarà incoronata da Welby ma il momento dell’unzione sarà invece pubblico, per la prima volta in assoluto, al contrario di quello del marito che resterà il più solenne di tutta la cerimonia e rimarrà nascosto da un pannello. Un’altra novità è rappresentata dal fatto che Carlo pregherà ad alta voce e nella cerimonia saranno incluse preghiere in altre lingue oltre all’inglese: il gallese, gaelico irlandese e gaelico scozzese. Inoltre, Welby pronuncerà un sermone, come non accadeva da cento anni. Non c’era sermone nella cerimonia del 1902 per Edoardo VII, e non c’era nemmeno per l’incoronazione di Giorgio VI e della regina Elisabetta II.
I TEMPI
Alle due ore di cerimonia accorciata rispetto alle tre di Elisabetta II prenderanno parte i capi di diverse religioni, in quella che sarà l’incoronazione maggiormente inclusiva della storia. In testimonianza delle varie fedi dei 15 regni, infatti, i referenti delle varie religioni ebraismo, hindu, sikh, musulmano, buddista pronunceranno all’unisono il loro omaggio. E Rishi Sunak, primo ministro di religione Hindu, leggerà un passo della Bibbia. Infine, anche le donne avranno un ruolo da protagoniste. Alla reverenda Sarah Mullally, vescovo di Londra, toccherà una lettura mentre altre due vescovi donna aiuteranno Welby nell’amministrazione della comunione ai sovrani appena incoronati.