Corriere della Sera, 29 aprile 2023
La crociata di Hugh Grant contro i tabloid di Murdoch
Sorridente davanti al tribunale, serio di fronte al giudice. «Sono sconcertato da quello che ho scoperto: questo giornale crede di essere al di sopra della legge». Il quotidiano in questione è il Sun, la principale testata britannica di Rupert Murdoch. Le accuse arrivano da Hugh Grant, che con film come Quattro matrimoni e un funerale e Notting Hill ha raggiunto il pubblico di tutto il mondo.
Nel 2011 l’attore aveva denunciato di essere stato vittima di un furto. I ladri avevano scassinato la porta del suo appartamento e si erano introdotti in casa sua. In realtà – ha spiegato all’Alta corte – si trattava di un’operazione orchestrata dal Sun per entrare in possesso di informazioni riservate e intercettare conversazioni e telefonate con cimici spie. Grant ne ha avuto conferma l’anno scorso grazie a un investigatore privato che gli ha mostrato le ricevute dei pagamenti effettuati dal tabloid che aveva preso di mira non solo l’attore, ma anche suoi amici e familiari. Ecco, dunque, la denuncia.
La battaglia per una stampa libera e responsabile è diventata una missione per Grant dai tempi del grande scandalo sulle intercettazioni che portò alla chiusura di un altro celebre tabloid della scuderia Murdoch, il News of the World. Fu allora che Grant fondò Hacked Off, un gruppo di pressione che offre assistenza a chi ha subito violazioni da parte dei mezzi di comunicazione e il cui motto è «la Gran Bretagna merita una stampa migliore». Per il suo ritorno di fronte al giudice ha scelto un alleato impegnato come lui su più fronti contro i tabloid: il principe Harry.
Si tratta, per ora, di udienze preliminari. Spetterà al giudice decidere se procedere. I legali di News Group Newspapers, il braccio editoriale delle imprese Murdoch in Gran Bretagna, sostengono che sia Grant, sia il duca abbiano oltrepassato il limite di tempo – sei anni – per ricorrere ai tribunali. L’attore e Harry dicono invece che i fatti erano stati occultati talmente bene che è stato possibile cominciare a raccogliere prove solo di recente. Per Murdoch una causa potrebbe essere pericolosa. Il gruppo ha sempre sostenuto che le intercettazioni – per le quali ha pagato risarcimenti pari a circa un miliardo di sterline – fossero un fenomeno circoscritto al News of the World. Se dovesse essere coinvolto legalmente anche il Sun potrebbe partire un’altra serie di procedimenti.
Grant, 62 anni e una carriera stellare che lo ha visto diventare uno dei volti più noti e amati del cinema e il piccolo schermo, ha scelto in aula parole di grande impatto: «Credo che il Sun stia impugnando la legge per continuare a nascondere ciò che ha fatto. Credo fermamente che questo non debba essere permesso». Vuole, ha precisato, arrivare alla verità. «I fatti devono venire alla luce». Come già altre vittime delle intercettazioni, Grant ha sottolineato di aver sofferto profondamente per via di articoli che gli hanno fatto credere di essere stato tradito da amici e conoscenti.