www.ilfattoquotidiano.it, 26 aprile 2023
Soldi per non abortire. Insorgono le femministe
Dopo le polemiche, la retromarcia imbarazzata: il presidente della regione Puglia Michele Emiliano ha sospeso la delibera adottata dalla sua giunta solo la scorsa settimana che prevedeva un bonus da 5 mila euro per le donne che rinunceranno all’aborto. Quando lo scontro sulla schedatura da parte dei consultori delle richieste di accesso all’interruzione di gravidanza (e conseguente proposta di erogazione del contributo per l’acquisto del corredino e sussidio di 12 mesi alle donne in condizione di fragilità economica), era già diventato un caso nazionale. “Sostenere chi decide di non abortire e quindi aiutare la vita di bambine e bambini è cosa buona e giusta. Come fa la sinistra a fare polemica anche su questo? Che la Regione Puglia di Emiliano non si arrenda e prosegua su questa strada” aveva detto Matteo Salvini invitando il governatore a resistere alle pressioni. Meglio, alle denunce da parte del fronte femminista contro quello che è considerato un tentativo per ridurre ulteriormente il diritto di ricorrere alla interruzione volontaria di gravidanza in una regione in cui i medici obiettori restano la stragrande maggioranza (sono il 79% del totale). Anche per questo la misura di contrasto alla denatalità varata dalla giunta, prima della marcia indietro, è stata accusata di strizzare l’occhio al centrodestra. “Il contributo economico legato alla rinuncia all’aborto è un ricatto inaccettabile. Bene aver ritirato la delibera sperimentale della Puglia che lo avrebbe previsto. I diritti delle donne non sono in vendita” aveva chiosato Laura Boldrini del Pd.
Ora per svelenire il clima l’assessora pugliese al Welfare Rosa Barone dei Cinque Stelle che aveva messo a punto il bonus, promette il confronto. “In accordo con il presidente Emiliano, che non aveva partecipato alla seduta di giunta in oggetto, abbiamo deciso di sospendere la delibera per garantire su un tema così rilevante la massima condivisione e corretta informazione. Dispiace che ne sia stato strumentalizzato il contenuto, ma nessuno può mettere in dubbio l’orientamento della Regione Puglia e dell’assessorato al Welfare, da sempre in prima linea per il diritto delle donne all’autodeterminazione. Avvieremo una serie di incontri per spiegarla e condividerla con associazioni, consiglio regionale e tutti gli attori interessati”. Un confronto che però non è mancato con le associazioni pro vita particolarmente interessate all’attuazione della sola parte della 194 che si occupa di prevenzione dell’aborto. Associazioni che infatti avevano subito plaudito alla delibera approvata dalla giunta “all’insaputa” di Emiliano o comunque in sua assenza.
“Le linee di intervento approvate dalla Regione Puglia in attuazione di quanto stabilito nell’attuale Piano regionale per le Politiche familiari rendono finalmente integrale l’applicazione dei punti due e cinque della legge sull’aborto del 22 maggio 1978 n. 194, come richiesto dal Forum delle associazioni familiari nei mesi scorsi con la finalità di sostenere la natalità attraverso l’attuazione di misure a sostegno della donna incinta in difficoltà e desiderosa di portare a termine la gravidanza” è stata la nota del Forum che ha riconosciuto l’impegno della giunta Emiliano rispetto a un percorso iniziato dal 2017 “che ha visto la Regione Puglia particolarmente attenta alle istanze e alle proposte attuative di chi, quotidianamente, affronta le difficoltà legate alla scoperta di una gravidanza inaspettata: ventidue realtà, tra Centri di aiuto alla vita (Cav), Movimenti per la vita (Mpv) e Case di accoglienza per gestanti e madri con figli a carico”.
Ma cosa dicono i dati? Secondo l’ultimo rapporto del ministero della Salute sulla 194, in Puglia nel 2022 le interruzioni volontarie di gravidanza sono state 5.325 che corrispondono a un tasso pari al 6,4% a fronte di una media nazionale del 5,4. Ma la regione è tra quelle in cui si è registrato una maggiore diminuzione dei casi in termini assoluti: sono dimezzati rispetto al 2007 quando gli aborti erano stati 10453.