Corriere della Sera, 26 aprile 2023
Murdoch, i soldi segreti a William
Un patto segreto tra i reali e Rupert Murdoch orchestrato dalla regina Elisabetta in persona che portò a un risarcimento sostanzioso per il principe William. Non si sono esaurite con la pubblicazione dell’autobiografia Il minore, un bestseller internazionale, le rivelazioni del principe Harry, che ha riservato un colpo di scena per un’arena diversa: non un libro bensì l’Alta corte di Londra.
Nell’atto più recente della sua battaglia contro i tabloid, il duca del Sussex ha svelato attraverso i suoi legali dettagli sinora inediti del complicato rapporto tra i Windsor e la stampa. Durante gli anni dello scandalo delle intercettazioni telefoniche – che portò alla chiusura, nel 2011, del News of the World, allora fiore all’occhiello della scuderia Murdoch, alla ristrutturazione delle attività britanniche del magnate australiano nonché all’inchiesta Leveson sui legami tra stampa, polizia, politica e pubblico – Elisabetta, senza consultare i suoi avvocati, arrivò a un accordo con i giornali di Murdoch. L’aiutarono il segretario privato Sir Christopher Geidt, l’allora addetta stampa dei reali Sally Osman e i segretari di William e Harry. I principi si impegnarono a posticipare procedimenti legali nei confronti del gruppo a condizione di ricevere delle scuse pubbliche, che Harry chiese nel 2017 e che – nonostante diversi incontri con Rebekah Brooks, amministratrice delegata di News UK, e Robert Thomson, direttore globale di News Corp, rispettivamente il gruppo britannico e internazionale di Murdoch – non si materializzarono.
Il principe, che si è collegato al tribunale via video come Hugh Grant, che ha intentato una causa parallela, ha sottolineato che il padre Carlo ha cercato varie volte di dissuaderlo dal procedere legalmente contro i tabloid di Murdoch (e non solo: Harry ha due cause aperte contro l’editore del Daily Mail e contro il Mirror). Diverso il trattamento di William, che invece nel 2020 ha percepito dal gruppo «una somma molto grossa di denaro».
L’accordo segreto, stando a Harry, era stato raggiunto per evitare situazioni come il «Tampongate», ovvero la pubblicazione delle telefonate private (e all’epoca scandalose) tra Carlo e Camilla nel pieno della loro storia d’amore, quando entrambi erano sposati rispettivamente con Diana e Andrew Parker Bowles: «L’istituzione (ovvero il casato reale) – ha spiegato Harry – è molto apprensiva e voleva evitare a tutti i costi nuovi danni reputazionali simili a quelli sofferti nel 1993 quando il Sun e un altro tabloid ottennero illegalmente e pubblicarono dettagli di una conversazione telefonica intima tra mio padre e la mia matrigna nel 1989».
In mancanza delle scuse – e di un risarcimento – Harry ha deciso di fare causa a News Group Newspapers, sostenendo di essere stato vittima di attività illegali come intercettazioni telefoniche e l’acquisizione di documenti privati per gran parte della propria vita. Le accuse del principe sono rivolte sia al News of the World, sia al Sun e la sua direttrice, Rebekah Brooks, che invece erano stati scagionati ai tempi del processo originale. Il gruppo di Murdoch sostiene che nessun patto con i reali sia mai esistito e che Harry, come Grant, abbia superato i tempi massimi per fare causa. Non sono contestati i fatti, ovvero le intercettazioni, appurate durante il processo, nel 2007, dell’esperto reale di News of the World, Clive Goodman, giudicato colpevole e condannato a sei mesi di reclusione.
A pochi giorni dall’incoronazione di Carlo e Camilla, le nuove informazioni hanno sollevato ulteriori domande, in particolare sul materiale relativo a William raccolto dalle testate di Murdoch, mentre per il magnate dell’informazione e le sue organizzazioni potrebbero profilarsi altri grattacapi dopo l’accordo raggiunto negli Usa con Dominion sulle falsità diffuse sulle elezioni truccate e il divorzio tra Fox News e uno dei suoi presentatori più seguiti,Tucker Carlson.