23 aprile 2023
Al riparo del nulla
Goethe definì «incolori» i cavalieri di Paolo Uccello, chiusi nelle loro armature rese con pigmenti bianchi e neri e bruni, in contrasto con gli sfavillanti colori dei cavalli. E, in un’altra pagina della sua Teoria dei colori, il poeta-filosofo tedesco definì «nulla» il bianco e il nero. Scrisse che in arte «gli uomini, in tutti i tempi, tendono per istinto al colore»; nell’abbigliamento invece «le persone colte mostrano una certa avversione al colore; ciò può risultare in parte da una debolezza dell’occhio, in parte da un’incertezza del gusto che tende a mettersi al riparo del nulla; le donne colte vestono quindi sempre di bianco, gli uomini colti di nero».
(da: Lauretta Colonnelli La vita segreta dei colori Marsilio)
Per Van Gogh, il bianco e il nero hanno un loro significato, una loro motivazione, e sarebbe un errore eliminarli. La cosa più logica per il pittore è di considerarli come colori neutri: il bianco come la più luminosa unione di rossi, azzurri, gialli chiari; e il nero come la più luminosa combinazione di rossi, azzurri, gialli scuri.
(da: Lauretta Colonnelli La vita segreta dei colori Marsilio)