Corriere della Sera, 23 aprile 2023
Parente rivela che Borgonovo è omosessuale
Milano «Voglio raccontarvi una storiella. Si intitola “Salvate il soldato Borgonovo”. Inizia quindici anni fa circa, quando collaboravo con Libero . Tra i redattori della cultura c’era Francesco Borgonovo. Diventammo amici, uscivamo a bere, finché non mi confidò la sua omosessualità, e anche la felicità trovata con un compagno».
Lo scrittore Massimiliano Parente, via social, svela con queste parole quale sarebbe l’orientamento sessuale del giornalista. E rincara: «Poi passò a La Verità, e nel tempo ha sposato ogni tesi antiscientifica, antioccidentale, filoputiniana, no vax, contro le famiglie gay, contro ogni liberalismo individuale».
Non è la prima volta che lo scrittore fa outing riguardo il vicedirettore del quotidiano diretto da Maurizio Belpietro. Parente, in passato, aveva fatto ulteriori post, che però non avevano suscitato grande clamore.
Stavolta però è andata diversamente. E a difesa di Borgonovo è intervenuto direttamente il presidente del Senato: «Mi interessa zero il tentativo squallido di colpire Francesco Borgonovo che non deve rendere conto a nessuno della sua vita – scrive su Twitter Ignazio La Russa —. A lui il mio fraterno abbraccio e la mia sincera stima».
Questione personale
Io sono abituato a confrontarmi sulle idee, non sul personale
Il vicedirettore della Verità, contattato dal Corriere, non nasconde il suo dispiacere per questa vicenda e preferisce usare toni bassi: «Io sono abituato a confrontarmi sul giornalismo e sulle idee, non sulle questioni personali – spiega —. Non credo ci sia da dare ulteriore pubblicità a una cosa che non la merita. Non credo fosse proprio necessario. Sono affari miei, e miei restano». E poi: «Se sporgo denuncia? Vorrei passare oltre».
Ciò che ha fatto Parente, secondo la Cassazione, potrebbe anche configurarsi come reato. La Suprema Corte, con la sentenza n. 30369 del 24 luglio 2012, aveva già condannato un giornalista che in un articolo svelò l’orientamento sessuale di una persona senza il consenso della medesima e «in assenza di interesse pubblico della notizia».
Parente, dopo il tweet del presidente del Senato, torna però all’attacco: «La solidarietà a Borgonovo dimostra l’omofobia di chi, oltre a togliere i diritti alle famiglie gay, ritiene che dire di qualcuno che è omosessuale sia infamante. Come se avessi detto che è pedofilo».