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 2023  aprile 20 Giovedì calendario

Intervista a Joe Kennedy III

Per l’ultimo giorno della conferenza dei 25 anni di pace in Irlanda del Nord, a Belfast sono arrivati il premier britannico Sunak, quello irlandese Varadkar, i leader europei Von der Leyen e Michel, e pure Boris Johnson. Ma la vera star è stata “JK3”, Joe Kennedy III, il nuovo rampollo della dinastia politica più celebre d’America: 42 anni, figlio di Joseph P. Kennedy II, è il pronipote di John Fitzgerald “Jfk”, mentre suo nonno era Bob. Ex deputato del Massachusetts e per qualcuno col talento da presidente Usa, Kennedy è stato nominato da Joe Biden “inviato speciale per l’economia in Irlanda del Nord”. Joe Kennedy promette centinaia di milioni di investimenti Usa. Ma non sarà facile: il massimo partito unionista e protestante Dup sta boicottando il governo a Belfast perché contrario al nuovo accordo post Brexit tra Ue e Uk. Che secondo loro condanna l’Irlanda del Nord all’appartenenza al mercato unico Ue, all’addio al Regno Unito e alla probabile riunificazione con l’Irlanda a sud: «Non ci vendiamo per qualche investimento!», giura il leader unionista Sir Jeffrey Donaldson. OraKennedy risponde così, in questa intervista concessa aRepubblica, Guardian eFinancial Times alla Queen’s University di Belfast.
Joe Kennedy, e ora che si fa?
«Non ci può essere pace senza prosperità, e viceversa. Ci sono enormi investimenti americani pronti a sbarcare in Irlanda del Nord: centinaia di milioni di dollari. Ma serve chiarezza e stabilità politica.
Prima governo e istituzioni a Belfast tornano in funzione, e meglio è».
E se questi investimenti fossero un flop nelle aree depresse?
«È una grossa sfida. In America abbiamo zone come Palo Alto, con la maggiore percentuale di capitali di rischio negli investimenti, ma a Palo Alto Est ci sono altissimi tassi di criminalità. Eppure, questi investimenti sono fondamentali per il futuro prospero e radioso dell’Irlanda del Nord. E farò di tutto perché le migliaia di nuovi posti di lavoro non vadano solo ai laureati».
Ma perché un’azienda dovrebbe investire in Irlanda del Nord dove le tasse sono al 25% e non Irlanda, oggi al 15%?
«Qui c’è enorme potenziale: 32 aziende Usa sono già presenti, un terzo dei computer di tutto il mondoutilizza componenti fabbricati dalla Seagate a Derry/Londonderry. È solo l’inizio. Le tasse non sono tutto: conta anche il talento e altri servizi».
Come, secondo gli accordi tra Uk e Ue, l’appartenenza dell’Irlanda del Nord al mercato unico europeo nonostante la Brexit?
«Certamente aiuta. Ma l’impegno di molti investitori Usa è a prescindere.
E la cosa vitale è la stabilità politica a Belfast».
Ci potrà mai essere pace a Belfast senza Usa ed Europa?
«Niente ci dividerà. Ma il destino è in mano all’Irlanda del Nord: possono farcela da soli. Noi siamo qui solo per aiutare».
Cosa significa essere un Kennedy oggi?
«Sono incredibilmente orgoglioso della mia famiglia. Certo, ci sono stati alti e bassi negli ultimi decenni (la voce di Kennedy inizia a spezzarsi,ndr ).Ma la cosa più bella per me è che questa famiglia non ti abbandona mai, qualsiasi cosa succeda. Avere la fortuna di una simile sicurezza, per me è più importante di qualsiasi successo. Anzi, la più grandesoddisfazione».
Suo zio Robert F. Kennedy Jr., distintosi per teorie no-vax, ha deciso di candidarsi contro Biden che l’ha nominata. Come vive questa situazione?
«Voglio tanto bene a mio zio, e niente potrà mai negarlo. Ma sono onorato della nomina del presidente Biden e lo sosterrò sempre».