Il Messaggero, 19 aprile 2023
Tutti i danni dello zucchero
Gli americani, che spesso non amano le mezze misure, li chiamano i "tre veleni bianchi", additando con questo poco tranquillizzante epiteto il sale, la farina bianca e soprattutto lo zucchero. E adesso, uno studio pubblicato su British Medical Journal da un gruppo di ricercatori cinesi e statunitensi, sembra dar loro ragione. Almeno per quanto riguarda lo zucchero.
Secondo gli autori di questa ricerca, per non mettere a rischio la nostra salute, sarebbe consigliabile non superare i 6 cucchiaini di zucchero al giorno, calcolando non solo quello aggiunto, ma anche quello contenuto in una serie di alimenti (sia quelli palesemente dolci, che quelli salati), e senza dimenticare quello che è nelle bevande zuccherate. Il tallone d’Achille dello sgarro.
SINDROME METABOLICA
La dottoressa Yin Huang del West China Hospital dell’Università di Sichuan (Cina) e colleghi, sono giunti a queste conclusioni, dopo aver effettuato una scrupolosa analisi delle 73 metanalisi (per un totale di oltre 8.600 studi), pubblicate in letteratura scientifica sull’argomento.
Alla fine di questa corposa ricognizione gli autori hanno evidenziato che il consumo di zucchero risulta associato a 18 patologie endocrino/metaboliche (quali diabete, sindrome metabolica, obesità e sovrappeso sia negli adulti che tra i bambini, gotta), a 10 cardiovascolari (ipertensione arteriosa sia negli adulti che nei bambini, infarto, ictus, ecc.), a 7 tumori (compresi quello della mammella, del fegato, della prostata e del pancreas), più un’altra decina tra patologie di tipo neuropsichiatrico (depressione, disturbo da deficit di attenzione e iperattività o ADHD), odontoiatrico (carie ed erosioni dei denti), epatiche (fegato grasso), asma e ossee (osteoporosi).
A conti fatti insomma, sarebbero ben 45 quelle collegate ad un eccessivo consumo di zuccheri. Individuato negli snack e merendine, nelle bibite gassate ma anche nei cucchiaini che mettiamo nel cappuccino o nel caffè.
Ci sono solide prove scientifiche a sostegno del fatto che chi consuma più zucchero (in particolare quello contenuto nelle bevande zuccherate) tende a pesare di più, mentre chi consuma zuccheri aggiunti tende più facilmente ad accumulare grasso cosiddetto "ectopico" (cioè non nel tessuto adiposo, ma a livello di alcuni organi, come il fegato o i muscoli, determinando in questo modo un cattivo funzionamento degli stessi).
Meno robuste, ma decisamente allarmanti, sono invece le prove che associano il consumo di ogni bevanda zuccherata in più a settimana, ad un aumentato rischio di gotta del 4%, e quelle che suggeriscono che per ogni 250 ml di bevanda zuccherata in più al giorno, il rischio di malattie coronariche aumenti del 17% e quello di mortalità per tutte le cause del 4%. E il problema sembra venire non solo dal saccarosio (il comune zucchero da cucina).
LA BUSTINA
Alcune ricerche suggeriscono infatti che per ogni 25 grammi di consumo di fruttosio al giorno, il rischio di incorrere in un tumore del pancreas aumenti del 22%. Insomma, concludono gli autori, un eccesso di zucchero è dannoso, soprattutto per quanto riguarda le malattie cardio-metaboliche.
Il consiglio è dunque di ridurre il consumo a meno di 25 grammi al giorno (l’equivalente di 6 cucchiaini o 6 zollette di zucchero) e di limitare il consumo di bevande zuccherate (200-355 ml) a meno di una a settimana, per non incorrere nelle conseguenze indesiderate dello zucchero sulla salute.
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di contenere il consumo di zucchero entro il 10% delle calorie totali giornaliere (in pratica, circa 200 calorie su una dieta di 2.000 calorie giornaliere). E tanto per avere un termine di misura, una bustina di zucchero apporta circa 30 calorie, mentre 250 ml di bevande zuccherate (succhi, soft drink, ecc) contengono circa 25 grammi di zucchero, cioè il limite giornaliero che sarebbe bene non superare.
Lo studio pubblicato su British Medical Journal viene dunque a portare acqua al mulino di chi invita alla prudenza nel consumo dello zucchero. In generale sottolineano gli autori le bevande zuccherate, sia essere bibite gassate o non, succhi di frutta, sport ed energy drink, sono la principale fonte di zuccheri aggiunti.
I BAMBINI
E se una serie di ricerche indica che nei Paesi occidentali il loro consumo negli ultimi anni è in declino, resta purtroppo ancora troppo elevato, soprattutto tra i bambini e i giovanissimi. Dando un contribuito importante al problema dell’obesità e del sovrappeso infantile.