Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  aprile 18 Martedì calendario

Caramelle senza zucchero? Anche no

Caramelle senza zucchero? Sì, ma anche no. Oggi fra benessere e mode, c’è la corsa al senza zucchero: spumanti pasdosé – con residuo zuccherino vicino allo zero –; cocktail a base di acque toniche “depotenziate”, con sciroppi messi al bando e mojito dietetici in cui pestare la menta con lo zucchero di canna è più una sfida che un rituale di gusto; fino ai dolci (biscotti, torte e persino marmellate) che vedono ridurre drasticamente la quantità di glucosio. Eppure i consumi di caramelle crescono, soprattutto delle più golose (ripiene, toffee, gommose e le intramontabili gelatine). «In Italia non funzionano – conferma Guido Repetto di Elah Dufour – abbiamo caramelline da un grammo senza zucchero, ma non è certo il core business». Nel mondo Pastiglie Leone, il prodotto più prestigioso sono le gocce di rosolio, “lacrime d’amore” di zucchero ripiene di sciroppo: ci vogliono 6 giorni per produrle e vanno a ruba nei matrimoni. Ai più scettici diciamo che una pastiglia Leone ha due calorie. Insomma,
al netto di problemi di salute, la caramella è un piacere,
e con troppi senza tra i denti, che piacere è?