La Stampa, 18 aprile 2023
Caramelle senza zucchero? Anche no
Caramelle senza zucchero? Sì, ma anche no. Oggi fra benessere e mode, c’è la corsa al senza zucchero: spumanti pasdosé – con residuo zuccherino vicino allo zero –; cocktail a base di acque toniche “depotenziate”, con sciroppi messi al bando e mojito dietetici in cui pestare la menta con lo zucchero di canna è più una sfida che un rituale di gusto; fino ai dolci (biscotti, torte e persino marmellate) che vedono ridurre drasticamente la quantità di glucosio. Eppure i consumi di caramelle crescono, soprattutto delle più golose (ripiene, toffee, gommose e le intramontabili gelatine). «In Italia non funzionano – conferma Guido Repetto di Elah Dufour – abbiamo caramelline da un grammo senza zucchero, ma non è certo il core business». Nel mondo Pastiglie Leone, il prodotto più prestigioso sono le gocce di rosolio, “lacrime d’amore” di zucchero ripiene di sciroppo: ci vogliono 6 giorni per produrle e vanno a ruba nei matrimoni. Ai più scettici diciamo che una pastiglia Leone ha due calorie. Insomma,
al netto di problemi di salute, la caramella è un piacere,
e con troppi senza tra i denti, che piacere è?