Domenicale, 16 aprile 2023
Bibliografia dei terrapiattisti
È disponibile, firmato da tale Satya, il Manifesto del terrapiattismo (Project Veritas, 2019): tratta «le nozioni alla base del movimento, affrontando con rigore scientifico la bidimensionalità terrestre e il grande inganno cui miliardi di persone sono soggette». Oltre ai Quaderni di questo genere editoriale, c’è il saggio di Arnold McLee Terra piatta: tutte le mappe che lo dimostrano (Independently published, 2021). Si contano più opere oggi a favore di tale idea che non nell’antichità o nel Medioevo; del resto, la Bibbia non offre conferme e la concezione della Terra piatta, con l’oceano intorno, è documentata nell’arcaico mondo della Mesopotamia.
E i pensatori greci? Qualche esempio: si è indicato in Pitagora (VI secolo a.C.) il primo assertore della sfericità del nostro pianeta: basò le sue deduzioni sull’osservazione dei corpi celesti; l’ipotesi eliocentrica, d’altra parte, era presente nella sua scuola. Diogene Laerzio, autore delle Vite dei filosofi (III secolo d.C.), sostiene che fu Parmenide a «dimostrare che la terra è sferica». L’idea del globo si può dire definita con Platone e Aristotele. Quest’ultimo nel De caelo scrive: «Che sia sferico si ricava anche da ciò di cui facciamo esperienza con i sensi». Concorda con il maestro greco Claudio Tolomeo nell’Almagesto – siamo nel II secolo della nostra era – che per oltre un millennio sarà il riferimento per la conoscenza del cosmo.
Nel mondo classico non mancano i sostenitori della Terra piatta. C’è, tra gli altri, un egiziano di Alessandria vissuto tra il V e il VI secolo, Cosma Indicopleuste, autore della Topografia cristiana. Opera fascinosa con richiami ancestrali, che ora, grazie a Carlo dell’Osso e a Gabriele Castiglia, è tradotta e annotata per la prima volta integralmente in italiano.
Cosma intraprese un viaggio dal Mar Rosso alle coste dell’India (da qui il soprannome); ritornato, si ritirò a scrivere. Delle opere è rimasta soltanto la Topografia cristiana, in cui si trova la sua concezione dell’universo. Sarebbe fatto a immagine del tabernacolo mosaico: la Terra non è sferica ma rettangolare, di lunghezza doppia della larghezza e circondata dall’oceano. A Nord si rileva un’alta montagna, dietro la quale il sole si cela durante la notte. Ai quattro estremi abitano altrettanti popoli: Indiani, Celti, Etiopi e Sciti. Lungo i lati del rettangolo terrestre vi sono enormi argini che sostengono il duplice firmamento, e questo s’incurva sulla Terra come il tetto dell’Arca santa.
È un contributo al terrapiattismo religioso? Di certo Cosma polemizza contro i cristiani che credono nella sfericità del cielo, ritenendo incompatibile codesta concezione con la loro fede.
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Cosma Indicopleuste
Topografia cristiana
Città Nuova Editrice,
pagg. 448, € 35