Corriere della Sera, 16 aprile 2023
Migranti, che cos’è la protezione speciale
1Cos’è la protezione speciale?
Quando uno straniero entra nel nostro Paese ha tre strade per ottenere la protezione internazionale dallo Stato italiano. La prima è la richiesta di asilo politico, se c’è il timore che nel proprio Paese possa subire una persecuzione personale. La seconda è la protezione sussidiaria, se c’è il rischio che possa subire un danno grave. La protezione speciale è la terza ipotesi: non c’è il rischio di persecuzione o di danno grave ma per la commissione territoriale che esamina il caso ci sono comunque seri motivi umanitari per farlo restare in Italia.
2Quante persone l’hanno chiesta e ottenuta?
L’anno scorso i beneficiari della protezione speciale sono stati 10.865. Un numero più alto rispetto a quelli che hanno ottenuto l’asilo politico (6.161) e la protezione sussidiaria, 6.770. Le domande esaminate per tutte e tre le tipologie di protezione sono state 52.625. Più della metà, il 53%, è stata rigettata. Altre 25 mila a fine anno non erano state ancora esaminate.
3Perché la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dice che si tratta di uno strumento «ulteriore rispetto a quanto accade nel resto d’Europa»?
L’asilo politico è previsto dalla Convenzione di Ginevra del 1951, firmata da 144 Stati. La protezione sussidiaria è prevista da una direttiva europea recepita dal nostro Paese e dagli altri Stati membri. Questi due strumenti, dunque, sono disponibili in tutto il territorio dell’Unione Europea. La protezione speciale è invece prevista da una legge italiana, e quindi si applica solo nel nostro Paese. Ma anche altri Paesi europei, come Germania e Spagna, prevedono con regole diverse una terza via per dare protezione.
4La protezione speciale è sempre esistita?
Nel 1998 viene introdotta la protezione umanitaria, molto simile a quella che adesso si vuole cancellare. Nel 2018, con i decreti Salvini, viene abolita e sostituita dalla protezione speciale, ma con requisiti molto stringenti. A fine 2020 il governo Conte 2 allarga le maglie, permettendone il rilascio anche per calamità naturale e cure mediche. Ma soprattutto rendendo automatico il rilascio di un permesso di soggiorno per lavoro di due anni. Queste due modifiche verrebbero eliminate in caso di approvazione del subemendamento presentato dalla maggioranza.
5Quella modifica introdotta a dicembre del 2020 ha fatto aumentare le protezioni speciali?
Sì. Nel 2020 i beneficiari della «vecchia» protezione speciale erano stati 757. Nel 2021 quelli della «nuova» protezione speciale sono diventati 6.329. Un aumento del 736,1%. È vero che il 2021 è stato un anno di ripresa dei flussi dopo il blocco per il Covid. Ma asilo politico e protezione sussidiaria sono cresciuti molto meno: + 76%.
6Da quali Paesi arrivano le persone che ottengono la protezione speciale?
Nel biennio 2020-2021, ad ottenere più spesso questo tipo di protezione sono stati gli albanesi: 36% sul totale delle domande di protezione presentate dai cittadini di quel Paese. Seguiti dai peruviani, con il 24% e dai maliani con il 23%. Per il 2022 i dati non sono ancora ufficiali ma in termini assoluti al primo posto ci sarebbero gli egiziani.