ItaliaOggi, 15 aprile 2023
Paesi ricchi ma poveri di figli
Fino a tempi relativamente recenti la famiglia convenzionale era anche una famiglia numerosa, caratterizzata da molti figli. È facile immaginare il perché. Storicamente, il tasso di mortalità infantile era parecchio più alto di quanto non sia oggi. Si calcola, infatti, che duecento anni fa oltre un quarto dei bambini moriva prima di raggiungere i cinque anni d’età. Bisognava dunque averne di rimpiazzo...
Inoltre, nelle lunghe epoche senza la copertura pensionistica, i figli erano anche una sorta di garanzia economica per la vecchiaia dei genitori. Non è necessario poi dilungarsi sulla relativa inefficacia dei metodi anticoncezionali di una volta…
Ad ogni modo, nel 2021, delle 197 milioni di famiglie residenti nell’Unione europea, solo un quarto (il 24%) aveva dei figli in casa. Di quelle con figli a carico, invece, il caso del figlio unico era di gran lunga il più comune, nel 49% dei casi. Il 39% aveva due figli e solo il 12% ne aveva tre o più. Sempre nel 2021 l’Ue ha registrato (rispetto al 2009) un aumento del 14,5% tra le famiglie del tutto senza prole e, in generale, un calo del 3,4% per le famiglie con figli. A livello nazionale, la maggior parte dei paesi (23 dei 26 presi in considerazione) ha riscontrato (sempre nel periodo 2009-2021) un marcato incremento del numero di famiglie senza figli. Gli aumenti maggiori dei senza prole si sono registrati a Malta (+65,7%), Lussemburgo (+41,8%), Cipro (+39,4%) e Svezia (+35,8%). Solo in Slovacchia (-1,6%), Bulgaria (-1,9%) e Grecia (-7,4%) si è registrato un numero minore di famiglie senza figli rispetto al 2009.
Per dare una spiegazione completa del fenomeno, sarebbe necessario poter leggere nella mente della gente, ma un elemento emerge con chiarezza: è ovunque parecchio costoso allevare un figlio dalla nascita fino alla maggior età. Secondo vari studi (non sempre direttamente confrontabili) negli Stati Uniti costerebbe, mediamente, 155 mila 300 dollari (circa 140 mila euro) allevare un figlio fino alla maturità, senza tenere conto degli eventuali costi universitari. Nel Regno Unito si stima che ogni figlio costi 160 mila sterline (180 mila euro), e in Australia attorno a 160 mila dollari australiani (circa 100 mila euro). Tutto questo mentre l’aver partorito tenderebbe ad abbassare il reddito delle neo-mamme di un valore che oscilla tra il 3,6% e il 3,8%.
Senza tirare in ballo le molte altre difficoltà associate all’essere genitori, in queste circostanze parrebbe già quasi un miracolo che la gente, almeno una parte, continui a procreare, anche se la tendenza in senso contrario è più che evidente nei paesi più sviluppati. Non è però il caso di allarmarsi troppo: possiamo sempre contare sull’incoscienza e sull’ottimismo per la sopravvivenza della popolazione terrestre.
Intanto, dato il talento particolare con il quale gli anglosassoni esprimono i temi più complessi attraverso un semplice slogan (forse idiota, ma conciso) hanno dato un nome anche al nuovo boom delle famiglie con un solo figlio: «One-and-done», «uno ed è fatto», basta così…