Corriere della Sera, 15 aprile 2023
Morgan il dandy, un «genio autocertificato»
Recensire Morgan, genio autocertificato, dandy maculato trash, è sempre un rischio. Come molti, non ama le critiche e spesso si abbandona all’insolenza strabordante (ne ricordo una, particolarmente greve, aizzato dalla scrittrice Daria Bignardi). Però, questo è un mestiere sporco e qualcuno… Incoraggiato dalle stesse parole di Marco Castoldi («Io sono per i diritti di tutti») provo a riflettere sulle quattro puntate di «StraMorgan», il programma in cui l’artista ha «rivisitato» Domenico Modugno, Umberto Bindi, Franco Battiato e Lucio Battisti. Intanto il primo giudizio viene dalla rete, Rai2: se per condurre un programma ti affiancano Pino Strabioli significa che non si fidano molto; se un programma viene collocato verso la mezzanotte significa che la dirigenza non ci crede molto. Non c’è dubbio che Morgan abbia capacità affabulatorie (nel parlare, assomiglia sempre di più a Carlo Freccero), che i suoi «percorsi» interpretativi siano interessanti anche se funzionano solo verbalmente (messi per iscritto perdono di senso), che ormai si viva più come personaggio «maledetto» (con annesse e ammesse debolezze e lagne) che come musicista.
Per confrontarmi con chi dovrebbe avere competenza di programmi musicali, ho letto il sito di Rolling Stone e ne ho ricavato tre osservazioni di metodologia critica molto curiose. Sostiene la rivista che «StraMorgan» è un programma che capiremo fra 20 e 30 anni (come Totò?) perché non segue le dinamiche della tv tout court; che è un programma di metatelevisione (cioè di tv che parla di tv? Questo il significato della parola) che «riporta la grande musica sul piccolo schermo»; che Morgan è un maestro dell’errore perché la rivoluzione si annida nell’errore: «Ecco perché, nonostante “StraMorgan” sia un programma tutto sbagliato, alla fine è credibile». La critica che fa il verso al criticato è pura tautologia. Date per buone le qualità pedagogiche e pigmalioniche di Morgan, resta un problema non da poco per un cantante: la voce e le sue canzoni. Colpa mia, ma non ricordo una sola canzone di Morgan (quella su Battiato mi è parsa molto modesta). Quanto alla voce, non so perché ma preferisco sentire Modugno, Bindi, Battiato e Battisti.