Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  aprile 15 Sabato calendario

Debito pubblico, nuovo record

Nuovo record del debito pubblico. A febbraio, secondo la rilevazione della Banca d’Italia, il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 21,6 miliardi rispetto a gennaio, toccando quota 2.772 miliardi di euro. Il Documento di economia e finanza appena approvato dal governo prevede un percorso di graduale discesa del debito pubblico, che passerebbe dal 144,4% del Pil nel 2002 al 140,4% nel 2026. Un percorso, si osserva nello stesso documento, che sarebbe stato più veloce «se il Superbonus non avesse avuto gli impatti sui saldi di finanza pubblica che sono stati finora registrati» (oltre 80 miliardi di euro il costo per le casse pubbliche dell’agevolazione al 110%). Ragione per la quale, sempre nel Def, il governo afferma che «la normalizzazione della politica di bilancio passa anche attraverso la
revisione degli incentivi edilizi, in particolare il cosiddetto Superbonus 110%», che infatti è sceso da quest’anno al 90%.
Per ridurre il debito il governo punta inoltre sulla crescita del Pil, dove un ruolo decisivo dovrebbe essere svolto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, che però sta incontrando crescenti difficoltà di attuazione. Non a caso l’Ufficio parlamentare di bilancio ha validato le stime di crescita contenute nel Def per il 2023 e gli anni seguenti solo «assumendo la piena e tempestiva realizzazione del Pnrr».