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 2023  aprile 13 Giovedì calendario

Ritratto di Flavio Cattaneo

È un ritorno in grande stile quello di Flavio Cattaneo, manager di successo e poi imprenditore, alla guida di un colosso come Enel coi galloni di ad al posto di Francesco Starace. È un ritorno all’energia il suo, un settore che conosce alla perfezione avendo guidato per tre mandati consecutivi Terna (dal 2005 al 2014), la società che gestisce la rete elettrica nazionale. Per questo la scelta del governo di nominarlo alla guida dell’Enel, in una fase complessa per la più importante azienda nazionale alle prese con le incognite della transizione energetica ed un imponente piano di riduzione dell’indebitamento appena avviato, è caduta su di lui. A chi nelle ultime ore chi gli ha chiesto il perché, giunto sulla soglia dei 60 anni, ricco e già affermato, sposato con una bella moglie come l’attrice Sabrina Ferilli, avesse deciso di mettersi di nuovo in gioco la sua risposta è stata la più semplice, quella tipica del civil servant: per fare qualcosa di utile per il Paese.
PUBBLICITÀLa carriera manager di Flavio Cattaneo, classe 1963, originario di Rho, una laurea in architettura al Politecnico di Milano ed una specializzazione alla Bocconi in management immobiliare, inizia nel 1999 quando diventa commissario della Fiera di Milano che trasforma in spa e guida come ad sino al 2003. In quello stesso anno, chiamato da Silvio Berlusconi, a soli 39 anni approda in Rai come direttore generale: dopo averne rimesso in ordine i conti, nel 2004 raggiunge il più alto utile della storia. Quindi il passaggio a Terna. Finita questa esperienza che gli vale il premio di miglior manager dell’anno e miglior utility, tra il 2014 ed il 2016 passa alla guida di Ntv-Italo, la nuova società ferroviaria fondata da Montezemolo e Della Valle che già nel 2015 porta in utile. Da marzo 2016 a luglio 2017 un altro salto: è ad di Telecom, società che riorganizza e risana ma che poi lascia in rotta col primo azionista del gruppo, Vivendi, incassando una buonuscita di 25 milioni di euro. Quindi nel 2018 rientra in Italo, dove investe 15 milioni di euro per portate la sua quota dal 2 al 5,1%. Quello stesso anno cura la cessione di Ntv al fondo Global Infrastructure partners per 1,98 miliardi di euro, operazione che valorizza il suo pacchetto azionario oltre 100 milioni di euro. Ne reinveste una minima parte assieme ai soci storici e resta in Ntv come vicepresidente esecutivo. Nel 2021, invece, fonda la società di trasporto passeggeri su gomma Itabus di cui è anche azionista di controllo. Dopo esserlo già stato in passato attualmente è anche consigliere delle Assicurazioni generali designato dal gruppo Caltagirone. All’Enel arriva su indicazione di Matteo Salvini, ma sono noti anche i suoi buoni rapporti con una parte di Fdi a partire dal presidente del Senato Ignazio La Russa. Alla nuova Enel sarà utile la sua conoscenza nel campo dell’energy, l’esperienza in campo internazionale a partire dal mercato sudamericano dove Enel ha una forte presenza, ma anche la capacità di mediazione che in tanti gli riconoscono dimostrata nei vari contesti professionali in cui ha operato, sia nel pubblico che nel privato.