il Fatto Quotidiano, 9 aprile 2023
Giambruno, il compagno di Meloni, il moderatore più ricercato del momento
È il giornalista più cercato del momento. Il Beppe Vessicchio dei convegni. “Modera Andrea Giambruno”, è la dicitura che ricorre di più nelle locandine delle conferenze organizzate da società private e partecipate di Stato. La sua disponibilità a intervistare i relatori di ogni risma dà prestigio al convegno. Peccato che Giambruno, cronista di Rete 4 in predicato di condurre un talk politico, non sia un giornalista qualunque: è anche il compagno della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Da quando si è insediato il governo di destra, era il 22 ottobre scorso, Giambruno non ha certo fatto un passo indietro rispetto alla premier: oltre a condurre programmi e speciali politici in cui intervista anche esponenti di Fratelli d’Italia, Giambruno nei primi cinque mesi di governo ha moderato almeno dieci convegni pubblici.
Il format è sempre lo stesso. Organizzazione di una società pubblica o privata che ha interesse ad accreditarsi con il governo, parterre misto con esponenti dell’esecutivo, imprenditori, manager delle partecipate e argomento prestabilito: uno dei dossier di cui si sta occupando il governo. Modera lui, Giambruno. I temi sono i più disparati: si va dal Pnrr agli appalti, passando per la transizione ecologica, il settore dei porti fino alla moda rigorosamente Made in Italy.
Un ruolo di conferenziere che assume un significato ancora più importante nel momento in cui il governo Meloni deve rinnovare oltre 600 cariche in scadenza nelle partecipate pubbliche. Avere dalla propria parte il governo, dunque, può essere fondamentale. E non è un caso che, come ha raccontato venerdì l’Espresso, Giambruno sia stato chiamato per due volte da Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità Portuale di Palermo, a moderare due convegni. Il primo il 6 dicembre 2022 al Palermo Cruise in cui Giambruno ha partecipato al panel dal titolo: “La casa di vetro: il principio della trasparenza amministrativa e il ruolo dell’amministratore pubblico”. Poi ha anche moderato un altro dibattito sulla “riforma della Giustizia e pubblica amministrazione” con il sottosegretario di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro Delle Vedove e lo stesso Monti. Giambruno è tornato a Palermo (sempre invitato da Monti) il 3 marzo con un evento su “Infrastrutture e Cultura: il ruolo del porto per lo sviluppo del territorio”. Presenti: il vicepremier leghista Matteo Salvini (in collegamento), il suo vice Edoardo Rixi, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio della Lega, Alessandro Morelli. Gli organizzatori dei convegni hanno garantito all’Espresso che Giambruno non ha percepito compensi ma “solo spese di aereo, vitto e alloggio”.
Un mese dopo Monti è stato promosso dal governo Meloni amministratore delegato di Enav, l’Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo: la sua nomina è stata fortemente voluta dalla premier e spinta anche dal compagno Giambruno, dice un esponente del governo che chiede l’anonimato.
Negli ultimi mesi il compagno di Meloni ha moderato altri due dibattiti che avevano come relatori esponenti di società pubbliche che ora entreranno nella girandola delle nomine di governo. Il primo è stato il 30 novembre scorso quando Giambruno ha partecipato all’evento di chiusura della “2ª Edizione della Scuola di Alta Formazione in transizione ecologica” organizzato dalla fondazione green “Fare Ambiente” vicina alla Lega al Parlamento Europeo. Tra i presenti, oltre al presidente di “Fare Ambiente” Vincenzo Pepe (candidato con il Carroccio alle elezioni) e ai sottosegretari della Lega Giuseppina Castiello e Vannia Gava, anche Andrea Lolli, responsabile degli Affari Centrali di Enel Italia.
Il 24 marzo scorso invece, come raccontato dal Fatto, Giambruno aveva moderato un dibattito a Palazzo Giustiniani su Pnrr e Codice degli Appalti organizzato da due società private – European Brokers (assicurazioni) e Associazione Imprese d’Italia (Aidi) – alla presenza del viceministro leghista Rixi, dell’esponente del Copasir Ettore Rosato (Italia Viva) della Responsabile Direzione Legal Advisor di Intesa Sanpaolo, Laura Segni, e soprattutto del il Chief Strategy Officer di Ferrovie dello Stato, Fabrizio Favara. Il nome di quest’ultimo ha fatto capolino negli ultimi giorni nella partita per i vertici di Rfi-Trenitalia.
Nel mezzo, però, il first gentleman si è dedicato anche ad argomenti diversi. Nel giorno del giuramento del governo Meloni, Giambruno fu chiamato a moderare un convegno a Civitanova Marche sulle “Nuove opportunità per il distretto calzaturiero”. Organizzato da “Sace Bt” e “European brokers” (assicurazioni) e “Fashion Bank”, istituto di credito per le aziende della Moda, al convegno era presente, tra gli altri, il governatore delle Marche di FdI Francesco Acquaroli, il sindaco Fabrizio Ciarapica e il presidente di Confindustria Marche, Claudio Schiavoni.
Il 26 gennaio, poi, Giambruno è stato invitato a moderare un panel politico a Milano in un convegno sulle nuove polizze assicurative: il giornalista ha intervistato il leghista Morelli, il presidente della commissione Finanze della Camera Andrea Osnato (FdI) e l’assessore alla Casa della Regione Lombardia, Alan Rizzi. Tutti esponenti del centrodestra. Poi a marzo il compagno di Meloni si è occupato anche di Sostenibilità e Logistica nell’ambito della fiera della Logistica di Verona “Let Expo 2023”. Il 9 marzo Giambruno ha moderato due panel: il primo sulla Sostenibilità nel mare con Marco Borgarello (Ricerca sul Sistema Energetico), Luca Sisto (Confitarma) e Dario Bocchetti (Grimaldi Group), il secondo sulla logistica dei Porti con armatori e presidenti delle Autorità portuali.
Il giornalista Mediaset non si è lasciato scappare nemmeno presentazioni di libri e iniziative culturali come la presentazione del volume “I carabinieri in Afghanistan” patrocinato dal Sim (Sindacato Italiano Militari) ma anche un convegno per presentare Pavia come capitale della via Francigena con la ministra del Turismo Daniela Santanchè. Giovedì invece sarà il moderatore di un altro convegno alla Luiss (l’Università di Confindustria) sul “Ricambio generazionale nelle imprese italiane” a cui parteciperanno l’ex presidente di Confindustria Luigi Abete (oggi presidente della Luiss), diversi manager e Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria. Interventi che fanno sorgere dubbi sull’opportunità che il compagno della premier partecipi a convegni organizzati da enti pubblici con esponenti di governo o da società private che vogliano accreditarsi con l’esecutivo.