la Repubblica, 9 aprile 2023
L’Irlanda che aspetta il ritorna a casa di Biden
— “The kettle is on, Joe. Come on home!”. L’acqua del tè sta bollendo, Joe, torna a casa!, recita il cartello che Micheál, titolare del “Bar Square”, affigge alla porta. Fuori ha allestito anche un palco, anzi un’ex botte, avvolta dalla bandiera americana. “Slainte!”, gioisce in gaelico con una Guinness. «Per noi è un altro San Patrizio!», s’esalta Jennifer dal negozio di beneficenza di fronte, “Horse Sanctuary”, che lei e il marito Paul stanno ravvivando con vernice fresca. Ma questa non è la festa del patrono irlandese del 17 marzo. Ci sono molti più vessilli e bandierine Stars & Stripes che tricolori con l’arancione. Love is in the air,perché la settimana prossima qui arriva Joe Biden, nel suo tour di 5 giorni sull’isola per l’anniversario della pace in Irlanda del Nord, 25 anni fa. Proprio su questa strada, Tone Street in onore del rivoluzionario anti-britannico Wolfe Tone, viveva il quartavolo di Joe Biden, Edward Blewitt, prima di tentare la fortuna negli Stati Uniti, “the Luck of the Irish”.
Siamo a Ballina, tra le colline smeraldo dopo tante abbandonate case dei contadini ai bordi della superstrada. L’80enne Biden è venuto qui per la prima volta nel 2016, in venerazione della sua genealogia irlandese, ma questa è la prima volta da presidente. Uomini del Secret Service Usa controllano ogni casa, birreria o negozio da settimane. Siamo nella contea di Mayo, a nord-ovest della Repubblica, una delle aree più afflitte dalla grande carestia di inizio XIX secolo. Che EdwardBlewitt, mattonaio, ingegnere e statistico, riuscì a mitigare dando lavoro e sostegno a molti cittadini.
«Ma venga, venga qui! Le faccio vedere il camino dell’antenato del presidente, è ancora miracolosamente intatto!». All’86enne Ernie Cafferty si illuminano gli occhi celesti quando ci invita nel retro del suo negozio di articoli da regalo. In fondo alla strada c’è uno splendido murale di Biden. Un cantiere lo circonda, ma un muratore bardato di fascia rossa, jeans e musica di Springsteen nel cellulare ci assicura: «Tra una settimana sarà tutto pronto».
Sono passati due secoli, ma eccoli, i parenti del presidente. Come Laurita e Joseph “Joe” Blewitt, cugini in terzo grado. Joe, 43 anni, fa l’idraulico ed è appena stato invitato a cena alla Casa Bianca per San Patrizio: «È stato meraviglioso», ci dice, «Biden è un vero irlandese e siamostati insieme per 30-40 minuti a parlare delle nostre famiglie». E cosa le ha detto? «“Non vedo l’ora di tornare da voi in Irlanda!”. È davvero un brav’uomo, umile, quasi un santo per noi. Spera di riuscire a contribuire alla pace in Irlanda del Nord. Sarà un momento molto emozionante, a 300 anni dall’istituzione di Ballina». Andrea McKevitt, giovane consigliera comunale, è invece cugina di quinto grado di Biden ma nei fatti una parente molto stretta, visto che il leader americano ha invitato pure lei a Washington di recente. Non solo: somiglia anche molto al presidente. «Biden è uno di noi, un vero irlandese, sono orgogliosa di essere una sua parente. Non solo perché adora poeti come Seamus Heaney e per l’affetto che dimostra sempre nei miei confronti», ci racconta, «ma anche perché se c’e la pace qui è anche grazie agli americani».
McKevitt vive nella penisola di Cooley nella contea di Lough, a nord di Dublino, da dove proviene un altro ramo della famiglia di Biden: i Finnegan. Il presidente vanta dieci trisavoli su 16 nati in Irlanda. Il quartavolo Edward Blewitt ebbe sette figli: tra questi, Patrick Pius, trisavolo di Biden, che a 18 anni, nel 1850, emigra a Scranton, Pennsylvania, oggi gemellata proprio con “la capitale del salmone” Ballina. Poi venne Edward Francis, figlio di Patrick Pius, ingegnere in America, bisnonno di Biden e primo senatore irlandese- americano della Pennsylvania nel 1907. Tutto torna. La figlia di Edward, ovvero la nonna di Biden Geraldine Catherine Blewitt, sposa nel 1909 Ambrose Joseph Finnegan, originario proprio della penisola di Cooley. La loro figlia Catherine Eugenia si unisce a Joseph Robinette Biden nel 1941 e il 20 novembre dell’anno dopo nasce, proprio a Scranton, Joe Biden.
Ma l’orgoglio Irish del presidente non si nutre solo dell’orgoglio, dell’amore per la letteratura irlandese o dell’idolatria per Wolfe Tone. Biden esordisce in politica americana poco dopo l’omicidio di “Jfk” Kennedy, si intesta lo spirito irlandese di quella dinastia leggendaria, è cruciale per l’elezione di Barack Obama (pure lui con un quartavolo irlandese) per riconquistare il voto dei cattolici. E poi ricordare le origini irlandesi fa sempre bene negli States, sorti proprio da un inossidabile e atavico antagonismo con gli inglesi.
Biden, che esordirà mercoledì con un discorso in una Belfast ancora lacerata da muri e fratture politiche, doveva arrivare in Irlanda del Nord tra due settimane, insieme a Rishi Sunak, re Carlo, Tony Blair e gli altri protagonisti degli storici accordi di pace del Venerdi Santo nel 1998. Poi però all’ultimo ha anticipato la venuta sull’isola, creando grattacapi anche a Downing Street. Non c’è alcuna spiegazione ufficiale, ma forse c’entra anche la salute dell’ex presidente Jimmy Carter, ricoverato in una struttura per malati terminali. In ogni caso, Joe sta tornando a casa. Qualche anno fa la britannicaBbc provò a fargli una domanda a Ballina. «Chi, laBbc ?», rispose allora Biden, «sono irlandese, io!».