Corriere della Sera, 8 aprile 2023
Domande e risposte sulla questione ungherese
1 A quando risale la legge ungherese anti Lgbtqi?
È stata approvata dal Parlamento di Budapest nel giugno 2021 con 157 voti a favore e uno contrario: l’opposizione non votò.
2 Cosa prevede?
L’obiettivo dichiarato della legge era quello di inasprire le pene per i pedofili. Il suo nome è infatti: «Azioni più dure contro i trasgressori pedofili e modifiche a determinate leggi per proteggere i bambini». In realtà contiene anche altre norme che con la pedofilia non hanno niente a che spartire anche se risultano come sullo stesso piano. Il premier ungherese Viktor Orbán ha chiarito che il provvedimento intende «mettere al bando la promozione dell’omosessualità tra i minori». Il testo stabilisce che «lo Stato protegge il diritto dei bambini alla loro identità di genere, intesa come il loro sesso alla nascita». Diventa quindi «proibito mettere a disposizione di chi ha meno di 18 anni qualsiasi contenuto (...) che promuove o raffigura deviazioni dall’identità di genere, intesa come il sesso alla nascita, la riassegnazione di genere, o l’omosessualità». La legge restringe alle organizzazioni riconosciute nel registro statale la possibilità di trattare questi temi l nelle scuole. E introduce nuove restrizioni per i media.
3 Quale reazioni suscitò?
Il 15 luglio 2021 la Commissione Ue ha avviato una procedura d’infrazione sulla base del divieto di discriminazione contenuto nei trattati europei. E nel dicembre 2022 ha presentato un ricorso alla Corte di giustizia.
4 Quali sono le conseguenze finora?
Secondo Háttér Society, ong contro l’omofobia, la legge ha avuto un impatto sull’aumento della volenza anti Lgbtqi e la diffusione dell’autocensura su questi temi.