9 marzo 2023
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Biografia di Carlos Ray Norris Jr
Carlos Ray Norris Jr, meglio noto come Chuck Norris, nato a Ryan, Oklaoma (Stati Uniti) il 10 marzo 1940 (83 anni). Campione del mondo di Karate e Tang Soo Do. Attore.
Titoli di testa «Non sono un atleta nato. Ho pagato i miei debiti con il sudore e la concentrazione e mi sono preso il tempo per imparare il Karate e diventare un campione del mondo»
Vita Figlio della diciottenne irlandese Wilma Scarberry e del veterano della seconda guerra mondiale, camionista e meccanico, Cherokee Ray Norris • Da piccolo è timido e impacciato. A scuola non andava bene e nello sport era una frana • I suoi compagni lo tormentavano per la sua etnia mista. Era infelice: «Non eccellevo in nulla» • Il padre alcolizzato «riusciva a essere sbronzo anche per sei mesi consecutivi». Dopo il divorzio dei suoi dovuto all’alcol e alle pessime condizioni economiche, si trasferisce con la madre di città in città, occupandosi dei due fratelli minori, Weiland e Aaron: «Fu un’infanzia terribile. In quel periodo decisi che un giorno avrei trovato un modo per difendermi» • All’età di 18 anni è andato in Corea del Sud con l’Usaf (United States Air Force) come agente di polizia dell’Air Force. Lì ha imparato il Judo e il Tangsudo o Tang Soo Do, un mix tra Karate e Kung Fu. Si allena 5 ore al giorno con il maestro Jae Chul Shin e dopo un anno diventa cintura nera • È in Corea del Sud che gli viene affibbiato il soprannome Chuck • Al ritorno in California è agente alla March Air Force Base. Viene congedato nel 1962. Trova lavoro alla Northrop Corporation, un’industria aeronautica statunitense, e apre una scuola per insegnare Karate • Negli anni Sessanta partecipa a diversi campionati di Karate. I primi incontri si concludono con delle brutte sconfitte e qualche pesante umiliazione: «La situazione non era delle migliori, temevo di finire come i miei. Combattevo soprattutto per i soldi. Pensavo che vincere un grande torneo avrebbe portato più allievi alla mia scuola». Ma la cocciutaggine non gli manca e nel 1967 batte campioni come Louis Delgado, Skipper Mullins e Victor Moore. Alla sua scuola si iscrivono Donnie Osmond e Marie Osmond, Bob Barker, Priscilla Presley, Steve McQueen e suo figlio Chad. Nel 1968 diventa campione del mondo nella categoria dei pesi medi. Conserva il titolo per sei anni, fino al 1974, anno in cui si ritira dalle competizioni agonistiche. Palmares: 75 vittorie e 5 sconfitte di Karate e 45 vittorie e 8 sconfitte di Taekwondo stile WTF • È Steve McQueen a iniziarlo al mondo del cinema. Prima comparsata in Quella sporca dozzina di Robert Aldrich (1967), seconda in Berretti verdi di John Wayne (1968). Le sue scene vengono però tagliate in fase di montaggio • Nel 1968 il suo nome viene iscritto nella Hall of Fame delle cinture nere come atleta dell’anno e gira, con Dean Martin e Sharon Tate, Missione compiuta stop. Bacioni Matt Helm’. A dirigere le coreografie dei combattimenti c’è Bruce Lee, attore che aveva conosciuto durante una dimostrazione di Karate a Long Beach • Nel 1969 vince la Tripla Corona di Karate per il maggior numero di tornei vinti nell’anno e la prestigiosa rivista Black Belt Magazine lo nomina combattente dell’anno • Nel 1970 suo fratello Weiland viene ucciso in Vietnam • «Io e Bruce eravamo molto amici. Ci allenammo per tre anni insieme». Ma già dopo due Lee lo vuole in un suo film, L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente, come coprotagonista: «Mi disse che aveva già diretto kung fu movie e che il terzo voleva farlo con me, al Colosseo. Aggiunse che non voleva combattere il campione del mondo, ovvero me, ma che voleva ucciderlo. Accettai e fu un successo». In patria il film incassa più di 5 milioni di dollari, a fronte di un budget di circa 120.000 dollari. È un record • Per girare la scena al Colosseo Bruce mi disse che ero troppo magro. Mi mise all’ingrasso. Hamburger e patatine a gogo. Solo che allenandomi tutti i giorni bruciavo tutte le calorie che ingurgitavo. Mi fece stare fermo a mangiare per tre settimane. Passai da 77 a 86 chili». Ci vollero tre giorni di riprese e venti pagine di copione, dettagliatamente coreografate da Lee stesso per tradurre su pellicola la scena del Colosseo, la più osannata dei kung fu movies di tutti i tempi • «Due divini, due icone, due titani a cui probabilmente gli Avengers spicciano casa perché Bruce Lee e Chuck Norris senza alcun super potere si sono guadagnati l’ammirazione di mezzo mondo dimostrando come con le sole capacità umane si possano superare certi limiti - quelli interiori soprattutto - e tirare fuori forza, destrezza e velocità per difendersi. Allenamento fisico e mentale s’intende, quello e nient’altro, per trasformare la disciplina in spettacolarità e lezioni di vita: il loro incontro, fortemente voluto da Bruce Lee nel film L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente, pur se con la vanità e la competizione del caso, è puro godimento per gli occhi e per la fantasia» [Esquire] • Nel 1975 è “Istruttore dell’anno” e nel 1977 “Uomo dell’anno” • Nel 1984, Norris interpreta quello che è considerato dai fan il suo miglior film: Rombo di tuono. Lo dedica al fratello Weiland • L’apice, secondo la critica, lo raggiunge nel 1986 con Delta Force, al fianco di Lee Marvin e Martin Balsam. Seguono però una serie di flop, come Il tempio di fuoco, un film costato la folle cifra di 80 milioni di dollari che al botteghino ne ha incassati appena 20. I sequel – Missing in action e Braddock: Missing in Action III - ottengono risultati migliori ma sempre scarsi. Altro flop Un eroe per il terrore • Nel 1988 pubblica la sua autobiografia The Secret of Inner Strength (Il segreto della forza interiore), che diventa in breve un best seller. Dopo pochi anni segue un secondo libro, The Secret Power Within: Zen Solutions to Real Problems (Il segreto del mio successo. Soluzioni zen ai problemi della vita) • Nel 1990 esce Colombia Connection - Il massacro diretto dal fratello Aaron Norris. Un altro flop segnato dalla tragica morte di 5 stuntmen durante la ripresa di una scena con l’elicottero • Negli anni successivi Norris interpreta una serie di film diretti dal fratello Aaron • Il 6 agosto 1991 fu invitato come ospite al The Arsenio Hall Show • Dopo aver rifiutato nel 1992 il ruolo di protagonista in Basic Instinct («la parte non era consona ai miei principi filosofici»), al botteghino Norris incassa un’altra serie di flop: Omicidio incrociato, Hellbound - All’inferno e ritorno, Il cane e il poliziotto • «Ancora una volta però l’attore americano dà prova della sua proverbiale ‘cocciutaggine’. Nel 1993 esce la serie tv che lo renderà famoso in tutto il mondo, Walker Texas Ranger, scritta, tra gli altri, dallo stesso Norris, che interpreta il protagonista Cordell Walker e che dalla metà della terza stagione canta anche la sigla (ebbene sì). Il successo porta alla produzione di altre tre stagioni, andate in onda con strepitosi ascolti televisivi fino al 1996. La sesta e la settima stagione, trasmesse tra il 1996 e il 1998, fanno balzare la serie al primo posto delle fiction più viste. Batte anche La signora in giallo con Angela Lansbury. Il successo è palpabile anche all’estero, dove la serie viene trasmessa in più di 100 paesi. Per oltre 10 anni è stata una delle fiction più replicate della televisione italiana • Luca Sofri nel 2005: «Ma quanti accidenti di anni avrà Chuck Norris? Perché diavolo continua a tormentare le mie serate? Perché non si può stare a tavola in pace e letizia tutta la famiglia senza che il bambino non scalpiti per abbandonare il desco e precipitarsi a occupare il soggiorno con quel fesso di Chuck Norris, che già era ridicolo quando ero ragazzo io, figuriamoci ora. [...] E io già lo so che quando ci alzeremo tutti e andremo in soggiorno non si potrà far altro che rimanere schiavi di quel vecchio esaltato fino alle nove e un quarto. Ma quanti anni avrà? Ora vado a vedere su Internet. Capace che è morto da un pezzo. E noi qui a guardarlo fare il buffone con il cavallo e fingere di fare a botte, che è pure una mancanza di rispetto. Macché è vivo e vegeto, ha 64 anni ed è pure un sostenitore di Bush. E non mi fa vedere Bonolis» • Il suo Roundhouse kick, il calcio rotante con il quale spesso conclude i combattimenti in Texas Walker Ranger, è ormai il suo tratto distintivo, tanto da esser diventato esso stesso un cult • Nel 1997 riceve un riconoscimento di valore altissimo nel campo delle arti marziali: gli viene consegnato l’ottavo livello di “Cintura Nera Grand Master” nella disciplina del Tae Kwon Do. In 4.500 anni di tradizione si tratta della prima volta che il riconoscimento viene assegnato a un occidentale • Il 1º giugno 2000 viene premiato dalla Golden Lifetime Achievement della World Taekwondo Union • Nel 2005 nascono online i Chuck Norris facts, una serie di freddure che esaltano ironicamente le qualità virili dell’attore e la sua invincibilità. Eccone alcune: «Chuck Norris, nato il 10 marzo del 1940 in un ospedale che s’è costruito da solo»; «Utilizzando le note prese in classe dalla maestra quando era piccolo, Chuck Norris ha composto la nona sinfonia»; «Su Marte non c’è vita perché Norris è stato lì»; «Chuck Norris ha ucciso un leone e uno squalo con una sola pallottola. Il leone era in Africa e lo squalo in Australia. Chuck era a casa sua in Texas. Ed era disarmato»; «Quando Chuck Norris gioca a Monopoli, influenza l’andamento dell’economia mondiale»; «Bisogna dare a Chuck Norris quel che è di Cesare»; «Chuck Norris ha vinto il Leone d’Oro al Festival del Cinema come Miglior Spettatore»; «Chuck Norris ha vinto il premio Nobel per la letteratura con un sms»; «Chuck Norris ha contato fino a infinito due volte. Può anche dividere per zero» • A Norris i Facts sono piaciuti così tanto da averli riuniti in un libro The Official Chuck Norris Fact Book: 101 of Chuck’s Favorite Facts and Stories • Nel 2007 il comandante James T.Conway ha premiato il suo sostegno ai soldati americani in Iraq • Nel 2011, all’età di 71 anni, è tornato a calcare le scene partecipando alla pellicola The Expendables 2 (I mercenari 2), su invito personale di Sylvester Stallone. Al suo fianco altre grandi leggende del cinema d’azione come Dolph Lundgren, Jean-Claude Van Damme, Jet Li, Arnold Schwarzenegger e Bruce Willis. Nel film Norris cita uno dei proverbiali facts in un dialogo con Stallone: «Mi hanno detto che sei stato attaccato da un cobra reale!». «Sì, è vero, ma dopo cinque giorni di atroci sofferenze il serpente è morto!» • Nel luglio 2017, Chuck Norris è sopravvissuto a due arresti cardiaci quasi consecutivi. La vicenda ha alimentato ulteriori, affettuose, battute sulla sua invincibilità.
Religione Molto religioso «Ho affidato la mia vita a Dio a 12 anni. Sono stato battezzato a 12 anni».
Politica È da sempre un sostenitore del Partito Repubblicano. Ha appoggiato Bush, Mitt Romney e Donald Trump. «Non sono sempre stato accolto calorosamente dalle mie posizioni conservatrici a Hollywood. D’altra parte, non sono mai stato molto bravo a essere politicamente corretto dentro o fuori dallo schermo. Allora perché iniziare adesso?».
Amori Dopo la fine delle scuole superiori Norris sposa la fidanzata Dianne Holechek, conosciuta al liceo. Hanno due figli, Mike, nato il 4 ottobre 1962, ed Eric, nato il 20 maggio 1964. Nel 1963, da una relazione extraconiugale nasce anche una figlia, Dina. I due si conosceranno solo dopo 26 anni. Fu a quell’età che Dina decise di scrivere al padre per dirgli la verità. Nel 1989 Norris e Holechek divorziano • Nel 1998, vicino a Dallas, sposa in seconde nozze la modella Gena O’Kelley. I due hanno due gemelli, Dakota Alan e Danilee Kelly, nati il 30 agosto 2001. Ha sette nipoti.
Titoli di coda «La miglior difesa è non offendere»