Anteprima, 2 marzo 2023
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Biografia di Ricou Browining
Ricou Browining (1930-2023). Stuntman. Specializzato in scene acquatiche. Leggenda del cinema fantasy e horror hollywoodiano. «Era nato nel 1930 in Florida e all’università aveva studiato Educazione fisica. La sua carriera iniziò coi tuffi da trampolini sempre più alti, negli spettacoli che richiamavano il pubblico a inizio Anni 50. In uno di questi fu notato da un produttore che lo portò a Hollywood. Tra tuffi e nuotate sott’acqua, Browning divenne una specie di versione maschile di Esther Williams. Se avete amato La forma dell’acqua di Guillermo del Toro (un Leone d’Oro al Festival di Venezia 2017 e 4 Oscar 2018), sappiate che dovete ringraziare lui. Perché il regista messicano, la sua creatura acquatica l’ha pensata e ideata proprio come omaggio al mostro Anni 50. Che era in bianco e nero e molto “basic” rispetto alle creature a cui ci siamo abituati con gli effetti speciali e il digitale contemporaneo. Ma che nell’America dell’epoca incarnava la paura della Bomba come sapevano fare i B-movie di cui il regista Jack Arnold era il nume tutelare. Gill-Man, il mostro della laguna nera, divenne l’idolo del pubblico. Anche se sulla locandina il nome di Ricou Browning non era neppure indicato (però la creatura, disegnata, c’era, eccome...). Lui era il mostro sott’acqua, mentre quello che dalle acque usciva aveva il corpo di Ben Chapman. La storia era quella di un gruppo di scienziati che, con la bella di turno, scoprivano la creatura/mostro acquatica in Amazzonia. Aggiungete la liaison dangereuse tra il mostro e la bella in costume... Oltre a Il mostro della laguna nera e i suoi sequel, Browning ha fatto da coordinatore dell’unità acquatica di L’uomo del mare, Il mio amico delfino. Soprattutto, il disneyano Ventimila leghe sotto i mari (1954), il telefilm Flipper (1963-1967). Aggiungete Agente 007-Thunderball, operazione tuono (1965) e Mai dire mai (1983). Intervistato nel 2019, aveva raccontato così la prima impressione, la prima volta che si infilò il costume/tuta: “Ingombrante. Non riuscivo a nuotare bene. Mi sentivo goffo. Ma appena sono arrivato sul set e Jack Arnold ha detto “Azione” tutto è cambiato. Mi sono dimenticato di averlo addosso. Anche se per respirare, visto che la bocca della creatura era lontana dalla mia, usavo un tubo che trattenevo tra le labbra. Ci eravamo accordati con il regista che, se avessi avuto dei problemi, l’avrei avvertito riemergendo subito. Invece andò tutto bene. Ero diventato il mostro”» [Catena, Style]. Si è spento nella sua casa di fronte al mare a Southwest Ranches, Florida. Aveva 93 anni.