Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  marzo 29 Mercoledì calendario

Biografia di Wolfgang Schivelbusch

Wolfgang Schivelbusch (1941-2023). Giornalista e storico tedesco. «Schivelbusch è vissuto a New York, dove ha insegnato, per quasi quarant’anni, per ristabilirsi nel 2014 a Berlino, città dove era nato il 26 novembre 1941. Ha pubblicato numerosi saggi, tra i quali sono usciti in Italia: Il paradiso, il gusto e il buonsenso: una storia dei generi voluttuari (De Donato, 1988), Luce. Storia dell’illuminazione artificiale nel secolo XIX (Pratiche, 1994), Storia dei generi voluttuari. Spezie, caffè, cioccolato, tabacco, alcol e altre droghe (Bruno Mondadori, 2000), Storia dei viaggi in ferrovia (Einaudi, 1988), La cultura dei vinti (il Mulino, 2006), Tre New Deal. Parallelismi fra gli Stati Uniti di Roosevelt, l’Italia di Mussolini e la Germania di Hitler. 1933-1939 (Tropea, 2008), La vita logorante delle cose. Saggio sul consumo (Franco Angeli, 2019). Schivelbusch ha tracciato nelle sue opere un quadro della simbiosi che si crea tra gli esseri umani e gli oggetti nella storia della filosofia e della scienza, dando luogo a importanti studi sull’affermazione dei generi voluttuari. Oltre a indagare gli effetti sociali dei viaggi con la ferrovia e dell’illuminazione artificiale, lo storico in anni più recenti ha studiato la sconfitta e soprattutto il modo in cui i vinti (le nazioni e non gli individui) rielaborano il trauma e il lutto. Guerra, morte e rinascita fin dal mito di Troia, sono lemmi “ciclicamente legati tra loro” in tutte le culture: Schivelbusch ha messo alla prova questa ciclicità e sequenzialità su tre casi di sconfitta e rinascita e cioè quello del Sud degli Stati Uniti dopo la fine della guerra civile del 1861-65, quello della Francia dopo la sconfitta nella guerra con la Prussia del 1870-71 e quello della Germania dopo la Grande guerra [Martini, AdnKronos].