Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  marzo 30 Giovedì calendario

Biografia di Ernesto Garcia Seijas

Ernesto Garcia Seijas (1941-2023). Fumettista argentino. «Nato vicino Buenos Aires, Garcia Seijas ha collaborato negli anni con diversi editori e diverse riviste, lavorando come disegnatore di fumetti e illustratore. Tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso forma un sodalizio artistico con lo sceneggiatore Héctor Oesterheld, che si sviluppa su serie come Tom de la pradera, Léon Loco e Cuaderno rojo de Ernie Pike. I suoi primi lavori ad arrivare in Italia sono quelli realizzati per la Ediciones Record e serializzati sulle pagine di Lanciostory e Skorpio, tra questi ci sono Bruno Bianco (sceneggiato da Carlos Trillo), Helena(scritto da Robin Wood e pubblicato per quasi un decennio) e L’uomo di Richmond (su testi di Andrea Mantelli). Nella sua lunga carriera, Garcia Seijas ha potuto collaborare con tutti i grandi sceneggiatori della sua generazione, ma è in particolare con Trillo che ha instaurato una collaborazione proficua. A partire proprio dalla serie di tavole autoconclusive di Bruno Bianco pubblicate sul quotidiano Clarín, il cui successo ha portato il personaggio e i suoi comprimari a essere pubblicati per sette anni consecutivi, facendo pure una apparizione sulle pagine del Playboy argentino. Il suo nome si lega a quello della Sergio Bonelli Editore nel 2005, quando esce Delitto alla moda, ottantesimo albo di Julia. Trova però la sua giusta dimensione bonelliana nelle tavole di Tex, che comincia a disegnare a partire dall’Almanacco del West del 2007 e, passando anche per il Texone del 2011, prosegue fino all’ultima avventura, che ha purtroppo lasciato incompleta» [sergiobonelli.it].