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 2023  febbraio 20 Lunedì calendario

Biografia di Riccardo Barletta

Riccardo Barletta (1943-2023). Curatore, autore, docente di design, critico, intellettuale. Collaboratore del Corriere della Sera per oltre 40 anni, il suo primo articolo è del 14 dicembre 1969, due giorni dopo la strage di piazza Fontana, l’ultimo del 23 novembre 2008. Era stato Dino Buzzati a volerlo al Corriere. Per la preparazione, la sensibilità, la capacità di capire i movimenti artistici contemporanei • «Nato a Milano nel 1934, esperto di pittura, scultura, architettura e design, giovanissimo componente del Movimento Arte Concreta — tanto da esporre un suo dipinto astratto nel 1952 per una collettiva (con Nino Di Salvatore, Gillo Dorfles, Galliano Mazzon, Bruno Munari...) a Vienna —, Barletta curò mostre in Italia, negli Stati Uniti, Russia, Francia, Germania, Belgio, Svizzera, Marocco. Autore di libri e monografie, collaborò con testate storiche tra cui Il Mondo di Mario Pannunzio, con la rivista Tempo presente diretta da Ignazio Silone e Nicola Chiaromonte, con Critica d’arte, periodico diretto da Carlo Ludovico Ragghianti. Pioniere di un nuovo modo di fare critica, nel suo volume La natura artificialis e il limbo interiore (Montanino Editore, 1961) si specializzò in iconologia e antropologia dell’arte contemporanea basando le sue analisi sulla psicologia junghiana, all’epoca del tutto ignorata. Al ruolo di critico e autore affiancò quello di docente alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, sotto la direzione di Franco Russoli. Primo in Italia, dal 1972 al 1992, tenne due corsi di Storia dell’industrial design e Storia del visual design alla Scuola politecnica di design. Lavorò anche per la televisione: nel 1987 e nel 1992 diresse e curò per un’emittente di Lugano le trasmissioni Leonardo, giornale televisivo dell’arte, e Periscopio, primi magazine nel settore delle arti visive. Da quell’esperienza diede il via anche a una serie di documentari. Per decenni si occupò, presso Mondadori e Rizzoli, di libri d’arte e di enciclopedie» [r. c., CdS].