Anteprima, 27 febbraio 2023
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Biografia di Curzio Maltese
Curzio Maltese (1959-2023). Giornalista. «Cresciuto a Sesto San Giovanni, Maltese ha iniziato la sua carriera giornalistica occupandosi di sport e cronaca per La Notte, La Gazzetta dello Sport e La Stampa. Per il quotidiano torinese aveva iniziato a occuparsi di commenti politici, ma anche di cinema e teatro. È sua una delle rubriche più longeve della storia dei periodici: Contromano, tenuta dal 1996 al 2021 per il Venerdì di Repubblica. Importante anche il suo lavoro come autore televisivo, in particolar modo la collaborazione con Corrado Guzzanti per Il caso Scafroglia, geniale satira che in maniera surreale metteva in luce alcuni dei peggiori vizi della società e della politica italiana. In seguito collabora con due dei maggiori artisti comici italiani: Enrico Bertolino e Maurizio Crozza. Dal 2014 al 2019 era stato europarlamentare per la lista L’Altra Europa con Tsipras» [Rep]. Ezio Mauro: «La facilità misteriosa di questo processo alchemico che ricreava la realtà interpretandola si spiega naturalmente con il talento, raramente così evidente allo stato puro. Curzio capiva per far capire, rivelava la dimensione riservata dei fenomeni, indicava lo scarto, il salto, il bivio che cambiava la natura di un avvenimento. L’autonomia del giudizio, l’abitudine al distacco dai protagonisti, una sorta di lontananza curiosa sono state la sua natura che sostituiva il metodo, e gli consentiva quello sguardo dall’altrove che era la misura della sua libertà: sia nei confronti dei campioni del calcio e del ciclismo, e dei padroni dello sport — la sua prima esperienza — sia davanti alla seduzione e agli inganni della televisione, decifrata dal suo sguardo critico come il vero specchio del potere, sia infine nella cronaca maiuscola di una politica che creava e lasciava appassire personaggi nati apposta per il suo racconto, invece che leader. Prendeva parte, nei suoi commenti, con una cultura di sinistra disincantata e tuttavia ostinata, nata a Sesto San Giovanni, cresciuta alla Stampa, coltivata nella stagione decisiva di Repubblica, poi sperimentata al Parlamento europeo e infine, per la legge amara dei prepensionamenti, approdata al Domani. Il male gli aveva tagliato la strada ma non gli orizzonti, e il modo di guardare il mondo con meraviglia. Soltanto lo aveva stretto di più alla famiglia, a Paola senza la quale — diceva — si sarebbe arreso, a Zeno in cui sicuramente si rivedeva e si riascoltava nell’unica proiezione che conta nel futuro, mentre giocava la partita decisiva, e capiva che gli mancava il tempo. Lascia lettori “suoi”, che lo aspettavano e lo seguivano, come avviene soltanto ai grandi, lascia i compagni di lavoro che hanno gioito del suo successo, volendogli bene. Fino a immaginare che da qualche parte adesso stia giocando a scacchi con Vittorio Zucconi: erano dilettanti, ma qualcosa bisogna pur fare mentre si aspetta che arrivi la telefonata del giornale, e finalmente si torni a scrivere».
I funerali di Curzio Maltese si terranno mercoledì 1° marzo a Roma nella Chiesa degli Artisti a piazza del Popolo alle ore 12.