Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  aprile 01 Sabato calendario

SAPETE CHI CHIAMÒ MARTIN COOPER, INVENTORE DEL CELLULARE, QUANDO FECE LA PRIMA TELEFONATA DA UN DISPOSITIVO MOBILE? IL SUO RIVALE NELLA CORSA AL CELLULARE, JOEL ENGEL, PER PERCULARLO: “EHI, SONO MARTY, TI CHIAMO DA UN TELEFONO - - PORTATILE!” – ERA IL 3 APRILE 1973 MA ENGEL, ORA 97ENNE, ANCORA ROSICA E DICE DI “NON RICORDARSI DELLA CHIAMATA”... -

Con tre parole («Ora mi senti?»), 50 anni fa un ingegnere sconvolse la telefonia e le nostre vite: fece, a New York, la prima chiamata da un apparecchio mobile. Oggi l’inventore statunitense ha 94 anni, lavora tanto e fa una previsione: «In futuro alimenteremo il telefonino con l’energia del nostro corpo»

I passanti, impietriti, non potevano credere che si potesse telefonare e camminare. Cooper, a capo della divisione sistemi comunicativi della Motorola, voleva chiamare – ovviamente a un numero fisso – il suo rivale, Joel Engel, dell’allora ben più potente Bell Labs. Ma era umano, si emozionò, sbagliando numero. Si scusò, riprovò. Questa volta, dall’altra parte c’era Engel. «Ehi, Joel, sono Marty. Ti chiamo da un telefono cellulare, sì, proprio da un portatile!».

L’intuizione di Cooper per cui tutti desideravano parlare a persone, non a case o a uffici, si era concretizzata; il senso di «sono qui» mutò per sempre. Motorola sbaragliò i concorrenti e il primo modello ad arrivare sul mercato. […]

Che cosa le rispose Engel? «Fu educato ma non riconobbe mai il mio primato né quello di Motorola. D’altra parte Bell System era la più grande compagnia di telecomunicazioni al mondo. Finalmente ora (Joel Engel ha 97 anni, ndr) non nega più di aver ricevuto la chiamata ma dice che non la ricorda. Lo posso capire».

[…]

Di tutte le trasformazioni che il cellulare ha subito, quale la sorprende o invece detesta di più? «Sono sbalordito dal fatto che si possa accedere all’istante, tramite internet, a tutta la conoscenza del mondo. Sono molto poco colpito dal bisogno di scegliere tra milioni di app, per trovare quella utile. Un telefono portatile dovrebbe essere abbastanza intelligente da scegliere quella adatta quando ne ho bisogno o crearla all’istante».

Come potrebbe evolversi lo smartphone? «I telefonini del futuro saranno costruiti attorno alla personalità del proprietario, prima di essere inseriti, almeno in parte, nel nostro corpo. Ci pensi: il corpo incamera cibo e con questo produce energia, perché non usarne un po’ per far funzionare il telefonino?».

Lei quale usa? «Un iPhone perché è integrato con il mio Apple Watch. In ogni caso appena un costruttore ne lancia uno nuovo sa che almeno un esemplare a me lo venderà, perché voglio scoprirne le funzionalità». […]