Il Messaggero, 1 aprile 2023
Memo Remigi ha scritto un libro
Il fattaccio dello scorso ottobre è una ferita ancora aperta, per Memo Remigi: «Questo libro doveva uscire a dicembre. Ho dovuto aggiungere un capitolo per raccontare la mia versione dei fatti. Colpa di quella porcheria che è successa», dice l’84enne cantautore, presentando Sapessi com’è strano, la sua biografia appena arrivata nei negozi. Allude all’episodio di cui egli stesso si è reso protagonista quando durante l’anteprima di una puntata di Oggi è un altro giorno, il programma di Rai1 condotto da Serena Bortone del cui cast l’autore di Io ti darò di più era presenza fissa, le telecamere inquadrarono la mano di Remigi scivolare sul fondoschiena della collega Jessica Morlacchi, più giovane di lui di quarantanove anni, che lo bloccò dandogli uno schiaffetto.
IL VERDETTO
Una brutta e volgare caduta di stile: «Però è stata emessa una sentenza senza un contraddittorio, nei miei confronti. Non mi ha cercato più nessuno», commenta oggi il cantautore. È proprio da quella vicenda che parte il libro intitolato come un verso della sua celebre Innamorati a Milano (Sperling & Kupfer, 224 pp), nelle cui pagine Emidio Remigi, per gli amici Memo, si racconta a tutto tondo per la prima volta, tra ricordi meravigliosi ma anche drammatici, canzoni e pure politica («L’ho amata molto poco», scrive, ricordando quando nel 2013 l’UdC lo candidò alle elezioni regionali 2013 in Lombardia: non fu eletto).
LA CARRIERA
Mischiando la vita privata e una carriera che ha macchiato con quella che oggi lui, nato a Erba, nel comasco, nel 1938 (al lavoro nella redditizia industria di famiglia, la Ritorcitura filati Remigi, preferì la vita da artista, trasferendosi a Milano in cerca di quel successo che avrebbe conquistato nel ’65 con la stessa Innamorati a Milano), a distanza di mesi definisce una "pirlata": «Con Jessica era nata una buona amicizia. Mi spiace veramente se ha considerato quel gesto come un’avance o qualcosa di peggio, perché proprio non lo era. Ma, per favore, non confondiamo la violenza sessuale con una stupida bravata, perché il rischio è perdere di vista i veri nemici di battaglie legittime per i diritti delle donne, che io per primo condivido da sempre».
IL RICORDO
Alle donne dedica un intero capitolo del libro, in cui spesso torna il ricordo della moglie Lucia, morta dopo una lunga malattia nel 2021: Un dolore mai provato. La conobbe nel 1961 grazie a un amico comune, Gianni Tagliabue, in occasione di un torneo di golf a Sanremo (su un campo conobbe anche il mito Bing Crosby, che sfidò: il leggendario cantante americano perse e gli regalò un 45 giri che ancora oggi custodisce gelosamente). La loro storia ispirò Innamorati a Milano. L’amò, la tradì (con Barbara D’Urso) e poi la riconquistò. Della conduttrice Mediaset dice: «Quando arrivò a Milano da Napoli nel 1976 aveva diciannove anni, io il doppio. La incontrai nel locale Vecchio 400, dove affluivano molte spiranti showgirl in attesa degli incontri giusti, ma spesso si incrociavano veri e propri sciacalli travestiti da impresari che millantavano l’accesso garantito al mondo dello spettacolo».
MISSIONE
«All’inizio - prosegue - per me era quasi una missione, cercare di farla uscire da quell’ambiente torbido e darle una mano». Andarono a vivere insieme: «All’epoca ero un uomo col cuore palpitante ma diviso in due: una parte era per questa giovane donna che mi faceva sentire speciale, ma una parte era rimasta da Lucia». In mezzo i flirt con Valeria Fabrizi, Rosanna Schiaffino e pure con Catherine Spaak: «Ho avuto molte relazioni, ma mai per un’avventura e via». Nel cassetto un nuovo album composto per metà dalle canzoni più popolari della sua carriera e per metà da nuovi brani: «Gli inediti dimostrano soprattutto a me stesso che non ho ancora finito di raccontare storie d’amore».